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Notizie

Newsletter di Met
Newsletter n°70/ 2023
'Verso il cashless. Il caso Firenze' alla Camera di Commercio lunedì 20 marzo
19/03/2023
Incontro alle ore 12 nell'auditorium (Piazza dei Giudici 3) con il Sindaco metropolitano Dario Nardella, il presidente Leonardo Bassilichi e Stefano Barrese (Intesa Sanpaolo)

Lunedì 20 marzo 2023, alle ore 12, nell'Auditorium della Camera di commercio di Firenze, in Piazza dei Giudici 3, incontro su 'Verso il cashless. Il caso Firenze' per prendere in esame il supporto a commercianti e imprese per i pagamenti digitali. Intervengono Leonardo Bassilichi, presidente Camera di commercio di Firenze, Dario Nardella, sindaco Città metropolitana e Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.

 
Consiglio della Città Metropolitana di Firenze mercoledì 22 marzo
19/03/2023
Alle ore 9.30, nella Sala Quattro Stagioni di Palazzo Medici Riccardi. Il programma dei lavori

La Vice Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Brenda Barnini ha convocato il Consiglio Metropolitano mercoledì 22 marzo 2023, alle ore 9.30, presso la Sala Quattro Stagioni di Palazzo Medici Riccardi, a Firenze, in via Cavour. '''In allegato''' il programma dei lavori.

 
Giornata internazionale della Felicità, il Meyer Center for Health and Happiness presenta uno studio sulla felicità condotto su 1700 studenti
20/03/2023
In occasione della Giornata Internazionale della Felicità, vengono presentati i risultati dello studio sulla felicità degli adolescenti realizzato dal Meyer Center for Health and Happiness insieme all’Università di Firenze, in un evento organizzato presso il Meyer Health Campus che vede coinvolti oltre 200 ragazzi e ragazze, dei 1700 che hanno partecipato allo studio

