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Arcidiocesi di Firenze
Intervento card. Betori ad assemblea del clero
Il testo dell'intervento dall'Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori all'assemblea del clero fiorentino che si è svolta in Cattedrale
A. – Uno sguardo sul nostro cammino
L’annuale assemblea del clero alla vigilia del tempo estivo si svolge quest’anno nella nostra cattedrale, sotto lo sguardo di Gesù giudice misericordioso a cui il 10 novembre 2015 Papa Francesco chiese che noi e tutta la Chiesa italiana volgessimo lo sguardo: «Nella cupola di questa bellissima Cattedrale è rappresentato il Giudizio universale. Al centro c’è Gesù, nostra luce. L’iscrizione che si legge all’apice dell’affresco è “Ecce Homo”. Guardando questa cupola siamo attratti verso l’alto, mentre contempliamo la trasformazione del Cristo giudicato da Pilato nel Cristo assiso sul trono del giudice. Un angelo gli porta la spada, ma Gesù non assume i simboli del giudizio, anzi solleva la mano destra mostrando i segni della passione, perché Lui “ha dato sé stesso in riscatto per tutti” (1 Tm 2,6). “Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Gv 3,17). Nella luce di questo Giudice di misericordia, le nostre ginocchia si piegano in adorazione, e le nostre mani e i nostri piedi si rinvigoriscono».
Queste furono le parole con cui introdusse quel discorso che così spesso egli richiama perché diventi, per così dire, la “magna charta” della nostra vita e testimonianza ecclesiale, in specie in quel Cammino sinodale che ci apprestiamo ad avviare, su cui abbiamo voluto ascoltare una voce autorevole per orientarci sui passi da compiere. Passi che, se per la Chiesa italiana si intrecciano con quelli della Chiesa universale, avviata verso il Sinodo dei Vescovi del 2023, per noi si congiungono anche all’itinerario già compiuto e a quello programmato del nostro Cammino sinodale diocesano. Non si creda che ci siano chieste tre cose in contemporanea, per di più da sovrapporre alla vita ordinaria delle nostre comunità. In realtà la novità che ci è chiesta è di prendere atto che questo cambiamento d’epoca impone una svolta nella vita ordinaria della Chiesa, se questa vuole mettersi in ascolto della voce dello Spirito che parla attraverso la storia. E questo ascolto deve assumere la forma di un’accoglienza e un confronto tra noi e con il mondo, così che non ci sono più schemi pastorali che il passato ci consegna e che dobbiamo applicare, ma esperienze vive e reali da scambiarci e su cui mettere alla prova la nostra fedeltà a Dio e all’uomo. Che poi questa prospettiva e modalità di Chiesa in uscita includa orizzonti universali, nazionali e locali, va da sé che essi non confliggono tra loro ma si sostengono l’un l’altro. Essenziale diventa da una parte la scelta della sinodalità come esperienza di ascolto dei fratelli sotto la luce dello Spirito e, dall’altra, la scelta della missionarietà come proiezione della Chiesa verso il mondo e gli interrogativi che le sue vicende pongono alla fede.
Questa prospettiva pastorale si incarna poi concretamente in un momento della storia segnato ancora dalla pandemia da Covid-19 e dalle sue conseguenze sanitarie, psicologiche, sociali, economiche. Dobbiamo prendere atto che mentre l’inizio della pandemia fu affrontato con un certo spirito di condivisione e soprattutto con atteggiamenti ottimistici che corrispondevano all’illusione che la situazione di crisi fosse passeggera, nei mesi successivi è cresciuta invece la tensione, la sfiducia, l’allentamento dei vincoli sociali. Ora che tutto lascia intendere che si possa avviare un superamento della fase più critica della pandemia e si possa far conto sull’avvio di una ripresa economica, occorre che come Chiesa sappiamo spenderci per portare speranza tra la gente e continuare a sostenere gesti di condivisione e carità. Questo non è il tempo di riprendere le abituali attività pastorali che nutrivano i nostri calendari prima del febbraio del 2020. È piuttosto il tempo di fare cose nuove, che rispondano al bisogno che la gente ha di alimentare orizzonti di fiducia e di sentire il legame sociale come qualcosa a cui tutti devono poter attingere.
Mi preme infine ricordare che continua la riflessione su come prepararci a nuove articolazioni del servizio pastorale sul territorio. Da qualche anno se ne sta occupando il Consiglio Presbiterale, che è ormai verso la conclusione della presentazione della situazione nei singoli vicariati. Nel frattempo abbiamo iniziato un confronto su questo tema nel Consiglio Pastorale Diocesano, allo scopo di individuare criteri e modalità delle possibili future collaborazioni e condivisioni tra le realtà parrocchiali attuali. È un lavoro che dovrà intrecciarsi con quello del Cammino sinodale, così da unire la prospettiva missionaria con un diverso assetto organizzativo della diocesi. Un lavoro presumibilmente lungo, ma su cui occorre porre basi ben fondate.

