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Newsletter di Met
Newsletter n°55/ 2023
Metrovideo - Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea
27/02/2023
Ogni lunedì i video realizzati dall'Ufficio Stampa della Città Metropolitana: nuovi e d'archivio. Secondo appuntamento: https://www.youtube.com/watch?v=FuO4nbIH19o

Dal 9 febbraio al 19 marzo 2023 le due Sale Fabiani, al piano terra di Palazzo Medici Riccardi, ospitano la mostra intitolata a "Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea", con riferimento al periodo in cui l’intellettuale torinese visse in clandestinità nella città del fiore, accolto nel rifugio di Piazza Pitti 14. In questo anno di segregazione, tra il 1943 e il 1944, si dedicò alla stesura di “Cristo si è fermato a Eboli”, divenuto un classico della letteratura del nostro paese. E’ un periodo esplorato da Nicola Coccia nel libro “L’arse argille consolerai”. In mostra a Palazzo Medici Riccardi le opere dipinte durante il confino ad Aliano nel biennio 1935/1936: Tonino, Dietro Grassano, La Strega e il bambino, La figlia scarmigliata della Strega. Tutt’intorno una galleria di ritratti che prendono vita da uno sfondo incolore: la madre, le donne amate e gli amici: la compagna del tempo, Paola Levi Olivetti; poi Anna Maria Ichino, la partigiana che lo accolse nella sua casa fiorentina. E ancora i protagonisti del mondo intellettuale antifascista concentrato a Firenze: lo scultore Alfieri, il pittore Colacicchi, i letterati Montale, Bazlen e Cancogni, lo scrittore psichiatra Mario Tobino, e Leone Ginzburg, assassinato nell’estate del ‘44 da mano nazifascista. La guerra viene evocata dal pittore con l’immagine sgradevole di un capretto scuoiato (La guerra partigiana), con i desolati paesaggi arrossati dai fuochi di guerra, con mucchi di cadaveri giacenti in un presentimento dell’Olocausto (Nudi. Il lager presentito). Nella sala adiacente, dominata dalla riproduzione in scala originale dell’imponente telero Lucania 61, trovano posto le opere più militanti, come Contadine rivoluzionarie, Il nonno, la contadina calabrese, e i ritratti sentimentali di combattenti per la giustizia, come Salvatore Carnevale, sindacalista siciliano ucciso dalla mafia, e il sociologo-attivista della non violenza Danilo Dolci. Lo stesso Telero, commissionato dal comitato per le celebrazioni del centenario dell'Unità d'Italia per rappresentare la Basilicata nella mostra torinese, e oggi custodito nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera, è considerato la trasposizione grafica del Cristo si è fermato a Eboli, e allo stesso modo coinvolge lo spettatore trascinandolo in uno scorcio di Italia contadina e arcaica confinata in un sud che vive fuori dai tempi della storia. Eppure, come il romanzo, il Telero, che si richiama anche alle suggestioni fotografiche di Mario Carbone, racconta la presa di coscienza di un popolo che si stringe intorno alla figura di Rocco Scotellaro, il poeta della libertà contadina, di cui Levi traccia la biografia circolare: “Ci appare ragazzo col viso lentigginoso, pieno di melanconica speranza; uomo sulla piazza, con i compagni di un mondo che si è aperto, morto nella grotta da cui cominciano i tempi”. Per la prima volta sono esposti in una mostra dedicata a Carlo Levi anche due dei tre quadri, provenienti da una collezione privata, da lui realizzati per l’amico scrittore Giuseppe Brancale e il suo romanzo Echi nella valle, edito nel 1973, e riproposto recentemente in un’edizione di ‘Opere complete’ dell’autore. Giuseppe Brancale, con Egidio Ruggiero, era uno degli scrittori lucani con cui Levi aveva sviluppato contatti e stretto amicizia durante i suoi ritorni in Basilicata ma anche in incontri a Roma. Nei quadri di ‘Echi nella valle’ Levi si autoritrae con una donna anziana prima della partenza dal confino lucano. Il tema del distacco torna ne L'addio dell'emigrante, e in una visione contemporanea, L’icerberg e il naufragio e Ancora galleggiante. Con gratitudine l’esposizione fiorentina affronta le tematiche ricorrenti nell’opera leviana, legate al senso dell’esilio e della distanza, del naufragio e della consapevolezza, nel tentativo di ricondurle a una unità proprio nella città in cui il pittore seppe dare un senso definitivo alle straordinarie intuizioni ed esperienze giovanili. Metrovideo - Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea: https://www.youtube.com/watch?v=FuO4nbIH19o Realizzazione Ufficio Stampa Città Metropolitana di Firenze (Michele Brancale Capo Ufficio Stampa - Loriana Curri) Collaborazione di Daniela Mencarelli, Antonello Serino Musiche di Michele Brancale Testo e voce narrante Chiara Frigenti Riprese e montaggio Domenico Costanzo

 
'Conoscere l'Europa per conoscere il nostro futuro'
27/02/2023
Corso di formazione a marzo 2023 promosso da Città Metropolitana di Firenze e Isfe e rivolto a dirigenti e funzionari degli Enti pubblici. Il calendario e le modalità di iscrizione

'Conoscere l'Europa per conoscere il nostro futuro' è un corso proposto alla Città Metropolitana di Firenze dalla Istituzione di Studi Firenze per l'Europa (Isfe). Stabilito il calendario delle lezioni: Giovedì 9 marzo, ore 15.30, “La storia dell’Europa - dalla Comunità all’Unione Europea”, Zeffiro Ciuffoletti e Betty Barsantini Giovedì 23 marzo, ore 15.30, “L’economia dell'Unione Europea”, Alessandro Petretto e Carlo Nicotra Giovedì 13 aprile, ore 15.30, “Rapporti fra Istituzioni europee ed interne”, Elisabetta Catelani e Stefano Fabbri Giovedì 27 aprile, ore 15.30, “Cultura, giovani, società”, Giovanni Biondi e Maria Cristina Carratù Giovedì 4 maggio, ore 15.30, “Pnrr e supporto alle amministrazioni locali: il ruolo dell’Osservatorio sul Recovery Plan”, Annalisa Giachi e David Allegranti. Il corso di formazione è organizzato dalla Città Metropolitana di Firenze su proposta dell'Istituzione di Studi Firenze per l'Europa, Isfe. E' Rivolto a Dirigenti e Funzionari degli Enti pubblici del territorio. Come si evince dal programma, il corso vedrà la partecipazione di esperti e giornalisti che dialogheranno sull'Europa, la sua storia, le sue Istituzioni e le sue linee di intervento. Le lezioni si svolgeranno presso la sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi (via Cavour, 9) e da remoto su piattaforma per meeting on line all'indirizzo web: https://youtube.com/live/RbmdlRiUE7k?feature=share Per informazioni www.cittametropolitana.fi.it Per iscrizioni organizzazioneconvegni@firenzesmart.it

 
Sicurezza: operazioni straordinarie a Firenze, 3000 persone controllate
27/02/2023
Piantedosi: “Le attività di controllo del territorio stanno dando risultati importanti”

Sono quasi 3000 le persone identificate, di cui 5 arrestate e 52 denunciate, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio effettuati in tutta la provincia fiorentina in attuazione delle direttive impartite dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dello scorso 13 gennaio. Nel corso delle operazioni interforze sono state controllate tutte le aree urbane di Firenze, con particolare attenzione al Parco delle Cascine, dove sono state identificate quasi 1000 persone, e alla zona di Rifredi, dove le persone identificate sono state oltre 700. Insieme all’Ispettorato del Lavoro, sono state effettuate verifiche negli esercizi commerciali del capoluogo toscano, al fine di prevenire anche la vendita fuori orario e nei confronti di minori di alcool, oltre naturalmente ad accertare la regolarità e il rispetto sulle vigenti norme di sicurezza dei pubblici esercizi nonché sull’assunzione per la tutela dei lavoratori dipendenti e dei consumatori. Specifici controlli sono stati effettuati nella stazione di Santa Maria Novella dove la Polizia Ferroviaria e le volanti hanno identificato, nella sola giornata di ieri, 300 persone. “Le operazioni straordinarie effettuate a Firenze – ha commentato il ministro Piantedosi - si inquadrano nella più ampia strategia di azione a livello nazionale per intensificare i controlli nelle aree metropolitane del nostro Paese”. “Si tratta di operazioni che stanno dando risultati molto positivi – ha aggiunto il titolare del Viminale - sia dal punto di vista della prevenzione dei fenomeni criminali, sia della repressione dei reati e che si stanno dimostrando di fondamentale importanza per innalzare il livello di sicurezza dei cittadini, anche sul piano della percezione della stessa. La scelta è quella di garantire la presenza delle forze di polizia laddove sono più forti le esigenze di tutela della legalità ”.

