Prefettura di Firenze
Prefettura di Pistoia. Monitoraggio dei fenomeni di infiltrazione criminale
Il Prefetto Iorio adotta la misura amministrative di prevenzione collaborativa antimafia ai sensi del nuovo art. 94bis del Codice Antimafia
Nella delicata fase di emergenza sanitaria e di difficoltà economica che continua ad interessare l’intero territorio nazionale, prosegue e si rafforza l’impegno della Prefettura di Pistoia e del Gruppo Interforze Antimafia per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e produttivo. Il risultato più recente di tale sforzo congiunto è l'inedito provvedimento adottato dal Prefetto di Pistoia, Gerlando Iorio, con il quale sono state applicate misure amministrative di prevenzione collaborativa antimafia nei confronti di un’impresa operante nel settore conciario del c.d. “comprensorio del cuoio” con sede a Monsummano Terme.
Tale provvedimento risulta di particolare importanza in quanto è il primo sul territorio della regione Toscana ad attuare quanto disposto dal decreto-legge n. 152 del 6 novembre 2021, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”. Il citato intervento normativo – alla luce della recente giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea e del Consiglio di Stato – si fonda su due punti cardine, ossia la valorizzazione degli istituti di partecipazione in aderenza al principio del “giusto procedimento”, riconosciuto anche in ambito internazionale, e l’introduzione di una nuova misura amministrativa di prevenzione, alternativa all’informazione interdittiva, attivabile nei casi in cui l’influenza mafiosa sia solo occasionale.
Nel caso di specie, anche in considerazione degli elementi emersi nel corso dell’indagine della c.d. “Operazione Vello d’oro 2” della DDA di Firenze condotta, è stata disposta l’applicazione della misura amministrativa di prevenzione collaborativa, di cui all’art. 94 bis del Codice Antimafia, che consente al Prefetto di poter intervenire nei casi in cui l’influenza delle consorterie mafiose nel tessuto produttivo e imprenditoriale risulti solo occasionale. In particolare, durante il periodo di vigilanza cui è stata sottoposta l’azienda della durata di 9 mesi, il Prefetto ha adottato prescrizioni finalizzate al controllo “attivo” dell’impresa in questione, che si sostanziano in misure organizzative e gestionali, nonché in obblighi di comunicazione al Gruppo Interforze di una serie di atti (tra cui, gli atti di disposizione, di acquisto o di pagamento effettuati e ricevuti, gli incarichi professionali conferiti, di valore non inferiore a 5.000 euro) compresa l’attivazione di un conto corrente dedicato per le operazioni di natura finanziaria.
Al termine del periodo di osservazione, il Prefetto valuterà il rilascio dell’informazione antimafia liberatoria, laddove si accerti il venir meno dell’agevolazione occasionale e l’effettiva assenza di infiltrazione mafiosa.
Il provvedimento, oltre a rappresentare un importante elemento di novità alla luce di quanto sin qui evidenziato, costituisce il risultato tangibile del percorso intrapreso dalla Prefettura e del ruolo proattivo assunto dal Gruppo Interforze Antimafia composto da rappresentanti delle Forze di Polizia, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e della Direzione Investigativa Antimafia di Firenze, per assicurare la legalità nel tessuto produttivo locale, anche in collaborazione con i rappresentanti delle categorie produttive
24/01/2022 9.23
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