B. – Trasferimenti e nomine
Anche quest’anno, grazie alla collaborazione del Vicario generale e dei Vicari episcopali, che ringrazio di cuore, sono stati definiti i trasferimenti e le nomine che andranno in vigore all’inizio del nuovo anno pastorale. Ringrazio anche i Vicari foranei per le informazioni che mi hanno. Ringrazio quanti si sono dichiarati disponibili a nuove destinazioni, così che è stato possibile procedere a ricostruire un quadro, quanto più equilibrato e ordinato possibile, del servizio dei preti sul territorio, dovendo far fronte ai cambiamenti imposti da diverse circostanze.

1. Sacerdoti e diaconi defunti, nuovi preti e diaconi e nostri preti al servizio di altre Chiese nel mondo.
Voglio anzitutto ricordare i nostri fratelli sacerdoti – e sono ben tredici – che, dal giugno scorso, ci hanno lasciato per tornare alla casa del Padre: d. Brunero Pretelli, d. Guelfo Falsini, d. Andrzej Zbigniew Pikulski, d. Luigi Bartoletti, mons. Corso Guicciardini Corsi Salviati, d. Antonino Spanò, mons. Paolo Ristori, d. Sergio Pacciani, d. Remo Collini, d. Roberto Bartolini, d. Antonio Staglianò, d. Giorgio Mazzanti, mons. Nello Lascialfari.
Tra i diaconi permanenti ci hanno lasciato Roberto Bargiacchi, Mario Fusi, Luciano Agorri, Paolo Baiardi.
Manteniamo vivo nella preghiera il ricordo di questi preti e diaconi defunti, con gratitudine per il ministero da loro svolto nella nostra Chiesa.
Anche quest’anno nel nostro presbiterio abbiamo avuto una sola ordinazione presbiterale. Accogliamo con gioia tra noi d. Noel Liriano Beato, che proviene dalla Repubblica Dominicana e si è formato nella sezione missionaria “Redemptoris Mater” del nostro Seminario.
Due sono i nuovi diaconi permanenti: Michele D’Amico e Edoardo Flak Stizzoli.
Un saluto giunga ai nostri preti che, come “fidei donum”, sono a servizio di altre Chiese nel mondo: d. Gherardo Gambelli è in missione nel vicariato apostolico di Mongo in Tchad; d. Paolo Sbolci e d. Marco Paglicci sono in Brasile, a Salvador Bahia nella parrocchia di Massaranduba; sempre in Brasile, a Tocantìns, con l’Operazione Mato Grosso, svolge il suo ministero d. Tiziano Scaccabarozzi; anche d. Leonardo Mazzei agisce nel contesto dell’Operazione Mato Grosso, a Lima, in Perù; sono in missione con il Cammino neocatecumenale d. Matteo Ambu in Corea del Sud, d. Ivan Capaljia in Macedonia e d. Davide Mazzoni in Ungheria. Dopo la conclusione del suo servizio come cappellano dei migranti resta in Germania d. Pietro Bartalesi. A tutti questi fratelli assicuriamo il nostro fraterno affetto e la comunione nella preghiera.

