Regione Toscana
Consiglio della Regione. Sviluppo Toscana: attività e pagamento prestazioni, le modifiche
Licenziata a maggioranza, in commissione Sviluppo economico, la proposta di legge
Licenziata a maggioranza ieri in commissione Sviluppo economico e cultura, presieduta da Gianni Anselmi (Pd), la proposta di legge che modifica le attività svolte dalla Società Sviluppo Toscana, a supporto della Regione, nel quadro degli affidamenti “in house providing”.
La pdl ha ricevuto il parere favorevole del Partito democratico, l’astensione della Lega e il parere contrario del Movimento 5 Stelle.
E’ stato accolto un emendamento del presidente Anselmi che chiarisce che sarà la Giunta a trasmettere il piano delle attività di Sviluppo Toscana al Consiglio e alla commissione competente per il parere.
In particolare, riguardo alle attività svolte da Sviluppo Toscana quale organismo intermedio, si ritiene opportuno che questo ruolo non sia limitato al solo POR FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020, ma che venga esteso anche ad altri programmi operativi di fondi SIE (strutturali e di investimento europei).
In merito alle modalità di finanziamento delle attività previste nel ‘piano attività’, ferma restando la distinzione tra attività istituzionali a carattere continuativo e non continuativo (che dipende dal carattere strategico e indefettibile o meno), si stabilisce che la Regione riconosca un corrispettivo con stesse modalità di pagamento per le prestazioni rese. Si supera così la vigente normativa che riconosce un contributo per le attività a carattere continuativo e un corrispettivo per quelle a carattere non continuativo. Resta aperta la possibilità che la Regione riconosca a Sviluppo Toscana eventuali contributi, purché previsti dalla legge, finalizzati al sostegno di attività proprie svolte in coerenza con politiche di intervento regionali.
Nella determinazione dei costi che concorrono in modo diretto e indiretto allo svolgimento delle attività resta una distinzione: per le “non continuative” si applicano i costi unitari (gg/uomo) rappresentati nel tariffario, per le “continuative” si applica il dettaglio esposto nel “Catalogo Listino”, necessario per determinare il costo complessivo di attività ricorrenti, pur sempre tenendo conto dei costi unitari approvati nel tariffario.
La presente proposta di legge, inoltre, abroga l'aricolo che autorizza all'assunzione di personale, tenuto conto che questa è vincolata agli indirizzi per l'attività approvati annualmente dalla Giunta Regionale.
10/07/2020 15.12
Regione Toscana