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Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana
Il mondo raccontato in tempo. Dall’archivio del Festival dei Popoli documentari rari, sul movimento Black Power in America, degli anni ‘70 e ‘80
Il festival più antico d’Europa di documentari presenta “Il mondo raccontato in tempo” dall’archivio che consta di 25 mila titoli: il 9 luglio con The black power mixtape 1967-1975 e il 23 luglio Let The Fire Burn. Rassegna di 4 film, dal 9 luglio, su Più Compagnia www.cinemalacompagnia.it
Le lotte contro il razzismo, per l’affermazione dei diritti degli Afroamericani, a cavallo tra gli anni ‘70 e ’80, con preziose immagini d’archivio, rare testimonianze e le voci dei protagonisti, sono al centro di quattro documentari del progetto “L’archivio del Festival dei Popoli presenta: Il mondo raccontato in tempo” in programma su Più Compagnia, la sala virtuale del cinema La Compagnia di Firenze (dal 9 luglio al 30 agosto).

I documentari sono selezionati dalla “biblioteca audiovisiva”, che conta oltre 25.000 titoli, dello storico archivio del Festival dei Popoli - attualmente oggetto di un progetto di valorizzazione, in collaborazione con Mediateca Toscana - e nasce dall’esigenza di viaggiare nel passato per ricavarne delle “chiavi di lettura” del presente. L’enorme portata del fenomeno Black Lives Matter, un movimento spontaneo composto da milioni di persone, va oltre i pur drammatici fatti di cronaca e ci fa toccare con mano quanto il razzismo e la discriminazione siano fenomeni difficili da estirpare.

Il primo appuntamento è in programma giovedì 9 luglio, alle ore 21.00, su Più Compagnia (il contenuto resterà disponibile on demand fino al 14 luglio) con la proiezione di The black power mixtape 1967-1975, di Goran Hugo Olsson (Svezia, 2011, 92’). Straordinaria impresa di editing e ricerca d'archivio, il documentario riprende un periodo di transizione estremamente turbolento della storia americana, un momento in cui l’affermazione dei diritti civili trasformò per sempre il modo in cui la discriminazione razziale poteva essere combattuta in tutti i tribunali statunitensi. Un’epoca in cui il Black Power Movement cambiò il modo in cui i neri americani percepivano loro stessi.

Il secondo appuntamento giovedì 23 luglio, alle ore 21, con la proiezione di Let The Fire Burn, di Jason Osder (USA, 2013, 95’). Il documentario ripercorre i fatti di cronaca del 13 maggio del 1985 quando il Dipartimento di Polizia di Philadelphia decise di intervenire con la forza per sgomberare uno stabile in Osage Avenue, sede del movimento MOVE, un gruppo che univa la lotta di liberazione degli afroamericani ad una radicale proposta di ritorno ad uno stile di vita anarco-primitivista. Dopo alcuni tentativi falliti, la polizia decise di sganciare una bomba incendiaria e diede l’ordine: “Let the fire burn”. 60 case andarono distrutte e 11 persone, tra cui 5 bambini, morirono nell’incendio.
Gli altri due documentari della rassegna saranno programmati nel mese di agosto, in fase di definizione.
Il programma è a cura di Alberto Lastrucci e Daniela Colamartini (Archivio del Festival dei Popoli). L’iniziativa “L'Archivio del Festival dei Popoli presenta” fa parte del progetto per la conservazione e valorizzazione degli archivi, che vede impegnati Regione Toscana e Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana dal 2016, ed è curata dal Festival dei Popoli in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana.

Sinossi e approfondimenti

THE BLACK POWER MIXTAPE 1967-1975 di Goran Hugo Olsson (Svezia, 2011, 92’)
Versione in lingua originale con sottotitoli in italiano

Alla fine degli anni Sessanta e all'inizio degli anni Settanta, alcuni giornalisti della televisione nazionale svedese arrivano in America per documentare il movimento Black Power, ignorato fuori dai confini americani e rappresentato in maniera distorta all’interno degli stessi. Goran Hugo Olsson ne raccoglie l’eredità e ci restituisce preziose immagini d’archivio e affascinanti interviste ai personaggi chiave del movimento: Angela Davis e Stokley Carmichael, Huey Newton, Bobby Seale, Eldridge Cleaver, Elaine Brown, figure eloquenti e carismatiche del loro tempo. Utilizzando un formato innovativo che si rifà al popolare formato mixtape degli anni Settanta, il regista unisce le immagini d’archivio ad interviste ad importanti artisti, attivisti e musicisti afroamericani dei giorni nostri, riflessioni attuali dei partecipanti a quella storia e dei giovani che ne sono stati influenzati. La poetessa Sonia Sanchez e Abiodun Oyewole dei Last Poets, così come i musicisti Erykah Badu, Questlove, John Forté e altri ci guidano in viaggio cinematografico nelle comunità nere d’America di quegli anni. Come suggerisce il titolo, The Black Power Mixtape non ambisce a fornire una panoramica completa di un’epoca, ma ce ne restituisce un impressionistico resoconto visivo, un collage cronologico che aggiunge una complessa dimensione umana alla cronaca dell'epoca. Tra slogan e realtà, tra ideali politici e testardi problemi sociali, tra ieri e oggi, chiedendosi quanto sia cambiato e come sia avvenuto il cambiamento, il film ci lascia una grande volontà di restare in ascolto. (Daniela Colamartini)


LET THE FIRE BURN di Jason Osder (USA, 2013, 95’)
Versione in lingua originale con sottotitoli in italiano

Il 13 maggio del 1985 il Dipartimento di Polizia di Philadelphia decise di intervenire con la forza per sgomberare uno stabile in Osage Avenue, sede del movimento MOVE, un gruppo che univa la lotta di liberazione degli afroamericani ad una radicale proposta di ritorno ad uno stile di vita anarco-primitivista. Dopo alcuni tentativi falliti, la polizia decise di sganciare una bomba incendiaria e diede l’ordine: “Let the fire burn”. 60 case andarono distrutte e 11 persone, tra cui 5 bambini, morirono nell’incendio. A metà tra il documentario storico e la tragedia epica con un sapiente utilizzo dell’eccezionale materiale d’archivio, Let The Fire Burn coinvolge lo spettatore in un drammatico e complesso caso di scontro culturale fra natura e società. “L’incendio del 1985 – ha spiegato il regista in una delle dichiarazioni rilasciate - è un episodio avvenuto durante la mia giovinezza, quando vivevo appena fuori da Philadelphia. Mi ricordo di esserne stato profondamente spaventato. Ero sconvolto dal fatto che i bambini rimasti uccisi nelle case (bruciati vivi) avessero la mia età e vivessero nella mia stessa città. I loro genitori e la polizia avevano completamente fallito nel proteggerli. Un film non può rendere giustizia della morte di 11 persone, ma l’ingiustizia si aggrava se la storia viene dimenticata. Questo episodio è troppo importante e sconvolgente per essere dimenticato”.

Biglietti: € 3,99

Info: www.cinemalacompagnia.it

06/07/2020 11.46
Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana


 
 


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