2. Trasferimenti e nomine di parroci e vicari parrocchiali.
Questi i trasferimenti e le nuove nomine come parroci e vicari parrocchiali di sacerdoti che sono incardinati nel nostro presbiterio.
Vicariato di Antella – Ripoli – Impruneta: nominato parroco altrove, d. Cristian Comini conclude il suo servizio di collaboratore a S. Cristoforo a Strada; d. Felix Nervaise Mokomako guiderà come amministratore parrocchiale la parrocchia di S. Pietro a Ema, affidata finora a d. Antonio Cigna.
Vicariato di Campi Bisenzio: non ci sono cambiamenti.
Vicariato di Empoli – Montelupo: nella parrocchia di S. Andrea a Empoli d. Francesco Vita sarà sostituito come vicario parrocchiale da d. Darvin Kadtus, dell’arcidiocesi di Verapoly (India), che verrà ordinato sacerdote nel mese di settembre; anche nella parrocchia di S. Giovanni Ev. a Empoli ci sarà un avvicendamento nel ruolo di vicario parrocchiale tra d. Hervé Mamboueni Mboumba e d. Jimy W. Muñoz Castillo; il sacerdote di Ibarra (Ecuador) d. Segundo Vicente Carrillo Ponce torna in patria e le parrocchie di S. Maria a Fibbiana e dei SS. Michele Leopoldo alla Tinaia vengono affidate a d. Antonio De Togni, che ha concluso il suo servizio in Ecuador come sacerdote “fidei donum”; nuovo parroco di S. Maria a Spicchio sarà d. Alberto Campaioli, che prende il posto di d. Gabriel Toma destinato ad altra parrocchia.
Vicariato di Firenzuola: d. Aldo Menichetti, parroco di S. Giovanni Batt. a Firenzuola, assume anche la cura della parrocchia di S. Giovanni Batt. Decollato a Cornacchiaia, subentrando a d. Joseph Nzuzi Nzuzi come amministratore parrocchiale.
Vicariato del Mugello: a S. Bartolomeo a Gagliano d. Emilio Pacchiarini entra in quiescenza, ritirandosi a Barberino di Mugello dove collaborerà nell’unità pastorale di Barberino di Mugello, e la parrocchia viene collegata a questa unità pastorale, avendo come legale rappresentante d. Stefano Ulivi e, per la pastorale, quale amministratore parrocchiale d. Nicola Materi, che resta anche vicario parrocchiale a S. Silvestro a Barberino di Mugello; d. Antonio Cigna sostituisce d. Gianluca Mozzi come parroco delle parrocchie dei SS. Jacopo e Filippo a Scarperia, di S. Maria a Fagna e di S. Agata a Sant’Agata di Mugello.
Vicariato di Pontassieve: d. Artur Kotowicz si trasferisce al servizio pastorale dell’arcidiocesi di Udine e viene sostituito da d. Silvio Zannelli come parroco di S. Martino alle Sieci (Mulin del Piano) e di S. Andrea a Doccia.
Vicariato di Porta alla Croce: cessando d. Silvio Zannelli il servizio di vicario parrocchiale nella parrocchia dei SS. Gervasio e Protasio, gli subentra p. Roberto Gallina (Missionari Oblati di Maria Immacolata).
Vicariato di Porta al Prato: non ci sono cambiamenti.
Vicariato di Porta Romana: d. Alfredo Jacopozzi assume anche il compito di amministratore parrocchiale della Ss.ma Annunziata al Poggio Imperiale; a S. Bartolomeo nella Badia di Ripoli viene nominato parroco d. Roberto Swiderski.
Vicariato di Porta San Frediano: d. Rino Perbellini e d. Angelo Stefanini vanno in quiescenza e le parrocchie di S. Maria a Cintoia e di S. Bartolo a Cintoia avranno insieme come parroco d. Stefan Gabriel Toma.
Vicariato di Rifredi: d. Antonio Gramigni cessa da vicario parrocchiale al Sacro Cuore al Romito, rimanendo amministratore parrocchiale di S. Lucia a Trespiano e assumendo anche il servizio di confessore in Cattedrale.
Vicariato di San Casciano – Tavarnelle – Montespertoli: d. Cristian Comini assume la cura della parrocchia di S. Donato a Chiesanuova, prendendo il posto di p. Roberto Gallina (Missionari Oblati di Maria Immacolata); d. Luca Zanaga è sostituito da d. Hervé Mamboueni Mboumba come parroco di S. Donato in Poggio; d. Francis Batten Chooraparambil diventa parroco di S. Maria a Mercatale e di S. Stefano a Campoli, in sostituzione di d. Francesco Bolognesi al quale è stato concesso un anno sabbatico.
Vicariato di San Giovanni: non ci sono cambiamenti.
Vicariato di Scandicci: la parrocchia di S. Alessandro a Giogoli è per il momento affidata a d. Giovanni Momigli , parroco di S. Maria a Scandicci, coadiuvato dagli altri sacerdoti del vicariato; a S. Bartolomeo in Tuto d. Stefano Mantelli diventa parroco moderatore mentre d. Marco Calamandrei resta come parroco in solido.
Vicariato di Sesto Fiorentino – Calenzano: vicario parrocchiale nella parrocchia di Maria Ss.ma Madre di Dio e S. Niccolò a Calenzano sarà d. Francesco Vita, in sostituzione di d. Renato Barbieri che si prepara all’invio come sacerdote “fidei donum” a Salvador Bahia (Brasile).
Vicariato delle Signe: a S. Mauro a Signa diventa parroco d. Gianluca Mozzi al posto di d. Robert Swiderski; nella parrocchia dei SS. Giovanni Batt. e Lorenzo a Signa nuovo vicario parrocchiale al posto di d. Jimy W. Muñoz Castillo sarà d. Noel Liriano Beato.
Vicariato della Valdelsa Fiorentina: d. Dino Fusi va in quiescenza e la parrocchia di S. Andrea a Vico d’Elsa viene affidata come amministratore parrocchiale a d. Rolando Spinelli, parroco di S. Tommaso a Certaldo.