 
Lo strumento on line per trovare i parcheggi per i disabili in Val di Bisenzio conquista ANCI digitale
27/02/2023
Il progetto sarà utilizzato come esempio ed applicato a livello nazionale

Lo strumento per localizzare i posteggi auto riservati ai disabili brevettato dall’Ufficio associato della Polizia municipale e dall’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio conquista ANCI digitale, società in house providing di Anci e Aci Informatica per la creazione di servizi informativi e telematici destinati alle PA, che lo ha ritenuto un modello talmente d’eccellenza da esportarlo a livello nazionale chiedendo la collaborazione dell’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio. Un’attività che l'Unione dei Comuni della Val di Bisenzio ha svolto con "specifica e proficua esperienza" su questa tematica, come si legge nella nota inviata da ANCI all’Unione. Il Presidente dell'Unione ha risposto positivamente alla chiamata e ha dato il via libera all’estensione del progetto su scala nazionale e all’ampliamento dello stesso. Un nuovo e più esteso progetto a sostegno della mobilità delle persone con disabilità, che vedrà l'Ente protagonista, a fianco di ANCI, ACI, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sarà la Polizia Municipale dell'Unione l'Ufficio che collaborerà con i soggetti indicati, dato che è da questo Servizio che è partita l’idea del ‘censimento’ degli stalli di sosta riservati ai disabili nella Val di Bisenzio e della creazione del dispositivo on line che consente di vedere la mappa dei parcheggi per diversamente abili sul territorio attraverso il link www.bisenzio.it/documenti-e-dati/mappe dove è possibile cliccare sul singolo stallo di sosta per visualizzare un’immagine dello stesso e passare, selezionando la voce sotto la mappa “Vai alla versione navigabile”, a Google Maps per farsi navigare verso il posteggio in questione. In fase iniziale il progetto ha visto un grande lavoro di mappatura da parte della Municipale, che, grazie ad un GPS, ha rilevato la posizione dei circa 130 posti auto delimitati dalle strisce gialle (poco più di 20 a Cantagallo, circa 40 a Vernio e una sessantina a Vaiano). "Servizi studiati per rendere più facile la vita al cittadino, in questo caso ai cittadini con disabilità, che grazie alla tecnologia possono essere guidati verso i parcheggi a loro destinati presenti sul territorio – spiega il comandante dell’Ufficio associato della Polizia municipale Rodolfo Ricò – che diventano esempio da seguire a livello nazionale. Non posso che essere onorato di questa richiesta di esportare il progetto realizzato per la Val di Bisenzio sul territorio nazionale. Speriamo di poter ampliare il nostro progetto e magari un giorno poterlo applicare sul territorio anche ad altri servizi: come i posteggi provvisti di colonnino per le auto elettriche, aree con presenza di defibrillatori, punti di scarico e carico riservati ai camper, o altre aree del territorio, con l’obiettivo di poter agevolare la quotidianità dei nostri cittadini, gestire le emergenze in maniera immediata e avere allo stesso tempo anche noi uno strumento che ci consenta di monitore con un semplice click il territorio” - conclude Ricò, agente dalla vocazione tecnologica che per la Protezione Civile qualche anno fa aveva ideato, insieme al funzionario comunale Roberto Bartoli, un sistema per rintracciare velocemente, tramite le coordinate gps, i dispersi in attesa di soccorso, il "Quo vadis". Link: https://www.bisenzio.it/documenti-e-dati/mappe

 
Tribunale a Empoli, gli amministratori: "Delusi e sconcertati dalle parole del ministro Nordio"
24/02/2023
I sindaci dell'Empolese Valdelsa e il sindaco di San Miniato, Giglioli, e con loro il senatore Parrini e il consigliere regionale Sostegni prendono posizione: "Il no a una sede in città denuncia lontananza dai bisogni del territorio"

EMPOLI - "Di fronte alla chiusura da parte della maggioranza di Governo rispetto all'istituzione di una sede del tribunale a Empoli, non possiamo che esprimere sconcerto e disappunto". Lo sottolineano con forza i sindaci dell'Empolese Valdelsa e il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli, e con loro il senatore Dario Parrini e il consigliere regionale Enrico Sostegni, da anni impegnati a sostenere insieme a imprese e professionisti dell'area la necessità che venga riaperta una sede del tribunale. La presa di posizione arriva alla luce delle parole espresse dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in risposta a un'interrogazione presentata dal deputato pisano della Lega, Edoardo Ziello: il Ministro ha evidenziato in sintesi che l'istituzione di una sede del tribunale in città non è possibile per assenza di personale da destinarvi e per costi troppo alti per lo Stato. "Siamo stupiti e delusi - affermano gli amministratori, lo stesso Parrini e Sostegni - Ci troviamo di fronte alla chiusura dell'intera maggioranza di Governo e non soltanto della Lega, perché quando a parlare è un Ministro le parole non possono che essere espressione dell'intera maggioranza che la sua figura rappresenta. Quanto annunciato dimostra l'assoluta mancanza di interesse e la lontananza estrema rispetto alle esigenze espresse dal nostro territorio. Senza trascurare, perché non è certo meno grave, la posizione rispetto alla possibilità che l'ufficio del Giudice di pace di Empoli e quello di San Miniato possano passare 'a carico' dello Stato: oggi sono a carico dei Comuni della zona e dalle parole del Ministro emerge chiaramente come, se non fosse proprio per gli enti locali, non esisterebbero e quindi il territorio sarebbe orfano anche di questa forma di presidio giudiziario. Ricordiamo che stiamo parlando di un territorio che conta, soltanto nell'Empolese Valdelsa oltre 167mila abitanti e nell'area del Valdarno con i Comuni di San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Montopoli e Castelfranco circa 67mila abitanti. Un'area che rappresenta un distretto produttivo e industriale importante, fiorente dal punto di vista dell'imprenditoria e delle attività: qui insistono i distretti produttivi e industriali più importanti della Toscana. E non è un caso infatti che la richiesta di avere una sede del tribunale a Empoli arrivi non dalla sola categoria degli avvocati ma da un'associazione, l'Associazione per l'istituzione del Tribunale di Empoli, che accoglie in sé liberi professionisti ma anche imprenditori e rappresentanti del mondo produttivo locale". Una richiesta che "arriva da un intero territorio", ribadiscono i sindaci, il senatore Parrini e il consigliere regionale Sostegni che, concludendo, auspicano "una presa di posizione di tutti i rappresentanti della politica locale, a prescindere dal partito politico di appartenenza".

 
Fiesole: il progetto “Attraverso il metaverso” si arricchisce della collaborazione di Rai Cinema Channel VR
27/02/2023
Il progetto è rivolto agli adolescenti del territorio

L’iniziativa del Comune di Fiesole, rivolta agli adolescenti del territorio sulla creazione di un corto in realtà virtuale, ha ottenuto un primo importante riconoscimento, grazie alla mediapartership di Rai Cinema Channel VR”. Il progetto si articola su un programma di incontri settimanali e prenderà le mosse da una prima fase di conoscenza teorico-pratica del linguaggio per poi passare ad una fase più operativa con la scrittura del soggetto, fino ad una vera e propria pre-produzione dei contenuti audiovisivi in realtà virtuale. La proiezione dell'elaborato finale è prevista nel mese di giugno. Durante il progetto i ragazzi verranno affiancati da Omar Rashid, esperto di produzione, comunicazione e regista. Le lezioni verranno arricchite dalla partecipazione di Federico Bondi e Francesco Matera, entrambi registi fiesolani, e di Giacomo Gandossi, producer.

 
Ritrovata al Giardino di Boboli una pistola della seconda guerra mondiale
27/02/2023
Il ritrovamento è avvenuto nelle vicinanze di alcuni uffici del complesso museale

Una vecchia pistola, presumibilmente risalente alla seconda guerra mondiale, è stata ritrovata al giardino di Boboli. L'arma, ormai inutilizzabile, è stata rinvenuta per caso da un dipendente delle Gallerie degli Uffizi e quindi consegnata alla Stazione Carabinieri di Firenze Palazzo Pitti che, dopo aver segnalato il rinvenimento all’Autorità Giudiziaria, informeranno la Sovrintendenza di Firenze per valutarne l’interesse storico. Il ritrovamento risale allo scorso sabato ed è avvenuto nelle vicinanze di alcuni uffici del complesso museale, quando in tarda mattinata un dipendente ha notato qualcosa nel foro di scolo di un muro. Incuriosito, si è avvicinato, rinvenendo l’arma, totalmente arrugginita ma ancora riposta nella sua fondina.