In occasione della Giornata Internazionale della Felicità, vengono presentati i risultati dello studio sulla felicità degli adolescenti realizzato dal Meyer Center for Health and Happiness insieme all’Università di Firenze, in un evento organizzato presso il Meyer Health Campus che vede coinvolti oltre 200 ragazzi e ragazze, dei 1700 che hanno partecipato allo studio. È un appuntamento per incontrarsi e celebrare la ricorrenza, ma soprattutto per condividere e discutere quanto è emerso dallo studio con coloro che ne sono stati protagonisti. Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Quali sono le condizioni e i comportamenti che li caratterizzano quando sono più felici? Ma alla fine è possibile misurare la felicità degli adolescenti? Queste sono le domande a cui lo studio ha cercato di rispondere, grazie all’integrazione di analisi fattoriali psicometriche, svolte su scale utilizzate internazionalmente quale l’Oxford Happiness Questionnaire, e analisi del contenuto delle narrazioni raccolte, che hanno permesso di validare il costrutto di felicità dalla prospettiva degli adolescenti. I risultati dello studio. I ragazzi e le ragazze coinvolti parlano della felicità in modi diversi, spesso non riescono a darne neanche una vera e propria definizione, caratterizzandola talvolta con la negazione di determinate sensazioni e condizioni oppure frequentemente anche con l’esplicitazione delle circostanze in cui ne fanno esperienza. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza per le loro vite e la transitorietà. La felicità evoca soprattutto in loro l’idea di star bene con sé e con gli altri. Dietro questa espressione, emergono sei dimensioni principali della felicità per gli adolescenti. La più rilevante è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali, in particolare con i propri amici e la famiglia, che condizionano in misura maggiore il loro essere felici. La seconda è l’espressione della loro soddisfazione verso la propria vita, quello che fanno e sono. Vivere emozioni positive è l’ulteriore esperienza che caratterizza la loro felicità, che si esprime attraverso il piacere, il divertimento, l’allegria. La rilevanza di questa dimensione si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono spensierati, senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica. Il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare giocano un ruolo significativo nella felicità dei ragazzi, in particolare il primo determinato dal perseguire e raggiungere propri obiettivi, che gli stessi ragazzi menzionano frequentemente come uno dei motivi per cui sono felici. In misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata. Lo studio conferma la validità del costrutto così caratterizzata attraverso l’analisi dell’associazione con costrutti analoghi inclusi nello studio, misurati attraverso altre scale utilizzate a livello internazionale, riscontrando un’associazione più forte con la dimensione del benessere generale (EPOCH), con la dimensione del benessere socio-emotivo (Covitalità) e con il benessere soggettivo psicologico (WHO-5). Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, avere comportamenti prosociali, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, avere meno problemi nelle relazioni interpersonali con i propri pari, saper gestire meglio le proprie emozioni, saper risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé, avvertire un forte senso di coerenza e significato della propria vita. La felicità degli adolescenti è quindi legata a quanto loro hanno sviluppato alcune risorse e competenze individuali. Tra le attività che svolgono, emerge in particolare quella sportiva a essere legata alla loro felicità, soprattutto in termini di soddisfazione per i risultati raggiunti, autorealizzazione e padronanza. Le differenze per genere ed età. Sono emerse delle differenze per genere ed età: i maschi risultano essere più felici delle femmine, ad eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni, ma significativamente solo per quanto riguarda la soddisfazione di vita, le emozioni positive e l’ottimismo. I risultati dello studio risultano particolarmente importanti perché confermano la possibilità di misurare la felicità degli adolescenti utilizzando degli strumenti standardizzati, che si sono dimostrati andar a rilevare gli stessi aspetti che i ragazzi identificano come rilevanti per la loro felicità. Inoltre ha evidenziato la significativa associazione della loro felicità con alcune risorse individuali che possono essere rafforzate nell’ottica di promuovere il loro benessere. Entrambi aspetti di rilievo per la programmazione e la valutazione degli interventi che il Meyer Center for Health and Happiness sta promuovendo con le scuole secondarie di I e II grado. Dal confronto con gli stessi adolescenti durante la celebrazione della Giornata Internazionale della Felicità emergeranno ulteriori spunti di riflessione, ma sarà soprattutto un modo per sensibilizzarli e rafforzare la loro consapevolezza sul tema della felicità, anche grazie a materiali video rivolti ai ragazzi che sono stati realizzati dal Centro e che verranno messi a disposizione delle scuole. L’evento si concluderà con il lancio di una call for creativity per raccogliere nei prossimi mesi canzoni, foto, poesie, video, fumetti o altri elaborati artistici realizzati da singoli ragazzi, gruppi o intere classi sul tema del futuro, quello che si immaginano o quello che vorrebbero, prospettive che possono divergere ma anche ricomporsi nello sforzo di proiettarsi in avanti, superando le eventuali sensazioni di incertezza e mancanza di prospettive che l’attuale momento storico potrebbe aver determinato in loro. Un modo per passare subito dalle evidenze emerse all’azione per promuovere la felicità degli adolescenti, dando loro spazio per essere nuovamente protagonisti esprimendo questa volta la loro creatività. La giornata. Ad aprire la giornata sono stati i saluti di Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer e di Elena Tenti, dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana. A seguire, un’introduzione musicale a cura degli studenti del Liceo musicale Alberti-Dante e la proiezione di un video sul tema della felicità con un momento di confronto con i ragazzi. Dopo la presentazione dello studio condotto dal Meyer Center for Health and Happiness e dall’Università degli Studi di Firenze, sarà la volta della Teen Academy, la realtà promossa dalla Fondazione Meyer che sta portando avanti un percorso laboratoriale con un gruppo di ragazzi e ragazze. Tra i lavori realizzati dalla squadra, una video-intervista all’astronauta Samantha Cristoforetti, che ha toccato tantissimi temi, tra cui, ovviamente, la felicità.

 
Empoli. Abbandono rifiuti, quantità importanti di materiale edili, tessile e non solo
20/03/2023
Piena sinergia e stretta collaborazione tra gli ispettori ambientali di Alia Servizi Ambientali SpA e gli agenti della Polizia Municipale

