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Regione Toscana
Infrastrutture viarie: il dibattito in Consiglio regionale

"La Fi-Pi-Li è una infrastruttura datata, che nel corso degli anni non ha visto gli adeguamenti di cui avrebbe avuto bisogno e sulla quale ora, gravata da flussi enormi di traffico, si fa fatica a risolvere i danni causati dalle frane nel tratto verso Signa", commenta la consigliera Elisa Tozzi (Lega). La convenzione stipulata tra le tre province e la Regione, "risalente ai primi anni Duemila, è rimasta cristallizzata nel tempo e andrebbe adeguata". La diatriba "piuttosto colorita tra Regione e Città metropolitana" porta a valutare la necessità "di trasparenza sulla rendicontazione delle risorse". La risposta a questa situazione, prosegue Elisa Tozzi, "è stata: facciamo un'altra società, ma questa fuga in avanti con Toscana Strade S.p.a. è stroncata sul nascere dalla Corte dei Conti. Non serve una nuova società, gli strumenti ci sono e bisogna farli funzionare. Occorre agire. Viviamo in una Regione che ha lasciato stagnare le infrastrutture per decenni e ora ne paghiamo le conseguenze".

"La relazione dell'assessore Baccelli evidenzia il nostro timore. sui tre principali assi viari della Regione Toscana ancora per lungo tempo ci saranno disagi ai residenti così come ai turisti che la percorrono", dice il capogruppo di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli. "Temo che fino all'autunno, sulla Fi-Pi-Li si andrà avanti con la situazione attuale e sulla Firenze-Siena va anche peggio, mentre sulla Siena-Grosseto si prevedono cantieri nei prossimi anni". Per quest'anno, osserva Torselli, "dobbiamo purtroppo prendere atto che la stagione estiva è compromessa". Manca, sostiene il capogruppo, "una considerazione sulle ricadute per assi viari che toccano centri di massima importanza. Si fanno appelli a restare in Toscana per le vacanze, ma ho calcolato su 'Map' del mio cellulare che ad oggi i fiorentini riescono a raggiungere alcune tra le più vicine località, da Castiglioncello alla costa livornese, sulla costa in un tempo che varia dalle due ore e otto minuti e le due ore e 28 minuti. Nello stesso tempo, si può arrivare a Ibiza".

Il consigliere Francesco Gazzetti (Pd) rileva nella comunicazione dell'assessore Baccelli, "la determinazione forte, indiscussa e documentata della Regione, che è a fianco dei cittadini. Sulla Fi-Pi-Li, che per anni ho vissuto percorrendola giorno per giorno, c'è un impegno notevole, si sta dando risposta alle situazioni emergenziali e c'è una strategia per cercare di affrontare in maniera differente queste problematiche". Adesso, prosegue Gazzetti, "possiamo dire che col programma di governo mettiamo a disposizione una opportunità, attraverso la costituzione di questa società". Il consigliere ricorda l'intervento sulla "rampa di via Quaglierini, sanata con un intervento di 3milioni e 250mila euro", come modello di capacità di intervento. E chiosando il ragionamento proposto da Torselli, sottolinea: "Meglio Castiglioncello di Ibiza, facciamo in modo di raggiungerlo nel minor tempo possibile".

Andrea Ulmi (Lega) si sofferma, "per competenza" sulla Siena-Grosseto, "strada che metto in collegamento con tutte la fasi della mia vita: da quando era un ragazzo. Oggi ho 64 anni e siamo sempre a parlare di questo tragitto, una infrastruttura che sarebbe fondamentale e in lunghi tratti è ancora a due corsie". L'assessore, osserva Ulmi, "ha riportato tutti i passaggi, evidenziato come siano cambiate le spese per adeguare gli undici tratti e gli interventi che ancora mancano costano sempre di più". Questa infrastruttura che dovrebbe rappresentare "un veicolo di sviluppo", ha bisogno "che la Regione possa monitorare sempre, fare in modo di velocizzare i ritardi che finora ci sono stati e assicurare le dovute tutele a questa strada che per noi è di vitale importanza".

Il consigliere Diego Petrucci informa il Consiglio in merito a una richiesta da lui rivolta a Irpet: "Ho chiesto il calcolo dei costi della Fi-Pi-Li sia per le imprese che per i cittadini toscani, in termini di maggiori costi e di minor competitività". La valutazione di Irpet, "che utilizza parametri forniti dalla Commissione europea", è questa: "La Fi-Pi-Li ci costa 100mila euro il giorno per cinque giorni la settimana, per via delle due fasi critiche, la mattina e nel tardo pomeriggio. Si tratta di circa 2milioni di euro al mese, oltre 20milioni di euro l'anno in termini di costi sociali che gravano sul sistema toscano". Da parte di Fratelli d'Italia, dice Petrucci rivolto all'assessore Baccelli e al presidente Giani, "non c'è una chiusura pregiudiziale, ma c'è anzi un approccio favorevole. Aspettiamo di sapere come si vuole strutturarla". E ipotizza la possibilità che "questa società possa farsi carico anche della rete stradale provinciale, oggi in forte difficoltà".