 
Pedalare in bicicletta con il leone rampante del Comune unico di Barberino Tavarnelle. Il Comune e la Polisportiva hanno presentato le prime maglie sportive con il nuovo stemma
27/02/2023
I ciclisti portano il leone in sella tra le colline del Chianti. L’iniziativa si è tenuta a Palazzo Malaspina con la premiazione degli atleti dell’Unione Ciclistica Marcialla. Il sindaco David Baroncelli: “Al mondo sportivo la nostra comunità deve molto, il processo di riunificazione dei territori di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, che è innanzitutto un percorso di identificazione e coesione sociale, è avvenuto molto prima della sua ufficializzazione grazie al supporto delle tante associazion

Il leone rampante di Barberino Tavarnelle, simbolo di unità ritrovata, monta in sella ed inizia a pedalare su e giù per le colline del Chianti, insieme aiciclisti dell’Unione Polisportiva Tavarnelle. Il nuovo stemma del Comune, frutto dell’indagine storico-scientifica che la giunta Baroncelli ha finanziato e realizzato per individuare l’emblema araldico del nuovo ente, istituito nel 2019, è diventato un orgoglio sportivo. La grinta del felino blu che tiene stretto nella zampa il giglio fiorentino, esattamente come nella versione originale del quindicesimo secolo, raffigurata su una parete esterna del Tabernacolo dei Giustiziati di Certaldo di Benozzo Gozzoli, poi tradotta in forma contemporanea dal maestro Sergio Nardoni, si staglia sulle nuove maglie del gruppo ciclistico della Polisportiva Tavarnelle realizzate dall’associazione per rendere omaggio all’importante operazione culturale voluta dal sindaco David Baroncelli. La novità è stata presentata ieri a Palazzo Malaspina in occasione dell’iniziativa organizzata dal consigliere delegato allo Sport Francesco Tomei con l’intento di dare risalto alla realizzazione della prima maglia sportiva con il nuovo stemma, promossa dal presidente della Polisportiva Antonio Campone, e riconoscere i meriti sportivi dei campioni nostrani che si sono distinti nella stagione ciclistica 2020-2021. “Dopo la ginnastica artistica – ha commentato il consigliere comunale Francesco Tomei - il programma di cerimonie sportive itineranti “Prize tour Barberino Tavarnelle” con cui il Comune premierà entro la primavera i talenti di tutte le società locali che si sono distinti nelle recenti stagioni sportive abbiamo voluto riconoscere la passione che tanti atleti a livello amatoriale coltivano per questa disciplina ottenendo risultati di eccellenza”. Sono stati premiati con la consegna di un attestato di riconoscimento Alessio Lazzeri, Filippo e Capezzuoli Simone Pasqualetti, atleti dell’Unione Ciclistica Marcialla per i risultati sportivi ottenuti nella stagione 2021/2022. Tra gli altri ha ritirato i riconoscimenti il vicepresidente dell’associazione Emanuele Sbaragli. “Sono fiero di condividere questi importanti risultati con i nostri atleti – sottolinea il sindaco Baroncelli – mi complimento con l’Unione Polisportiva Tavarnelle e il suo presidente che hanno scelto di valorizzare l’unità istituzionale riportando il nuovo stemma sulle maglie del gruppo ciclistico, ringrazio l’Unione ciclistica Marcialla che quest’anno peraltro festeggia il decimo anniversario per tutto l‘impegno che atleti e organizzatori dedicano alla promozione della cultura sportiva attraverso il Trofeo Matteotti e le tante attività organizzate nel corso dell’anno”. Nell’occasione il sindaco Baroncelli ha donato ai presenti il volume, appena pubblicato dal Comune, “Uno stemma in Comune. L'insegna della comunità di Barberino Tavarnelle (secoli XIII - XXI)” a cura degli storici Paolo Pirillo e Giulio Cretti e della storica dell’arte Elisa Paoli. L’Unione Polisportiva Tavarnelle ha ricambiato regalando all’amministrazione comunale alcuni scatti che ritraggono il gruppo ciclistico con le nuove maglie, finanziate da Andrea Corsi della ditta CMC, impreziosite dalle cornici artigianali di Mauro Cini. “Al mondo sportivo, come a quello educativo, la nostra comunità deve molto – aggiunge il sindaco – il processo di riunificazione dei territori di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, che è innanzitutto un percorso di identificazione e coesione sociale, era avvenuto prima della sua effettiva istituzionalizzazione”. “Il comune unico era già presente e messo in pratica dalla nostra comunità attraverso i valori di condivisione, inclusione e amicizia che lo sport, praticato e sostenuto nelle sue diverse espressioni dalle associazioni del territorio, trasmette e infonde a chi lo insegna, lo pratica, lo promuove e organizza”.

 
Coronavirus, 57 nuovi casi. Nessun decesso
27/02/2023
Al momento in Toscana risultano pertanto 10.852 positivi, -6,7% rispetto a ieri. Di questi 181 (13 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 9 (1 in più) si trovano in terapia intensiva.

Sono 57 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 24 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 33 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.589.173. I nuovi casi sono lo 0,00% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (836 persone) e raggiungono quota 1.566.759 (98,6% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 10.852 positivi, -6,7% rispetto a ieri. Di questi 181 (13 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 9 (1 in più) si trovano in terapia intensiva. Oggi non si registrano nuovi decessi. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 141 tamponi molecolari e 707 tamponi antigenici rapidi: di questi il 6,7% è risultato positivo. Sono invece 136 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 41,9% di questi è risultato positivo. L'andamento per provincia Con gli ultimi casi salgono a 425.295 i positivi dall'inizio dell'emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (11 in più rispetto a ieri), 103.568 in provincia di Prato (7 in più), 123.362 a Pistoia (7 in più), 83.375 a Massa Carrara, 173.221 a Lucca (3 in più), 186.139 a Pisa (4 in più), 146.780 a Livorno (1 in più), 143.482 ad Arezzo (11 in più), 113.621 a Siena (8 in più) e 89.045 a Grosseto (5 in più). A questi vanno aggiunti 569 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni. La Toscana ha circa 43.382 casi complessivi ogni 100.000 abitanti dall'inizio della pandemia (tra residenti e non residenti). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto é Lucca (con 45.291 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Livorno (44.851) e Pisa (44.633). La più bassa concentrazione si riscontra a Prato (con un tasso di 40.124). In 10.671 sono in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (792 in meno rispetto a ieri, meno 6,9%). I 1.566.759 guariti registrati a oggi lo sono a tutti gli effetti, da un punto di vista virale, certificati con tampone negativo. I decessi Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 11.562 i deceduti dall'inizio dell'epidemia: 3.668 nella Città metropolitana di Firenze, 944 in provincia di Prato, 1.037 a Pistoia, 716 a Massa Carrara, 1.067 a Lucca, 1.288 a Pisa, 867 a Livorno, 743 ad Arezzo, 642 a Siena, 421 a Grosseto. Vanno aggiunte 169 persone decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 (numero di deceduti/popolazione residente) è al momento 315,6 ogni 100 mila residenti. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (379,9 ogni 100 mila abitanti), seguita da Firenze (371,5 x100.000) e Prato (365,7 x100.000), mentre il più basso è a Grosseto (194,0 x100.000). Tutti i dati saranno visibili sul sito dell'Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

 
Il sogno è vita con Giuliano Ghelli. Arte a colori nel nuovo spazio permanente del Museo di San Casciano dedicato al maestro
27/02/2023
Tantissime le persone che hanno preso parte all’inaugurazione della sezione d’arte contemporanea dedicata a Giuliano Ghelli. Il sindaco Roberto Ciappi: “Dedicare a Giuliano Ghelli uno spazio permanente all’interno del Museo di San Casciano è il nostro modo per dirgli grazie”