3. Nomine in incarichi diocesani.
Segnalo anzitutto gli incarichi assunti in questo anno da sacerdoti della nostra arcidiocesi nella Facoltà Teologica dell’Italia Centrale: d. Filippo Belli e d. Alessandro Clemenzia sono stati nominati docenti stabili straordinari rispettivamente per le Scienze Bibliche e la Teologia Dogmatica (Ecclesiologia); d. Francesco Vermigli è docente incaricato di Teologia Dogmatica (Cristologia); d. Elia Carrai ha assunto l’insegnamento di Teologia Fondamentale come docente a contratto; d. Claudio Baldini con il prossimo anno accademico dovrebbe diventare assistente di Teologia Morale; infine, a d. Francesco Vannini è stato attribuito l’ufficio di Segretario Generale della Facoltà.
Nella Cattedrale di S. Maria del Fiore mons. Gian Luca Bitossi, finora canonico onorario, viene nominato canonico effettivo, mentre d. Simone Nencioni avrà il compito di cappellano.
Nella Curia arcivescovile d. Luca Zanaga assume l’incarico di collaboratore nell’Archivio diocesano per l’archivio corrente, nel contempo diventa correttore della Confraternita di S. Francesco Poverino, curando le celebrazioni nell’omonimo oratorio, e svolgerà anche il servizio di confessore in Cattedrale.
Tutte le nomine verranno decretate a far data da settembre; gli interessati si accorderanno per definire i tempi di uscita e ingresso nei rispettivi uffici, da effettuare nel corso di quel mese o in ottobre. Fino a quel momento ciascuno continuerà nel servizio pastorale che ricopre oggi. Invito tutti ad aiutare le comunità parrocchiali a comprendere che le scelte sono state fatte solo nell’interesse pastorale generale della diocesi, a cui ogni sacerdote e ogni parrocchia devono conformarsi con disponibilità.
Per l’età avanzata quattro sacerdoti diocesani – d. Dino Fusi, d. Emilio Pacchiarini, d. Rino Perbellini e d. Angelo Stefanini – lasciano il loro ruolo di parroci e vanno in quiescenza. Li ringraziamo per il servizio pastorale svolto generosamente per tanti anni; continueranno il loro ministero di sacerdoti nella preghiera e, per quanto loro possibile, in eventuali impegni pastorali occasionali.

4. Spostamenti tra i sacerdoti non diocesani che svolgono servizio pastorale tra noi.
Come già segnalato, d. Darvin Kadtus (dioc. di Verapoly – India) da ottobre sarà vicario parrocchiale a S. Andrea a Empoli in sostituzione di d. Francesco Vita.
Rientra in patria d. Didier Alain Mbungu Khonde (dioc. di Boma – Repubblica Democratica del Congo) e il suo posto viene preso da d. Apollinaire Phongi Ngoma della medesima diocesi che, come amministratore parrocchiale si coordinerà con d. Joseph Nzuzi Nzuzi nella cura delle parrocchie di S. Martino a Bruscoli, di S. Matteo a Covigliaio e S. Bartolomeo alle Valli, di S. Jacopo alla Traversa e di S. Martino a Castro.
Nella parrocchia di S. Giovanni Batt. a Vicchio e nelle altre parrocchie dell’unità pastorale giunge come vicario parrocchiale d. Francis Ngong Wam (dioc. di Bamenda – Camerun), sostituendo il sacerdote studente collaboratore d. Kenneth Chafie Ngwobela proveniente dalla medesima diocesi.
A S. Antonino a Bellariva si aggiunge come vicario parrocchiale d. Binu Joseph Pandararambil (arcidioc. di Verapoly – India).
Nella parrocchia dei SS. Gervasio e Protasio, come già detto, presterà servizio come vicario parrocchiale p. Roberto Gallina (Missionari Oblati di Maria Immacolata), finora amministratore parrocchiale a S. Donato a Chiesanuova.
Passo ora a indicare alcune delle destinazioni di servizio per i sacerdoti collaboratori nelle parrocchie.
A S. Maria a Coverciano sarà presente come collaboratore d. Suresh Kumar Pankiraj (dioc. Kuzhithurai – India).
A S. Maria a Cintoia e a S. Bartolo a Cintoia il parroco avrà come collaboratore il sacerdote studente d. Kenneth Chiafie Ngwobela (dioc. di Bamenda – Camerun)
A S. Tommaso a Certaldo presterà la sua collaborazione il sacerdote studente d. Mahoutondji Olaitan Ghislain Maforikan (dioc. di Porto-Novo – Benin).