Un lavoro di squadra continuativo, in piena sinergia e stretta collaborazione, quello tra gli ispettori ambientali di Alia e gli agenti di Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa. Durante l’attività di contrasto del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, nei mesi di gennaio e febbraio 2023, sono stati ritrovati ingenti quantitativi di rifiuti, provenienti non soltanto da utenze domestiche ma anche da lavorazioni di aziende, la cui gestione ha richiesto una stretta sinergia tra gli Ispettori di Alia e gli agenti di Polizia Municipale. I NUMERI NEL DETTAGLIO – Gli ispettori ambientali di Alia, nel mese di gennaio 2023, hanno effettuato 190 controlli e verifiche, 205 ispezioni, emesso 22 verbali, 3 ritrovamenti di rifiuti speciali di grossa quantità. Mentre nel mese di febbraio, hanno effettuato 219 controlli e verifiche, 280 ispezioni, 7 verbali e 2 ritrovamenti di ingente quantità di rifiuti speciali. Gli Agenti di Polizia Municipale nel mese di gennaio hanno elevato le seguenti sanzioni amministrative relative al contrasto degli abbandoni dei rifiuti: n.1 verbale di accertata violazione amministrativa di euro 600 ai sensi degli Art.li 152 e 255 D.Lgs 03/04/06, n.152 per abbandono di rifiuti indifferenziati in un’area di servizio sulla nuova SRT 429 nel tratto del Comune di Empoli, n.1 verbale di accertata violazione amministrativa di euro 1666,67 ai sensi dell'art. 5 comma 1 del D.Lgs 24 giugno 2002 n.209 per abbandono di un veicolo in via del Castelluccio dei Falaschi. Invece nel mese di febbraio per quanto riguarda le indagini già ultimate sono state elevati n.3 verbali di accertata violazione amministrativa di euro 600 ai sensi degli Art.li 152 e 255 D.Lgs 03/04/06, n.152 per abbandono di rifiuti indifferenziati nei pressi del parcheggio del cimitero comunale a Marcignana. FOCUS - Sono stati erroneamente conferiti due sacchi di rifiuti di tipo tessile, nei contenitori del cimitero di Marcignana. Scarti edili provenienti da una ristrutturazione frammisti a rifiuti di tipo domestico per una minima parte per un volume di circa 12 metri cubi ritrovati tra via Poggiarello e via Camerata. E ancora, sono stati rinvenuti 60 sacchi contenenti scarti di lavorazione miscelati a rifiuti di tipo domestico, equivalenti a circa 40 metri cubi riconducibili ad aziende del territorio. «Come si vede dai numeri degli ultimi ritrovamenti, ispettori, Polizia Municipale e ufficio ambiente comunale sono uniti nel contrastare ogni giorno il fenomeno indecoroso dell’abbandono dei rifiuti – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Massimo Marconcini -. Purtroppo è ancora in essere e visibile. L’auspicio è che grazie agli strumenti che stiamo mettendo in campo, il contrasto del fenomeno possa diventare sempre più efficace grazie alle fasi di monitoraggio e di intervento».

 
Uffizi tra i 20 musei top a livello globale e “miglior museo italiano al mondo”: ecco il verdetto degli World Art Awards 2023
20/03/2023
Il sito internazionale American Art Awards premia annualmente le più affascinanti gallerie del pianeta

Galleria degli Uffizi tra i venti musei top del pianeta e “miglior museo italiano al mondo” nel 2023. L’importante doppio riconoscimento per le Gallerie dirette da Eike Schmidt arriva dal sito internazionale American Art Awards (www.americanartawards.com), che ogni anno stila la classifica World Art Awards, selezionando 20 tra i più affascinanti spazi tra gallerie e musei di tutto il globo. Tra i criteri chiave della scelta, la reputazione nel settore, l’importanza delle mostre organizzate, i programmi socio-educativi messi in campo, gli artisti rappresentati, il numero dei visitatori ed altri ancora. “Il nostro ‘Best in Italy’ è la Galleria degli Uffizi, il venerato museo d'arte situato adiacente a Piazza della Signoria nel centro storico di Firenze, nella regione Toscana – si legge nelle motivazioni di World Art Awards – Per noi è il più importante museo italiano, il più visitato, il più grande e il più conosciuto al mondo. Vi sono esposte una collezione di opere inestimabili, in particolare del periodo del Rinascimento italiano. Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, nonché capolavori della pittura europea, soprattutto tedesca, olandese e fiamminga”. Tra i Paesi premiati nel 2023, oltre all’Italia con gli Uffizi, vi sono, tra gli altri, il Canada (Vancouver Art Gallery), il Ghana (Savannah Center for Contemporary Art), il Portogallo (Balcony Contemporary Art Gallery). TOP 20 WORLD ART AWARDS BEST IN ITALY: LE GALLERIE DEGLI UFFIZI BEST IN FRANCE: THE MUSÉE DES BEAUX-ARTS DE LYON BEST IN CANADA: VANCOUVER ART GALLERY BEST IN THE UNITED KINGDOM: WOLVERHAMPTON ART GALLERY BEST IN HUNGARY: KOLLER GALLERIA BEST IN ISRAEL: CHELOUCHE GALLERY FOR CONTEMPORARY ART BEST IN LATVIA: GALERIJA ROMAS DARZS BEST IN CHINA & HONG KONG: DE SARTHE GALLERY BEST IN SWEDEN: WETTERLING GALLERY BEST IN ARMENIA: EDVARD ISABEKYAN GALLERY BEST IN GHANA: THE SAVANNAH CENTRE FOR CONTEMPORARY ART BEST IN ZAMBIA: THE HENRY TAYALI ART GALLERY BEST IN DENMARK: GALLERY POULSEN BEST IN BELGIUM: SHOOBIL GALLERY BEST IN USA: CODA BEST IN TAIWAN: 1839 CONTEMPORARY GALLERY BEST IN SPAIN: GALERIA AZUR BEST IN THAILAND: LA LANTA FINE ART BEST IN PORTUGAL: BALCONY CONTEMPORARY ART GALLERY BEST IN AUSTRIA: GALERIE BRUNNHOFER LINK: https://www.americanartawards.com/the-20-best-galleries-museums-in-the-world-2023/