Osserva una sua opera e ti sembrerà di volare. Non importa quale veicolo o creatura tu decida di chiamare…una busta, un pesce, una bicicletta, una barca, una freccia, un robot. Il giallo che ammanta ogni lavoro di Giuliano Ghelli è il mare sconfinato che ti porterà lontano verso mete sconosciute. E’ l’onda che ti farà esplorare mondi ‘altri’ che non fanno paura e portano con sé qualcosa di inconsapevolmente tuo, di stranamente familiare, ti farà assaporare la ricchezza della conoscenza nelle forme e nei colori della vita, ti incuriosirà e ti lascerà piacevolmente travolto dalla carezza di un sogno. Un sogno impossibile che si mette a nudo e diventa possibile, reale, costruito per accogliere tutti. Una nuova ‘casa’ pubblica per il viaggio a colori di Giuliano Ghelli. Il Museo di San Casciano in Val di Pesa ha inaugurato uno spazio espositivo interamente dedicato all’arte, vitale, leggera, visionaria, del grande maestro fiorentino. Con il taglio del nastro del sindaco Roberto Ciappi e dell’assessore alla Cultura Maura Masini, al quale hanno preso parte la direttrice del Museo Nicoletta Matteuzzi, la curatrice Giulia Barletta e Maurizio Ghelli, nipote dell’artista, in rappresentanza degli eredi, ha aperto i battenti un’intera sezione destinata all’arte contemporanea caratterizzata dalla presenza di una trentina di opere dell’artista scomparso a San Casciano nel 2014. Il nuovo allestimento propone una retrospettiva ampia e trasversale che dagli esordi, avvenuti negli anni ‘70, conduce i visitatori alla scoperta di alcuni dei più importanti capolavori, tra dipinti e sculture, punti cardine di una carriera artistica costellata di successi. Basta un cuore di terracotta, aperto e materico, per sentirsi parte dell’animo sensibile e profondo di Giuliano Ghelli. La sezione ricrea l’incanto di quella dimensione fantastica che non ha mai tenuto il maestro lontano dalla realtà, dalle colline che amava, tra i vigneti di San Pancrazio dove abitava e lavorava, con i suoi cipressi lievemente piegati dal vento, i cieli popolati da nuvole in viaggio, terre vicine e lontane, punto di decollo (o atterraggio) per astronavi misteriose e automi ironici, buste volanti e corsi d’acqua rigogliosi, attraversati da serpenti e segni tribali, forme di un linguaggio ‘felice’ che decodifica la realtà con lo sguardo positivo, ottimista, fiducioso nell’altro e nel futuro. Le opere provengono dal fondo curato dall’Archivio Giuliano Ghelli di Firenze “Dedicare a Giuliano Ghelli uno spazio permanente – commenta il sindaco Roberto Ciappi - dove poter ammirare e condividere quella che è stata la sua parabola artistica non è solo frutto di un impegno culturale, è stato il nostro modo, destinato ad imprimere un segno nel tempo, di dirgli ‘grazie’, di esprimere tutto l’affetto possibile per l’artista, il cittadino, l’uomo che ha dato tantissimo al suo territorio”. “Lo ha fatto dal punto di vista civico, rivestendo anche il ruolo di consigliere comunale, prendendo parte attiva alla vita pubblica del suo comune, lo ha fatto come artista, a contatto con le istituzioni e la comunità, coltivando relazioni con il mondo della scuola e portando avanti progetti educativi e culturali per trasmettere la gioia che cresceva nel suo cuore, quella scintilla contagiosa che illuminava l’idea di generare arte alimentata dalla vicinanza con la realtà e le emozioni autentiche”. “E’ un progetto che abbiamo realizzato – dichiara l’assessora alla Cultura Maura Masini - con il fermo obiettivo di tradurre un’importantissima eredità culturale, quella derivata dallo straordinario genio di Giuliano Ghelli, un grande amico dell’arte e di tutta la nostra comunità, in patrimonio pubblico, uno spazio per l’arte contemporanea che assicuri ai visitatori di ogni età l’opportunità di avvicinarsi e fruire il più possibile di questo importante tesoro che si lega intimamente al nostro territorio, ai segni e ai simboli che caratterizzano la sua identità paesaggistica, culturale, sociale”. “Il Museo di San Casciano – evidenza la direttrice del Museo Nicoletta Matteuzzi - sta vivendo un’importante stagione di aggiornamento, della quale il rinnovo della Sezione Arte Contemporanea con la creazione dello spazio espositivo completamente dedicato a Ghelli rappresenta una delle tappe principali. Una piccola svolta nella storia di questa istituzione, perfettamente in linea con la sua principale missione: esprimere attraverso le sue collezioni di arte e archeologia la storia del territorio chiantigiano, la sua arte, la sua comunità. Tanti i cittadini che hanno partecipato all’inaugurazione del nuovo spazio preceduto dalla presentazione nella sala conferenze “Lucia Bagni” della biblioteca comunale. E’ stata la curatrice Giulia Barletta ad illustrare la sezione e descrivere il percorso artistico esposto con una visita guidata che ha accompagnato i visitatori, a piccoli gruppi, considerata la massiccia affluenza all’evento. Il nuovo percorso d'arte contemporanea ha preso vita nel Museo sancascianese grazie all'acquisizione delle opere di Giuliano Ghelli da parte dell'amministrazione comunale, vincitrice del “PAC2021 - Piano per l’Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il Comune ha organizzato anche uno spettacolo di danza ideato e prodotto dalla ballerina Stefania Belli. Sul palcoscenico del Teatro comunale Niccolini gli artisti del Sancaballet Ensemble si sono esibiti nell’evento “Il colore dei sogni reloaded - Un viaggio nella memoria delle opere di Giuliano Ghelli”, organizzato nell'ambito delle iniziative che hanno arricchito l'apertura della sezione contemporanea e dello spazio espositivo dedicato a Giuliano Ghelli.

 
Braganti nuovo direttore generale di Estar
27/02/2023
In servizio da lunedì 27 febbraio

Prenderà servizio lunedì 27 febbraio Massimo Braganti, il nuovo direttore generale di Estar, l'ente di supporto tecnico amministrativo regionale. Braganti ha ricoperto fino ad oggi il ruolo di direttore generale della Asl di Perugia ed è stato direttore della sanità della Regione Umbria e della Asl di Udine. "E' con grande piacere che faccio gli auguri di buon lavoro al nuovo direttore di Estar - afferma il presidente Giani - di cui voglio ricordare l'importante curriculum e i numerosi ruoli ricoperti nell'ambito della sanità pubblica. Ma voglio anche sottolineare che Braganti ha già lavorato in Toscana come direttore della società della salute del Mugello, come direttore amministrativo del Meyer e che è stato alla guida di Estav Centro, ente con funzioni analoghe a quelle di Estar per l'area vasta della Toscana centrale, prima che le funzioni di acquisto per la sanità venissero centralizzate a livello regionale. Il suo incarico ad Estar è dunque per lui un ritorno a casa. Sono sicuro che, anche per questo, potrà dare il meglio in questo nuovo importante incarico". "E'con onore ed entusiasmo che mi accingo ad assolvere al ruolo di Direttore generale dell’Ente di supporto tecnico amministrativo regionale toscano e per tale motivo desidero ringraziare il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, per l’opportunità e la fiducia accordatami. L’Estar, pur in un contesto post-pandemico estremamente complesso, ha sempre svolto un ottimo lavoro, sin dalla sua costituzione, in sinergia con le Aziende sanitarie regionali. Per me si tratta di un ritorno a casa, in Toscana e a Firenze, ma è anche un ritorno alle origini in quanto 19 anni fa venni chiamato dalla Regione ad avviare il Consorzio area vasta Centro, poi trasformatosi in Estav Centro e successivamente Estar. In questo momento di difficoltà economica generale, dovuto anche alla ripresa del fenomeno inflattivo, il ruolo dell’Estar all’interno del Sistema sanitario regionale volto al soddisfacimento dei bisogni di beni e servizi alle aziende sanitarie è ancor più essenziale. Si tratta di una sfida impegnativa ma allo stesso tempo gratificante che intendo portare avanti con determinazione, forte della collaborazione di tutti".

 
Una strada intitolata a Fabrizio Coli
27/02/2023
É stato scelto un luogo vicino al pozzo dei lavatoi lo scavo che ha restituito a Montelupo la sua ceramica, grazie al lavoro del gruppo archeologico, di cui Coli era anima

Chi è Fabrizio Coli? Chiederlo a Montelupo pare quasi una domanda retorica. Sono pochi gli abitanti del luogo che non lo conoscono e che non hanno memoria di questo artista, pittore, ceramista, archeologo per passione. «La notte sognava giacimenti archeologici di ceramica di Montelupo, di giorno ripensava al sogno mentre era intento a pitturare sul suo tornietto in fabbrica e il sogno diventava una realtà nella sua mente. Dopo queste “rivelazioni” arrivava “al GAM” e ci diceva che bisognava fare un saggio, anzi una buca, nel tal posto “dreto la casa di… o nell’orto di…o nel campo a…”. In realtà spesso, nel sogno, prendeva coscienza di quanto aveva intravisto nelle sue continue osservazioni, urbane o campagnole che fossero. Aveva un occhio indagatore, riconosceva in un campo arato o nei materiali di scavo per la posa di una conduttura urbana indizi che pochi avrebbero colto: un piccolo frammento di laterizio, un’argilla stranamente colorata in verde rame, un piccolo”sasso scheggiato” rosso vinaccia o nero, per non parlare delle maioliche». Così Paolo Pinelli lo ricorda in un articolo scritto per il blog del Museo Montelupo (http://www.museomontelupo.it/2020/06/05/ritratti-a-memoria-fabrizio-coli/). A lui si devono molti dei ritrovamenti della ceramica di Montelupo, oggi esposti nel Museo. Nato a Pulica nel 1948, era tra i volontari archeologi che nel marzo 1973 con lo scavo del Pozzo dei Lavatoi, quattro anni prima della nascita del Gruppo Archeologico di Montelupo, di cui poi fu fondatore; dette avvio alla riscoperta della storia della ceramica di Montelupo Fiorentino. Fino ad allora si attribuiva alle fabbriche di Montelupo una storia più recente e una subordinazione rispetto ad altri centri di produzione come Cafaggiolo, Faenza, Deruta. I reperti trovati nel pozzo e poi in molti altri siti hanno invece documentato la grandissima produzione che dal primo rinascimento in poi caratterizzò la nostra cittadina, riscrivendo la storia e la provenienza, grazie anche alle pubblicazioni scientifiche di Fausto Berti, di molti manufatti presenti nei musei di tutto il mondo. La stessa costruzione del Museo della Ceramica di Montelupo, collezione basata quasi interamente su reperti di scavo, e quindi di scarti di fornace, la si deve in buona parte all’operato di Fabrizio Coli. Di lui si ricorda la passione, l’etica, la capacità di stimolo e di aggregazione del volontariato archeologico finalizzato alla valorizzazione della storia artistico produttiva della ceramica di Montelupo Fiorentino. È morto nel nel 2007 e riposa nel cimitero di Pulica La giunta ha scelto di intitolargli una salita pedonale tra le abitazioni più in alto nello storico borgo di Montelupo e la prima cerchia di mura che attornia il Castello e la prioria di San Lorenzo. La scelta è ricaduta su questa zona in primo luogo perché si trova a pochi passi dal Pozzo dei Lavatoi e in sedondo luogo in relazione al fatto che quel tratto acquisterà a breve una grande importanza a seguito di un intervento di valorizzazione insieme ad un tratto delle mura e del belvedere del Castello. La decisione della giunta è stata presa anche in considerazione della mozione del Consiglio Comunale approvata all’unanimità e proposta dalla consigliera Maddalena Pilastri nella quale si impegna la giunta a intitolare i luoghi del territorio a figure importanti della storia della ceramica di Montelupo. «Chi sa se Montelupo sarebbe la città della ceramica apprezzata e conosciuta anche fuori dai confini nazionali senza Fabrizio Coli, grande trascinatore del Gruppo Archeologico di Montelupo? La sua opera per Montelupo è stata meritoria, la sua passione ci ha restituito la nostra storia, poi documentata e scientificamente descritta nelle pubblicazioni di Fausto Berti. Il luogo scelto per l’intitolazione è significativo proprio per la vicinanza al Pozzo dei Lavatoi e perché si colloca nella parte storica di Montelupo, presto oggetto di riqualificazione. Ci sembra importante tracciare la storia della nostra città con al toponomastica, con una particolare attenzione alla nostra tradizione ceramica», afferma il sindaco Paolo Masetti.

