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Redazione di Met
Firenze. Suoni Riflessi: quattro concerti dedicati a Bach
L'evento si svolgerà in Sala Vanni - Auditorium Fondazione CRF sabato 8 ottobre alle ore 18.00
Bach - L'influenza sulla musica d'oggi

L'orizzonte dell'universo bachiano è a dir poco monumentale nel suo distendersi in tutte le direzioni con esclusione del teatro. La grandezza e la qualità fanno di questo universo il punto di riferimento di ogni musicista, compositore o interprete, e di ogni uomo sensibile alla comunicazione con i suoni. Da Mendelssohn a Jarrett, da Schumann ai Beatles, l'ammirazione per il Cantor è talmente generale da risultare mai eguagliata. E tentare anche solo di dare un minimo saggio dell'ampiezza del suo genio è pura utopia. Ecco perché il nostro intento è ancor più volto a mostrare quanto ancora oggi, a distanza di tre secoli, la musica sia debitrice e prenda vita ed energia dal suo segno indelebile. I brani degli ultimi cinquant'anni, esplicitamente riferiti a lui e al suo mondo sono innumerevoli: questi scelti non sono che una piccolissima testimonianza di tutto ciò che è venuto alla mia conoscenza. Così come Berio di Wasserklavier e di Brin ci riportano alla poesia di Bach e alla sua visualizzazione spirituale degli elementi raffigurando una precisa traiettoria e stimolando gli ascoltatori verso la spontaneità improvvisativa mista a calcolo logico stilistico, nei brani di Pennisi il riferimento è esplicito fin dal titolo - "Lipsia", "Frammento con apparizione" - ultime note del poetico compositore (a me dedicate) - così come nel "Triobach" di D'Amico - . E come nel brano di Sollima "Contrafactus", che dal titolo ci porta al senso di travisamento e della falsificazione attraverso suoni e procedimenti antichi, avanzando un tema che nasce direttamente dalle "Variazioni Goldberg", così la poetica del suono del brano di Pezzati si lega strettamente alla spiritualità della Cantate bachiane. E quanti se ne potrebbero citare ancora ! Tutto ciò contribuisce a rendere il percorso di apprendimento musicale dell'ascolto molto più motivato e comprensibile: i legami fra le espressioni artistiche di ieri e di oggi appaiono molto più stretti di quanto non si possa pensare ad un esame superficiale, e questo fa comprendere che il dialogo fra mondi e tempi lontani possa sempre essere identificato e riconosciuto come il grande fluire dell'umanità.

Oltre a questo, i concerti bachiani presentano quattro aspetti della sua imponente produzione: le musiche chiaramente profane erano normalmente eseguite dal Collegium Musicum, sodalizi musicali che sorsero nelle città tedesche che suonavano per puro piacere a scopo di intrattenimento. Le quattro Suites orchestrali sono tra queste, musiche di raffinato gusto profano e cortese, di stili diversi con predominanza delle influenze francesi. Non ad un generico Collegium Musicum ma al Margravio di Brandeburgo sono dedicati i sei concerti da Bach nominati come "Concerts avec plusieurs instruments", fra le musiche più difficili scritte da Bach, tanto che al tempo non vennero pubblicate. Contengono miracoli di scrittura lungimirante, fra tutti la grandiosa cadenza clavicembalistica del V Concerto, quello eseguito stavolta, che è servito da prototipo per tutto ciò che in seguito sarà esibizione virtuosa nei movimenti solistici.

La visione sacra che influenza la musica bachiana è forse la più estesa e profonda e comprende Passioni, Oratori, Magnificat, una Messa, opere organistiche e ben 200 Cantate riferite al calendario liturgico. Tutte opere siglate con "S.D.G." ossia "Soli Deo Gloria". Nella Cantata " Ich bin vergnügt mit meinem Glücke (Sono felice della mia fortuna) BWV 84 l'oboe e il soprano esprimono la loro gioia. Il testo proviene da una delle raccolte di Picander, che Bach utilizzò abitualmente come "paroliere". Straziante è invece la Cantata "Mein Herze schwimmt in Blut" (il mio cuore nuota nel sangue) BWV 199. Bach ha scelto una successione di recitativi espressivi e arie da capo in stile italiano fra cui spicca per dolorosa espressività l'Aria n° 2. Ambedue sono brani scritti per essere probabilmente eseguiti durante la distribuzione della Comunione.