Secondo Massimiliano Pescini (Pd), "la comunicazione di Baccelli mette bene in evidenza quale sia lo stato di criticità della Firenze-Siena che gli investimenti pur corposi, che tuttavia non risultano sufficienti ad assicurare a quell'arteria la necessaria sicurezza". Grazie all'intervento della Regione, "Anas sta cominciando a strutturale tavoli che possono avere carattere permanente, in modo da riguardare tutti gli avanzamenti dei lavori, tenendo sotto controllo tempistica e qualità dei lavori". Si dovrà, osserva Pescini, "far pesare il ruolo dell'istituzione regionale perché il cronoprogramma di Anas venga rispettato". Sulla Fi-Pi-Li, "conosciamo le difficoltà intrinseche per l'enorme mole di traffico: serve un salto di qualità. Nel lavoro tra gli enti locali e la Regione può essere trovata la soluzione".

"La competitività del territorio e delle nostre imprese passa attraverso queste strade di grande comunicazione, questo ci chiama ad assunzione di responsabilità", dichiara Marco Stella (Forza Italia). "Ad attaccare la Giunta non faremmo un buon servizio ai cittadini", osserva, ricordando che "negli ultimi tre-quattro anni, la Regione ha stanziato più di 43milioni di euro per la Fi-Pi-Li: la mole degli investimenti ci impone serietà" e che questa infrastruttura, di recente, "è stata tema di scontro tra il presidente Giani e il sindaco Nardella". Poi si possono fare critiche, prosegue il consigliere. "Nella relazione di Baccelli, leggo una nota polemica nei confronti della Città metropolitana. La Città metropolitana ha fatto tutto quello che doveva? Guardiamo gli interventi di manutenzione che le spettano e vediamo che sui cantieri della recente frana tra Ginestra e Lastra a Signa: è tutto bloccato". Sulla società in house: "Al momento non vedo benefici immediati, ne vedo i costi. In altre Regioni si fa anche in maniera diversa. La Giunta coinvolga la commissione regionale competente, serve un percorso serio di approfondimento".

“Sono a rendere esplicito il disagio di ogni giorno sulle strade toscane, perché non si è fatta una programmazione che ha seguito i flussi, e che oggi vede la Regione e gli Enti locali coinvolti incapaci a far fronte alla situazione”. Così Irene Galletti (M5S), che non si è detta fiduciosa nella soluzione della Società in house, ma che ha sottolineato quanto siano importanti progettazione e specialisti che si occupino delle varie arterie. E alla Toscana che ha bisogno di avere una strada nel più breve tempo possibile, secondo la consigliera, non possiamo che rispondere richiamando l’intervento del Governo, anche per trovare le risorse necessarie.
“Non sono un tecnico, ma la Società in house può essere una via d’uscita”, ha affermato Anna Paris (Pd), intervenendo nel dibattito “più come utente che come consigliere” e quindi portando all’attenzione dell’Aula le criticità della Siena-Grosseto e della Firenze-Siena, chiedendo di “incalzare Anas sul lotto 4 e di insistere per far partire i lavori e quindi raggiungere Grosseto in tempi utili”.

Di “rete infrastrutturale oggettivamente in difficoltà, su cui si percepisce l’impegno dell’assessore e del presidente, nel trovare anche gli interlocutori” ha parlato Alessandro Capecchi (FdI), sottolineando come i tempi di percorrenza incidano sulle scelte, così come il volume di traffico va a impattare sulla sicurezza. “Sulla Società in house aleggia la scelta del pedaggio e questo sarà un ragionamento da affrontare”, ha affermato il consigliere, che ha anche affrontato il tema della manutenzione stradale, invitando ad una sorta di “Piano Marshall delle infrastrutture”, accanto ad uno sforzo sul fronte di una comunicazione capillare per gli utenti, un servizio in grado di dire minuto per minuto ciò che accade.

Vincenzo Ceccarelli (Pd), invitando ad essere consapevoli che le strade hanno ben cinque gestori: Comuni, Province, Regione, Anas e Società autostrade, ha quindi affermato che con il passaggio alla Regione – nel 2001 con la Bassanini – sono stati investiti 240 milioni per la manutenzione; 50 milioni in sicurezza stradale; 1200 milioni per nuovi investimenti. Sul fronte della Fi-Pi-Li Ceccarelli ha ricordato l’analisi puntuale sul flusso del traffico, accanto al recupero di 5,5 milioni dagli autovelox. “Non so su quali risorse potremo contare in futuro e quale possa essere l’esito della Società in house – ha concluso – ma auspico possa essere una modalità di gestione migliore, alla Regione potrebbe servire una società di progettazione”.

“Vorrei capire quale sia la strategia e l’azione concreta della Regione Toscana sulla Fi-Pi-Li, strada che ancora oggi non possiamo definire superstrada da paese civile e che invece il Governatore Enrico Rossi voleva trasformare in fiore all’occhiello”, ha affermato Marco Landi (Lega), ribadendo che la rete stradale regionale deve avere una prospettiva. Da qui la conclusione con una domanda: quando finiranno i lavori e quali saranno i costi? Per affermare che le previsioni sulla carta non coincidono mai con i costi e i tempi effettivi di realizzazione. “La Rampa di via Quagliarino fa capire che sopra la rampa la Regione campa – ha sottolineato il consigliere – e al di fuori di quel caso specifico chissà che fine fa”.

28/07/2021 20.49
Regione Toscana


 
 


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