 
Montemurlo. Rsa Cicignano, dal 1 marzo subentra nella gestione il Consorzio Blu
27/02/2023
A seguito della gara Usl, arriva un nuovo gestore per la residenza sanitaria assistita sulla collina montemurlese: garantiti i posti di lavoro e i livelli di assistenza per gli ospiti della struttura. Il nuovo gestore punta subito sulla formazione del personale. Il sindaco Calamai:« Vigileremo affinché tutto funzioni per il meglio»

L' Rsa di Cicignano cambia gestore. Dal prossimo 1 marzo, a seguito della gara Usl, la gestione dell'Rsa di Cicignano passa al Consorzio Blu, una realtà qualificata per i servizi socio-sanitari che opera nell'Italia centro settentrionale e che ha la sede legale a Faenza (sede operativa a Bologna). Stamani, 24 febbraio, il sindaco Simone Calamai ha voluto incontrare la presidente del Consorzio, Katia Ceccarelli e parte del consiglio direttivo per accertarsi in prima persona del mantenimento dei posti di lavoro e del livello dei servizi a tutela degli ospiti della struttura. «Una nuova gestione che deve garantire la massima qualità e attenzione nei servizi di cura degli ospiti, vista la loro situazione di fragilità. - sottolinea il sindaco Simone Calamai - Vigileremo, rispetto al nuovo gestore, affinché tutto funzioni per il meglio sia nei confronti dei pazienti che dei lavoratori della struttura, che devono essere garantiti nei loro diritti. Si tratta di un passaggio importante che, auspico, porti a Montemurlo servizi socio-sanitari ancora migliori a tutela delle persone più bisognose di assistenza e di cura e delle loro famiglie». Il primo aspetto positivo da sottolineare della nuova gestione dell'Rsa è l'applicazione della clausola sociale con il mantenimento dei 30 posti di lavoro, comprese le figure di coordinamento. A questo proposito ieri, 23 febbraio, il nuovo gestore ha già siglato un accordo con le principali sigle di rappresentanza sindacale e sono state fatte tutte le assunzioni in continuità con la precedente gestione, pre-requisito fondamentale del percorso di gara per l'affidamento. Il consorzio Blu darà una nuova organizzazione alla struttura, puntando molto sulla formazione del personale dipendente e mantenendo il livello dei servizi di assistenza per i 40 ospiti dell'Rsa più le dieci persone che frequentano solo il centro diurno. «È una grande soddisfazione per il Consorzio Blu poter avviare la gestione dell'Rsa di Cicignano- sottolinea la presidente del Consorzio Katia Ceccarelli - Speriamo, attraverso la nostra esperienza e progettualità, di dare il meglio. Garantiremo la continuità occupazionale e puntiamo ad una riorganizzazione del servizio in maniera migliorativa per ospiti e personale dipendente». Il Consorzio Blu si occupa di cura e assistenza alla persona, segue la gestione di Rsa, servizi educativi scolastici, centri diurni per disabili e assistenza domiciliare ed è già presente in varie zone della Toscana. All'incontro era presente anche l'assessore alle politiche sociali del Comune di Montemurlo, Alberto Fanti che ha sottolineato che:«saranno mantenute tutte le attività di animazione e di collaborazione tra l'Rsa e le realtà associative del territorio. Fin dalla sua apertura l'Rsa di Cicignano è stata una struttura aperta al territorio con varie iniziative di socialità e promozione culturale che non si sono mai fermate del tutto neppure nel periodo della pandemia». Nella foto il sindaco Calamai con la presidente del Consorzio Blu, Katia Ceccarelli e altri componenti della struttura direttiva e la dottoressa Maggini della Usl.

 
Empoli. La porzione della biblioteca Fucini restaurata ha riaperto le porte. La sindaca Barnini: "Restituiamo questi spazi alla socialità della nostra città"
25/02/2023
Inaugurato l'edificio che affaccia su via Cavour, dopo gli interventi di restauro e consolidamento. Un'opera da circa 3 milioni di euro fra lavori e servizi