5. Sacerdoti non diocesani che concludono il servizio ministeriale tra noi.
Ringraziamo di cuore per il ministero svolto nelle nostre parrocchie quanti sono stati tra noi per servizio pastorale come sacerdoti “fidei donum”: d. Segundo Vicente Carrillo Ponce (dioc. di Ibarra – Ecuador), che ha svolto servizio pastorale a S. Giovanni Evangelista a Empoli e poi come amministratore parrocchiale a S. Maria a Fibbiana e SS. Michele e Leopoldo alla Tinaia; d. Giuseppe Gallina (dioc. di Brescia), che ha svolto servizio pastorale a S. Luca al Vingone e a S. Maria a Scandicci; d. Antoine Koka Nditu (dioc. di Boma – Repubblica Democratica del Congo), che ha svolto servizio pastorale a SS. Pietro e Lucia a Tavarnelle e poi a S. Giovanni Battista a Vicchio; d. Didier Alain Mbungu Konde (dioc. di Boma – Repubblica Democratica del Congo), amministratore parrocchiale a S. Jacopo alla Traversa, S. Matteo a Covigliaio e S. Bartolomeo alle Valli, S. Martino a Bruscoli. Alla gratitudine verso questi sacerdoti aggiungiamo quella verso p. Corrado Tosi (Missionario Comboniano) che ha svolto servizio pastorale nella parrocchia di San Martino a Sesto Fiorentino.
Gratitudine anche ai sacerdoti che concludono la loro presenza a Firenze dopo aver completato i loro studi prestando servizio alle nostre parrocchie come collaboratori nella vita pastorale: d. Miguel John Rolly Carpio Vargas (dioc. di Carabayllo – Perù), nella parrocchia di Gesù Buon Pastore a Casellina; d. Leandre Degbegnon (dioc. di Cotonou – Benin), prima a S. Silvestro a Barberino di Mugello e poi a S. Antonino a Bellariva; d. Clement Esang Nkereuwem (dioc. di Uyo – Nigeria), a S. Michele a Pontorme, quindi ai SS. Quirico e Lucia all’Ambrogiana; d. Henry Obinna Nwamadu (dioc. di Umuhaia – Nigeria), a S. Pietro a Vaglia, quindi al SS.mo Crocifisso a Monticelli, infine a S. Maria a Coverciano.
Nel corso dell’anno, inoltre si sono verificati diversi cambiamenti tra i religiosi a servizio delle parrocchie affidate in diocesi agli istituti di vita consacrata e società di vita apostolica, un quadro in continua evoluzione per il quale è difficile dare al momento un’immagine definita. Si rimanda per questo all’annuario diocesano che dovrebbe uscire aggiornato alla ripresa dell’anno pastorale.

6. Concludendo
A tutti, a chi ha ricevuto un nuovo incarico e a quanti restano nel precedente ufficio, formulo un vivo augurio.
Sosteniamoci reciprocamente con la preghiera e con l’impegno per una fattiva collaborazione. Un posto speciale nella nostra preghiera lo riserviamo ai confratelli malati.
A tutti voi vada la mia gratitudine, la mia vicinanza fraterna e il mio incoraggiamento.
Sul nostro ministero invoco la protezione di Maria Ss.ma Annunziata e di tutti i Santi e Beati fiorentini.
Giuseppe card. Betori
Arcivescovo di Firenze

17/06/2021 14.24
Arcidiocesi di Firenze


 
 


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