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Comune di Prato
A Prato le istituzioni offrono percorsi a chi vuole denunciare condizioni di illegalità
Colloqui con i lavoratori presso lo sportello antisfruttamento. Biffoni: "E' doveroso difendere i propri diritti ma senza ostacolare i diritti di altri lavoratori"
"Non si può morire mentre si manifesta, neppure se la manifestazione non è autorizzata. E' fondamentale ribadire, anche e sopratutto in un drammatico momento come questo, che le rivendicazioni dei lavoratori, nel loro stesso interesse, devono e possono stare - sempre - nell’alveo della legalità e nel rispetto di tutti: di chi la pensa diversamente, di chi ha la fabbrica accanto, di chi sta facendo il proprio dovere. La violenza non è mai giustificata né giustificabile”. A poche ore dai fatti di Tavazzano e a mesi dal picchetto non autorizzato dei Sì Cobas a Prato il sindaco Biffoni lancia un messaggio forte a manifestanti e sindacati: “E’ possibile, anzi doveroso, difendere i propri diritti, ma mai ostacolando i diritti di altri lavoratori. Chi alimenta tensioni e scontri è un irresponsabile e l'esasperazione non può giustificare reazioni violente. A Prato, come stiamo dimostrando con serietà e concretezza, le istituzioni hanno percorsi dedicati a chiunque voglia denunciare condizioni di illegalità o sfruttamento e anche questa mattina si sono svolti colloqui con i lavoratori. Aiutare i lavoratori è questo: farlo nell’alveo delle regole”.

18/06/2021 19.43
Comune di Prato


 
 


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