EMPOLI - Ha riaperto le porte nella mattinata di oggi, sabato 25 febbraio 2023, la porzione della biblioteca comunale Renato Fucini che affaccia su via Cavour e via Leonardo da Vinci. La struttura è stata oggetto di opere di consolidamento e restauro. Il cantiere ha richiesto complessivamente un investimento da circa 3 milioni di euro fra opere e servizi con un finanziamento di 720mila dalla Regione Toscana per quanto concerne i lavori di consolidamento e restauro. Al taglio del nastro, al quale sono seguiti la benedizione da parte del proposto di Empoli, don Guido Engels, i saluti istituzionali e la Lectio Magistralis del professor Mauro Guerrini (Università degli studi di Firenze) su "Il valore della biblioteca in una società democratica", sono intervenuti oltre alla sindaca di Empoli, Brenda Barnini, al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a rappresentanti della giunta e del Consiglio comunale, al direttore Carlo Ghilli, ad autorità civili, religiose e militari, tanti cittadini di ogni età desiderosi di festeggiare una tappa importante della vita di comunità. "Ci tengo a partire dai ringraziamenti, ne ho tantissimi, e vanno a tutti coloro che hanno in maniera differente e complementare hanno lavorato a questo cantiere e a questo progetto - ha sottolineato la sindaca Barnini - Osservare i volti di chi oggi è entrato nella Sala maggiore e nella Sala Tassinari mi ha permesso di leggere emozioni autentiche, profonde. Ho l'onore di poter parlare in rappresentanza della nostra città ma sono un piccolissimo tassello dell'infinito numero di persone che sono state impegnate per arrivare a questa inaugurazione. Questo luogo ospita biblioteca fino dal 1833. Dopo la chiusura del 2012, ci siamo messi al lavoro per progettare il futuro della biblioteca e finalmente nel 2018, messe insieme risorse provenienti anche dalla Regione, abbiamo avviato i lavori. Per anni è sembrato un cantiere infinito, ci sono stati imprevisti come il ritrovamento di parti delle mura storiche della città. Novità anche belle che però hanno fatto allungare i tempi di chiusura. Oggi restituiamo questi spazi alla socialità della nostra città: questo è un luogo dove tutte le generazioni di empolesi si sono susseguite nel viverlo, dove tutti noi abbiamo trovato un punto di incontro e di ritrovo. E' un luogo speciale, dove tutti possono accedere gratuitamente a una mole immensa di cultura, che ha visto cambiare la nostra comunità e il significato stesso del libro. Eppure il libro è ancora qui e rappresenta uno dei supporti più importanti per trasmettere e consolidare una cultura. Fare a meno di questi spazi per dieci anni è stato faticoso. Eppure nonostante tutto la biblioteca è cresciuta come punto di riferimento per i cittadini e qui sta la cosa straordinaria che i bibliotecari sono riusciti a fare. E attorno a questo è cresciuta la nostra città ed è cambiata la visione di città che abbiamo, con la cultura al centro. E lì rientra anche il raddoppio della biblioteca: l'ex convitto infermieri in piazza del Popolo, terminato il recupero, sarà Palazzo Leggenda, una biblioteca per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni, tre piani dove leggere, sperimentare, incontrarsi. Se raccontiamo alle nuove generazioni l'importanza di accedere alal cutlura e di farlo insieme stiamo facendo qualcosa di grande. E noi vogliamo investirci. Investire in questa direzione significa anche guardare alla realizzazione del teatro Il Ferruccio e alla riqualificazione di piazza Guerra. Tutto rientra nella visione di città che ci appartiene. La bellezza della giornata di oggi sta anche nell'iscrivere questa giornata in una strategia più grande per la città e la comunità". La biblioteca comunale è di fatto un luogo di cultura, ma ancor prima un luogo di socialità e incontro, come sottolineato dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il quale ha evidenziato come "questa biblioteca ha il cuore di una Empoli della cultura, ha il cuore della comunità e con i suoi 210mila libri è una realtà importante per tutta la Toscana. Grazie all'amministrazione e a chi ha lavorato a questo progetto di restauro, anche perché la biblioteca comunale di Empoli è anche omaggio a Fucini, straordinario scrittore che ha fatto la storia della nostra regione: lo riporta nella sua città a dare significato a una biblioteca dove è possibile trovare libri di grande pregio, come i volumi trecenteschi e quattrocenteschi, ancora scritti a mano". "Per chi come me e i miei colleghi ha avuto la fortuna di essere il custode del “granaio" di Empoli, come Margherita Yourcenar descrive le biblioteca in memorie di Adriano, per oltre 20 anni oggi è un giorno emozionante, sicuramente commovente - spiega il direttore della biblioteca Fucini, Carlo Ghilli - Nel 2012 la parte della biblioteca che oggi si riapre fu chiusa per problemi strutturali e con Eleonora Caponi, allora assessore alla cultura, con Carlo Pasquinucci vice-sindaco e con Riccardo Gambini, dirigente del settore, lavorammo assiduamente per recuperare un finanziamento regionale che consentisse di dare il via ai lavori. Ricordo ancora che provai una certa emozione quando vidi e fotografai dalla finestra del mio ufficio la prima 'ruspetta' che entrava nell’edificio. Questo di oggi, per un 'custode del granaio' è un punto di arrivo anni fa impensabile. Voglio ringraziare Giulia Terreni e l’amministrazione, la dirigente del settore Sandra Bertini e i colleghi dell’ufficio Tecnico, a partire dalla dirigente Roberta Scardigli, ma soprattutto Brenda Barnini per avermi concesso di vedere la biblioteca ricostruita e riaperta al pubblico. E voglio ringraziare tutti i cittadini che ogni giorno affollano le sale della biblioteca e tutte le associazioni che collaborano con noi in vari momenti, i miei colleghi e tutti i bibliotecari, gli stagisti, i tirocinanti che lavorano e hanno lavorato per questa biblioteca e che ne costituiscono l’anima. E il mio grazie va a tutti coloro che hanno permesso di arrivare a questa giornata e a questo traguardo". Spazio quindi alla Lectio Magistralis del professor Guerrini che in apertura ha sottolineato di sentirsi "onorato di questo invito da parte della sindaca e della giunta. Sono emozionato: ho inaugurato tante biblioteche ma parlare della propria città è sempre commovente. Raramente ho visto una partecipazione così sentita e intesa e un'amministrazione così convinta del ruolo strategico di presidio della democrazia che hanno le biblioteche pubbliche". INTERVENTO - Complessivamente ha interessato 1200 metri quadrati posti al piano terra e al primo piano dell’attuale stabile di via Cavour. E ha restituito alla struttura il suo ingresso originale, quello principale, da via Cavour 36, al termine di un percorso di opere che ha dovuto fare i conti anche con una pausa forzata imposta dalla pandemia Covid. Fra gli 'imprevisti' capitati nel corso del cantiere avviato a metà ottobre 2018, a cura della Cooperativa Archeologia di Firenze, il ritrovamento di una bomba inesplosa che a suo tempo ha richiesto l’intervento degli artificieri, l’immediata sospensione dei lavori e, per consentirne la ripresa, la successiva bonifica bellica sia nei locali interni che in alcune aree esterne. Durante gli scavi, è inoltre emerso un tratto delle vecchie mura di cinta della città, sotto il pavimento del piano terra mentre nella Sala Maggiore sono stati eseguiti saggi sul solaio sotto pavimento che hanno fatto emergere un sistema di voltine di alleggerimento in pianelle appoggiate sulle volte principali, corrispondenti ai soffitti delle stanze al piano terra. Secondo le condizioni contenute nel parere della Soprintendenza è stato deciso di preservare ciò che è stato rinvenuto: per questo sono state lasciate a vista due porzioni di mura urbane nella zona di ingresso alla biblioteca ed è stato mantenuto in opera il sistema di voltine al piano primo. Si tratta di vicende che inevitabilmente hanno fatto aumentare i costi dei lavori e i tempi di esecuzione per il recupero dell'edificio chiuso al pubblico nel 2012. Il progetto ha permesso consolidamento e restauro del vecchio edificio su via Cavour, oggetto prima del consolidamento sismico, poi del restauro architettonico. Fra le opere principali eseguite, ci sono quelle impiantistiche, il recupero completo di tutti gli infissi esterni, il consolidamento dei solai a volta del primo piano, la demolizione dei solai del mezzanino e la sostituzione del solaio di calpestio della sala Tassinari. Al piano terra, sono stati ridistribuiti gli spazi della zona utilizzata come deposito libri, con la realizzazione anche di nuovi servizi igienici. Gli altri uffici, la sala maggiore e la sala Tassinari sono stati consolidati e restaurati. In Sala Tassinari è stato eseguito inoltre uno specifico restauro delle scaffalature in legno, risalenti alla fine dell’800 e coperte dal vincolo della Soprintendenza, con un investimento di circa 230mila euro. Si è fra l'altro provveduto al recupero delle facciate: in particolare, quella che affaccia su via Da Vinci ha riacquistato l'immagine che la contraddistingueva dal 1925, tale fino alla fine degli anni Sessanta. Un'azione quindi che ha restituito pregio estetico all'edificio ma che lo ha reso anche più efficiente dal punto di vista energetico. SPAZI ESTERNI - Il giardino di fronte alla ‘Fucini’ è stato riqualificato e riorganizzato, anche dal punto di vista impiantistico, per dare vita a uno spazio aperto fruibile dagli utenti della biblioteca e dai cittadini, che potrà accogliere attività didattica e di studio, eventi culturali in relazione con quelli all'interno dell'edificio. Lo spazio è caratterizzato da un'alternanza di parti a verde e parti pavimentate in pietra e calcestruzzo architettonico, in sostituzione di quelle degradate. Sono stati sostituiti anche i muretti di contenimento in mattoni e abbattute le principali barriere architettoniche, rendendo l'area e l'ingresso alla biblioteca accessibile e inclusivo. Sul lato via da Vinci è previsto inoltre il recupero della corte della 'Fucini', opera che si inserisce e chiude il grande intervento di rigenerazione urbana che, dal 2016, ha cambiato volto al centro storico della città: la corte entrerà a far parte degli spazi aperti che attraversano e collegano i tre complessi architettonici ex SerT in piazza 24 Luglio, ex Ospedale San Giuseppe ed ex convento degli Agostiniani che, recuperati e messi in comunicazione fra loro, rappresentano un forte catalizzatore per la rigenerazione di questa porzione di centro storico. L'obiettivo è recuperare questo spazio di accesso secondario alla biblioteca, renderlo accessibile tramite l’abbattimento delle barriere architettoniche e vivibile con inserimento di spazi a verde ed elementi di arredo. Per questo sarà demolito il muro esistente su via Da Vinci, saranno rimossi cancello e ringhiera e saranno realizzate fra l'altro una nuova pavimentazione e aree a verde, con un nuovo impianto per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche, impianti di illuminazione e di irrigazione. SERVIZI - Con la riapertura dell’ala restaurata della biblioteca, l’impianto logistico dell’intero servizio avrà un nuovo assetto che interesserà progressivamente la distribuzione di spazi e attività. Un processo che si concluderà con il trasferimento di tutti i servizi per bambini e ragazzi nella futura sede della Sezione Ragazzi in corso di realizzazione nell’ex convitto infermieri di piazza del Popolo, anch'esso oggetto di un importantissimo intervento di recupero. Dopo l'inaugurazione, la dislocazione della collezione libraria seguirà un nuovo ordine di collocazione: la sala Maggiore sarà il nucleo della collezione di italianistica, ospiterà tutte le opere principali di letteratura italiana, dalle origini ai giorni nostri. La biblioteca empolese, grazie all'acquisizione di nuove opere avvenuta nel corso del 2021, è punto di riferimento per l’Empolese Valdelsa per questa tipologia di opere. La restante collezione si snoderà secondo itinerari sintetici, con la sezione “Tutti i giorni”, dedicata ai libri di uso quotidiano, dalle ricette di cucina ai manuali del fai da te. ACCESSIBILITA' - Restando in tema di novità, una riguarderà l’impiego della saletta adiacente alla mediateca come sala riunione e come spazio insonorizzato per persone non udenti. La mediateca sarà utilizzata esclusivamente per corsi di formazione e come spazio attrezzato per persone con disabilità e svantaggi: sarà dotata di stampante braille e tastiera braille, di ingranditori per ipovedenti, di anelli magnetoelettrici per non udenti e di schermi con informazioni in Lingua italiana dei segni. Non solo. La 'Fucini' sarà dotata di segnaletica accessibile in Comunicazione aumentativa e alternativa, per agevolare l’accesso ai servizi per le persone con svantaggi cognitivi e di lettura. ESPOSIZIONI PERMANENTI – La sala Maggiore, dotata di due grandi schermi a led ad alta definizione, sarà sede permanente di mostre fotografiche e di grafica: saranno 'proiettate' immagini di fotografi, gruppi fotografici, singole associazioni che, di mese in mese, saranno selezionate. Un'azione che renderà la biblioteca comunale un luogo di cultura a trecentosessanta gradi, uno spazio di incontro con gli altri e con l'arte. ACCESSO SALA MAGGIORE - Per accedere alla nuova Sala Maggiore è necessario prenotare su https://affluences.com/ oppure direttamente dall’app Affluences. Gli orari di prenotazione prevedono la possibilità di prenotare la propria postazione in fascia mattutina e/o pomeridiana: per quanto riguarda la nuova Sala Maggiore, dal lunedì al venerdì si può prenotare il posto a partire dalle 9 e/o a partire dalle 14, il sabato dalle 9 e/o dalle 16. È necessario comunicare l’eventuale impossibilità di usufruire della prenotazione prima dell'inizio della sessione alla quale non sia possibile essere presente, altrimenti ci sarà per l'utente l’esclusione dal servizio per quindici giorni lavorativi. È raccomandata la massima puntualità. Ogni utente può prenotare fino a 24 ore settimanali, è consentito un ritardo massimo di 30 minuti prima che la prenotazione si cancelli. In Sala Maggiore, gli utenti che prenoteranno in orario 9-13 potranno rimanere fino alle 14, mentre coloro che sceglieranno l’orario 14-19 potranno trattenersi fino alle 19.50.