Terzo aspetto di enorme interesse è quello della Variazione in Bach. L'idea musicale che subisce modifiche, più o meno profonde nell'armonia, melodia, contrappunto, ritmo e perfino nell'organizzazione formale, aveva creato da tempo un genere assai praticato, se pensiamo fra le tante alle serie di variazioni scritte per il fortunato tema della Follia di Spagna. L'Aria variata alla maniera italiana BWV 989 è una pagina articolata su un tema semplice, a cui seguono 10 estrose variazioni che, utilizzano come base il tema e soprattutto la sua struttura armonica. Procedimento comune alle Monumentali Variazione Goldberg nelle quali è appunto lo schema accordale a conservarsi. Sulla motivazione della loro scrittura il primo biografo bachiano, J.N.Forkel, scrive che il conte von Keyserling, che soffriva di insonnia, incaricò il suo protetto e giovanissimo musicista Goldberg di suonare durante la notte per sollevarlo durante le ore notturne. Chiese dunque a Bach, di cui aveva una stima profondissima, di scrivere qualcosa che il Goldberg avrebbe dovuto suonare. Musica destinata a stimolare, ovviamente, non a riposare. Questa ricostruzione non è accettata da molti studiosi per diverse ragioni che non sto qui ad elencare. Ciò che invece è assolutamente vero è che queste variazioni sono così sorprendenti da destare un immediato interesse. A noi, certamente, e non è assurdo pensare che anche al conte von Keyserling servissero per lenire il suo disagio notturno. L'opera è concepita come un'architettura modulare di 32 brani, disposti seguendo schemi matematici e simmetrie che le conferiscono tanta coesione e continuità da non avere eguali nella storia della musica. Il grande valore strutturale, l'irraggiungibile tecnica compositiva, l'abilità di toccare ogni possibilità espressiva fanno di questo brano un vero monumento all'intelligenza del grande compositore. La nostra proposta sul pianoforte, che rende la composizione più fruibile per l'ascoltatore odierno, è senza le ripetizioni (ritornelli) che comporterebbero un ascolto assai più ponderoso e stancante.

Infine l'ultimo aspetto, la musica che si può chiamare tra Ars e Scientia, per citare il bellissimo volume di Alberto Basso "Frau Musika" che include in questo capitolo le opere più enigmatiche e teoriche dell'ultimi anni di Bach fra cui Offerta Musicale e Arte della Fuga. Musica immateriale, levitazione dello spirito attraverso il segno della rinuncia alla libertà. "Ogni nota o movimento è costretto in un quadrato magico dal quale non si può evadere come se nel disciplinare il sonus numeratus si fosse toccata la cima del pensiero, la meta più sublime, ed oltre non si potesse procedere".

Sono programmati solo alcuni brani sia dell'Offerta che dell'Arte della Fuga, significativi per comprendere ciò che Basso chiama la "cima del pensiero" la "musica immateriale". Sono contrappunti e canoni con regole talmente strette da somigliare più una sfida intellettuale che un artificio musicale: contrappunti, rovesciati, cancrizzanti, per moto retto o contrario, per aumentazione (con ritmo raddoppiato), etc. Linguaggio per iniziati, non destinato all'esecuzione ma alla sublime contemplazione della scienza compositiva più alta. Per gli iniziati, anche dopo anni di studio, che riescono a trovare soluzioni diverse e non comprese prima. Per gli altri che percepiscono le linee inaudite e misteriose di una mente superiore che riesce a coniugare le difficoltà compositive più estreme con la bellezza del risultato. Al fine la splendida sonata in trio con la voluta presenza del flauto, strumento del re Federico II di Prussia, che unisce a tali difficoltà la umana commozione di un brano che inizia dolorosamente e finisce nella più sublime leggerezza.

Suoni Riflessi

Quattro concerti dedicati a Bach e alla sua influenza sui compositori di oggi
( 8 e 9 e 15 e 16 ottobre)
Sabato 8 ottobre ore 18.00 - Sala Vanni
Ingresso 15 € e 10 € i ridotti.
(ridotti per studenti, abbonati a RTC, e Amici dei Musei Fiorentini)

Bach e il Collegium musicum

Mario Ancillotti, flauto - Eleonora Sofia Podestà, violino - Gabriele Micheli, clavicembalo
Ensemble Suoni Riflessi
J.S.Bach, Suite n° 2 in si min per fl e archi BWV 1067
G.Sollima, Contrafactus
J.S.Bach, V Concerto Brandeburghese BWV 1050

Le musiche di corte - fra le più note del grande compositore - a confronto con la stupefacente creatività di Sollima, compositore fra i più trasversali.

Domenica 9 ottobre ore 11.00 - Sala Vanni
ingresso 15 € e 10 € i ridotti.
(ridotti per studenti, abbonati a RTC, e Amici dei Musei Fiorentini)

Bach tra Ars e Scientia
Mario Ancillotti, flauto - Matilde Urbani, violino - Gabriele Micheli, clavicembalo - Jacopo Gaudenzi, violoncello

J.S.Bach, Canoni diversi dall'Offerta Musicale BWV 1079
M. D'Amico, Triobach per flauto, violino, violoncello, clavicembalo
J.S.Bach, Contrapuncta dall'Arte della Fuga BWV 1080
F. Pennisi , Lipsia per flauto, violino, violoncello, clavicembalo
Frammento con apparizione per flauto, violino, violoncello e clavicembalo
J.S.Bach, Triosonata dall'Offerta Musicale BWV 1079

Le creazioni più intellettuali e teoriche bachiane dell'ultimo periodo "metafisico" fra cui la splendida Sonata dedicata a Federico il Grande. All'interno due brani dichiaratamente dedicati a Bach scritti appositamente per Mario Ancillotti alcuni anni fa.

07/10/2022 9.11
Redazione di Met


 
 


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