 
A Lastra a Signa arriva la nuova “Tariffa Corrispettiva”
24/02/2023
Al via l’informativa ai cittadini; dal 1° marzo sportello al pubblico straordinario

La Tariffa Corrispettiva entra in vigore anche nel comune di Lastra a Signa, ed Alia Servizi Ambientali SpA, al fine di informare i cittadini ed agevolare il passaggio al nuovo sistema, sta “contattando” gli utenti ed organizzando aperture straordinarie degli sportelli al pubblico. Dal prossimo 1° marzo, infatti, il Punto Alia presso la sede Comunale, in via Cadorna (Punto Amico), sarà aperto al pubblico, ogni mercoledì e sabato al mattino (in orario 08.30-13.00) ed ogni giovedì nel pomeriggio (in orario 13.30-18.30). Il nuovo sistema tariffario, che premia gli utenti maggiormente virtuosi nella separazione dei rifiuti, si basa sul rapporto tra le varie tipologie di conferimento, ed è composto da una quota fissa, collegata alla superficie dell’immobile, e da una parte variabile basata sulla misurazione di tutti i conferimenti dei rifiuti. Ricordando che il conferimento delle frazioni differenziate (organico, carta e cartone e imballaggi) è gratuito e senza limiti, si informa che la rilevazione è utile solo per stabilire l’accesso a eventuali premialità in fattura. Il conferimento del residuo non differenziabile resta a cassonetto stradale che sarà dotato di una nuova tecnologia, che permette la rilevazione dei conferimenti. La raccolta del vetro rimane ad accesso libero e campana stradale; il calendario delle raccolte a domicilio non subisce variazioni. Si informa che per attivare il sistema è necessario dotarsi dei nuovi dispositivi adesivi di lettura (TAG), sacchi con TAG e della chiavetta digitale A-pass, entro il prossimo 30 aprile, data in cui è prevista la messa a terra dei cassonetti digitali con la nuova elettronica di accesso. Si invitano le utenze domestiche a richiedere la consegna a domicilio delle attrezzature con un sistema gratuito, comodo e veloce, attraverso la prenotazione nell’Area Clienti, Aliapp, scaricabile da Google Play e App Store, o dal portale www.aliaserviziambientali.it. E’ possibile, inoltre, ritirare i kit recandosi al Punto Alia di Lastra a Signa, oppure all’InfoPoint di Firenze, in via Bibbiena 35, ed allo sportello dedicato di Empoli (aperto fino al 12 marzo in via L Giuntini 40) e dal 13 marzo attivo presso l’Ecocentro di Alia, in Via del Castelluccio. Le utenze non domestiche, oltre a recarsi agli sportelli, potranno contattare il call center dell’azienda per l'invio a domicilio - digitando l’interno dedicato alla tariffa corrispettiva - attivo dal lunedì al venerdì (dalle 8.30 alle 19.30) ed il sabato (8,30 – 14.30) ai numeri 800 888 333 (da rete fissa, gratuito) o 199 105 105 (da rete mobile, a pagamento, secondo i piani tariffari del proprio gestore), 0571.196 93 33 (da rete fissa e da rete mobile).

 
Publiacqua. I cammini dell'acqua 2022-2023. Ecco i nuovi cammini sostenuti con il bando ambiente 2022
24/02/2023
Sono diciassette ed ampliano l'offerta legata alla valorizzazione del territorio ed alla mobilità dolce e sostenibile

Diciassette nuovi cammini dell’acqua. Diciassette progetti presentati da undici soggetti mirati a valorizzare il territorio ed un approccio sostenibile alle risorse e bellezze naturali. Sono quelli che Publiacqua sosterrà attraverso il secondo Bando “I Cammini dell’Acqua”. Dopo il successo del primo bando Ambiente (con cui Publiacqua aveva sostenuto 15 progetti presentati da 9 soggetti per un impegno economico di oltre 77 mila euro totale a copertura di un costo complessivo dei progetti di oltre 172 mila euro) oggi sono pubblici gli assegnatari della seconda edizione del bando, rivolto anche questa volta a sostegno alle iniziative di valorizzazione e tutela ambientale. Undici i progetti sostenuti in questa edizione 2022 con 88.225 euro, a copertura di un costo complessivo dei progetti di quasi 187 mila euro. Un Bando che ha mantenuto il suo titolo evocativo, “I cammini dell’acqua”, proprio perché fortemente rappresentativo di quelli che sono i contenuti del bando medesimo che il gestore del servizio idrico mette a disposizione di Comuni, Enti locali, Associazioni ecc. che mettono in campo progetti per la valorizzazione e protezione del patrimonio ambientale nella direzione di mobilità dolce e sostenibile. Oggi sono quindi 32 i cammini a disposizione di escursionisti e cittadini che desiderano scoprire o riscoprire il loro territorio. Trentadue cammini raccolti e descritti sul sito camminidellacqua.it I PROGETTI 2022 - 2023 1) “Le sorgenti di Vernio e le cascate del Carigiola” (Ass. Fondiaria Bosco dei Bardi) – a) il primo intervento previsto riguarda la riqualificazione di 12 Km di sentieri che si snodano attorno alle numerose sorgenti presenti sul territorio (Fonte al Romito, Nespolo, Fonte Vascona e Fonte al Canale, Fonte della Balena, sorgente sulfurea di Mercatale; b) il secondo intervento prevede il ripristino di circa 7 km di percorso ad anello a cavallo tra i Comuni di Cantagallo e Vernio ricca di area forestale, torrentizia, sorgenti e canyon; 2) “I Cammini di Scali” (Pro Loco Fognano – Montale) – sono quattro gli interventi previsti sul territorio che attraversa l’area di Fognano e che hanno come partenza Scali (area golenale vicina al torrente Agna che sarà ripulita e attrezzata). Ecco gli interventi previsti: a) Cammino della Bollana – sentiero di 11 Km con altimetria che passa da 250 a 790 metri s.l.m.; b) Cammino da Scali a Tobbiana – ripristino di un cammino conosciuto da pochissimi e cha da Scali porta a Tobbiana; c) Cammino da Scali a Montemurlo – il cammino da Scali va a Fognano per entrare poi nel Comune di Montemurlo e rientrare poi, attraverso un ponte pedonale, sul territorio di Montale; d) Cammino da Montale a Scali – percorso tra vigneti e fabbricati rurali con le gemme della Fattoria Colle Alberto e Villa Colle Alberto; 3) “Si va per antichi sentieri alla scoperta delle sorgenti del territorio: sorgenti note o andate perdute” (Campeda Futura) – il progetto prevede recupero e salvaguardia degli antichi sentieri e/o mulattiere d’altura lungo il fiume Reno che collegano le località di Setteponti, Frassignoni, Lagacci, Posola, Campeda, Pavana fino a Ponte della Venturina dove il fiume lascia definitivamente la Toscana. L'intero percorso oggi è contrassegnato dal C.A.I. col n.169. 4) “Cammino delle acque nel Parco Letterario Policarpo Petrocchi” (Associazione Castel di Cireglio) – è previsto il recupero di tre fonti storiche e sei manufatti della Linea Gotica. Oltre a ciò sono due i cammini che saranno oggetto di ripristino e manutenzione: a) sentiero che parte da Castel di Cireglio e collega Le Piastre, la Madonnina dei Campacci, Le Fontanelle, per ritornare infine al paese di Castello; b) ripristino del primo tratto della antica strada “Unde veniunt Carfagnini” (che collegava Pistoia a Prunetta ed alla Garfagnana) che collega la loc. Fontanelle con la loc. Punta della bassa; 5) “Un percorso di Terapia Forestale nella valle del torrente Carzola” (CAI Sez. di Sesto Fiorentino) – il progetto prevede la realizzazione di un percorso terapico-forestale da realizzarsi nell’area dell’alta valle del torrente Carzola. L’area ha una lunghezza di circa 5 Km ed è posta su Monte Morello, in località Cappella di Ceppeto. È previsto il tracciamento di nuova sentieristica ad hoc; 6) “Il cammino delle acque” (Pro Loco Alta Valle del Reno) – Progettazione e realizzazione di un percorso ad anello di circa 10 km avente come punto di partenza e di arrivo la Fontana Campari. Il percorso comprende due fontane storiche e dodici sorgenti ed è prevista la realizzazione anche di anelli più brevi; 7) “Acqua e costruzione del paesaggio a Carmignano, (Sec. XIX) Infrastrutture idrauliche e percorsi turistico-culturali” (Comune di Carmignano) – il progetto va in continuità con quello sostenuto dal Bando 2021 e prevede la realizzazione di un percorso escursionistico attrezzato, sviluppato sul tracciato del primo acquedotto pubblico di Carmignano (realizzato a fine ‘800) che, partendo dalla sua principale sorgente, giunga alla Chiesa dei Santi Michele e Francesco, passando in prossimità della grande cisterna ipogea che un tempo alimentava le fontane del paese; 8) “Gli anelli della Pesa” (Pro Loco San Vincenzo A Torri Colline Scandiccesi) – il progetto prevede la realizzazione di due percorsi ad anello nella Valle del Torrente Pesa (suddivisibili in altri due anelli minori), con partenza e arrivo a San Vincenzo a Torri o a Cerbaia, che permetteranno di offrire opportunità per escursioni a fini didattici da parte delle scuole del territorio nonché nuove e interessanti opportunità di conoscenza del territorio per tutti i cittadini dell'area fiorentina; 9) “Un sentiero nella valle del Terzolle tra acquedotti romani e mulini medievali” (Cooperativa Sociale La Fonte Sesto Fiorentino) – il progetto prevede la realizzazione di un percorso di circa 11 km sulle colline al di sopra di Careggi lungo il torrente Terzolle e i suoi numerosi piccoli e piccolissimi affluenti, collegando fonti, lavatoi e sorgenti; 10) “Torrente Bagnolo: alla scoperta del ciclo dell’acqua” (Comune di Montemurlo) – Si prevede la realizzazione di un percorso ad anello che, lungo il torrente Bagnolo (affluente del torrente Ombrone a Caserana), consenta di ripercorrere il ciclo dell’acqua. Il percorso avrà una lunghezza totale di 7.1 km (di cui solo 1,5 km in territorio urbanizzato), un dislivello di 275 mt ed una durata di percorrenza prevista di 2,5 ore. Il punto di partenza e di arrivo sarà collocato presso il fontanello di alta qualità di Piazza Bini a Bagnolo; 11) “L'acqua è vita, una stazione sensoriale tra natura e Torrente Marinella di Legri” (Comune di Calenzano) – il progetto è finalizzato a valorizzare il torrente Marinella di Legri, il torrente Marina ed il torrente Marinella di Travalle. Tutto questo attraverso l’attivazione di “stazioni sensoriali” e aree attrezzate. IL SITO DEDICATO Per sostenere e promuovere i progetti sostenuti attraverso il Bando Ambiente Publiacqua ha sviluppato e messo online un sito dedicato. Un contenitore virtuale dove sono raccolti i cammini nati o sviluppatisi grazie al sostegno di Publiacqua ma anche quelli che i lettori/fruitori del sito medesimo vorranno segnalare agli altri appassionati di trekking e passeggiate alla scoperta delle bellezze del nostro territorio, ed in particolare di quelle legate a doppio filo al mondo dell’acqua. Semplice l’indirizzo a cui trovare il nuovo sito: www.camminidellacqua.it

 
Bagno a Ripoli - Pnrr, 650mila euro in arrivo per la nuova mensa della scuola Marconi
27/02/2023
Tesoretto in arrivo per il Comune che potrà così realizzare un nuovo edificio interamente dedicato al pranzo degli alunni, liberando spazi per attività didattiche e laboratori. Affidamento dei lavori entro fine agosto

Altro tesoretto in arrivo a Bagno a Ripoli grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Stavolta si tratta di oltre 650mila euro, necessari per realizzare un nuovo edificio-mensa per la scuola primaria “Marconi” di Grassina. Grazie alla nuova struttura sarà possibile avere più spazio a disposizione per cucina, sale di refezione e relativi servizi sia per il personale addetto alla refezione che per gli alunni. Il nuovo edificio sarà collegato al corpo principale della scuola tramite un percorso protetto e coperto da una pensilina. Obiettivo è creare un nuovo ambiente più confortevole e funzionale per gli operatori della mensa e per tutta la comunità scolastica, liberando spazi per l’attività didattica e i laboratori. Il nuovo edificio sarà sostenibile e realizzato secondo i criteri della moderna edilizia, per garantire un basso carico termico d’estate ed una minor spesa energetica d’inverno. Saranno impiegati materiali rinnovabili, anche per minimizzare i costi di manutenzione e di gestione. Obiettivo è affidare i lavori entro il 31 di agosto. “Un nuovo bando Pnrr vinto grazie al lavoro di progettazione del nostro Comune – commenta l’assessore alla scuola e al Pnrr Francesco Pignotti -. La conferma del lavoro che stiamo facendo specialmente per la scuola e e l’educazione. Dobbiamo chiudere velocemente la progettazione. Ma nonostante ciò abbiamo già aperto un percorso di condivisione con la scuola e con Siaf, la società di refezione, per realizzare un progetto in grado di rispondere in pieno alle necessità di ragazzi, insegnanti e personale in servizio”. ***

 
Vicchio si prepara alla mobilità elettrica con 5 colonnine di ricarica
27/02/2023
A2A ne installerà 4 in tre zone del comune

Vicchio avrà 5 colonnine di ricarica per auto elettriche. Una è dal 2021 in funzione in piazza della Vittoria, 4 le installerà la società A2A E-Mobility. All’avviso pubblico emesso dal Comune hanno partecipato 8 società di servizi energetici, tra cui big nazionali, e la proposta presentata da A2A ha riportato il punteggio più alto sulla base di criteri stabiliti, prevedendo 4 infrastrutture di ricarica d veicoli elettrici dislocate in tre postazioni nel territorio comunale. Nello specifico, 2 colonnine saranno posizionate in piazza Puccini, 1 in via della Resistenza e 1 in largo don Corsinovi. L’Amministrazione comunale ritiene strategica la diffusione di un sistema di mobilità sostenibile, cioè a basso impatto ambientale ed energetico, con l’obiettivo di una progressiva riduzione di consumo di carburanti da fonti fossili e l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico e acustico. Anche questa scelta s’inquadra in una più ampia strategia ‘green’ che adotta e incentiva tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza energetica e fornire servizi al cittadino con una maggior vivibilità degli spazi pubblici e nel rispetto dell’ambiente. “L’azione green continua - sottolinea il sindaco Filippo Carlà Campa con l’assessore alla Transizione energetica Franco Vichi -. La mobilità elettrica sarà la mobilità del futuro prossimo e ci stiamo quindi preparando. Aumentiamo infatti da 1 a 5 le colonnine di ricarica cosi da implementare il servizio ai cittadini. A quella già presente se ne affiancheranno prossimamente altre 4 in tre punti del capoluogo, con l’investimento di A2A che ne effettuerà la gestione”. La tariffa di vendita dell’energia sarà determinata dal concessionario, secondo la normativa vigente.

 


a cura di: Città Metropolitana di Firenze - Direzione Urp, E-Government
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