 
Coronavirus, 48 nuovi casi. Nessun decesso
20/03/2023
Al momento in Toscana risultano pertanto 7.249 positivi, -1% rispetto a ieri. Di questi 143 (3 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 5 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva

Sono 48 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 27 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 21 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.593.267. I nuovi casi sono lo 0,00% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,01% (118 persone) e raggiungono quota 1.574.400 (98,8% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 7.249 positivi, -1% rispetto a ieri. Di questi 143 (3 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 5 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva. Oggi non si registrano nuovi decessi. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 123 tamponi molecolari e 692 tamponi antigenici rapidi: di questi il 5,9% è risultato positivo. Sono invece 126 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 38,1% di questi è risultato positivo. L'andamento per provincia Con gli ultimi casi salgono a 426.430 i positivi dall'inizio dell'emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (19 in più rispetto a ieri), 103.769 in provincia di Prato (2 in più), 123.546 a Pistoia (2 in più), 83.498 a Massa Carrara, 173.672 a Lucca (3 in più), 186.595 a Pisa (7 in più), 147.063 a Livorno (1 in più), 143.911 ad Arezzo (3 in più), 114.117 a Siena (6 in più) e 89.356 a Grosseto (4 in più). A questi vanno aggiunti 569 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni. La Toscana ha circa 43.494 casi complessivi ogni 100.000 abitanti dall'inizio della pandemia (tra residenti e non residenti). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto é Lucca (con 45.409 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Livorno (44.937) e Pisa (44.743). La più bassa concentrazione si riscontra a Prato (con un tasso di 40.201). In 7.106 sono in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (73 in meno rispetto a ieri, meno 1%). I 1.574.400 guariti registrati a oggi lo sono a tutti gli effetti, da un punto di vista virale, certificati con tampone negativo. I decessi Oggi non si registrano nuovi decessi. Restano quindi 11.618 i deceduti dall'inizio dell'epidemia: 3.684 nella Città metropolitana di Firenze, 947 in provincia di Prato, 1.038 a Pistoia, 718 a Massa Carrara, 1.068 a Lucca, 1.291 a Pisa, 872 a Livorno, 750 ad Arezzo, 653 a Siena, 426 a Grosseto. Vanno aggiunte 171 persone decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 (numero di deceduti/popolazione residente) è al momento 317,2 ogni 100 mila residenti. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (380,9 ogni 100 mila abitanti), seguita da Firenze (373,2 x100.000) e Prato (366,9 x100.000), mentre il più basso è a Grosseto (196,3 x100.000). Tutti i dati saranno visibili sul sito dell'Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

 
Rifredi. "Cirano deve morire" di Leonardo Manzan - Riscrittura a tre voci che trasforma "Cyrano de Bergerac" in feroci versi rap, tra Eminem e Myss Keta
20/03/2023
Da martedì 21 a domenica 26 marzo

Inganni e morte, fedeltà agli altri e tradimento di sé stessi, parole che seducono e silenzi che uccidono. La straordinaria storia d’amore e di amicizia di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand ritrova la sua forza e la sua attualità in Cirano deve morire, che il giovane Leonardo Manzan ha scritto con Rocco Placidi e dirige il 18 e 19 marzo al Teatro Era di Pontedera, e dal 21 al 26 marzo al Teatro di Rifredi di Firenze. In scena Paola Giannini, Michele Eburnea, Giusto Cucchiarini, danno vita a una riscrittura a tre voci che trasforma la poesia di fine ‘800 in feroci versi rap, tra Eminem e Myss Keta. Cirano deve morire è uno spettacolo-concerto con le musiche di Alessandro Levrero, Franco Visioli, eseguite dal vivo da Filippo Lilli, ha un ritmo indiavolato ed è pieno di rime taglienti, che affrontano in modo implacabile il tema della finzione, rivedendo, in chiave contemporanea, il racconto di un dramma post-romantico, attraverso uno dei più famosi triangoli d'amore della storia del teatro. «Un’esibizione consapevole – afferma Leonardo Manzan – e a tratti aggressiva, che sceglie il verso rap e la sua poetica per riappropriarsi della spontaneità originaria e insieme, ma è lo stesso, della profondità che Rostand a volte sembra voler dissimulare». Due uomini e la donna di cui entrambi sono innamorati. Cirano deve morire di Leonardo Manzan è la resa dei conti tra i tre protagonisti di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. Ossia due amici guasconi e la loro amata, l’unica che sopravvive, con addosso la condanna di non riuscire a liberarsi dai fantasmi che hanno distrutto la sua vita con l’inganno di un amore impossibile, ma che, allo stesso tempo, le hanno donato gli unici momenti di felicità. Tre ragazzi proprio come Paola Giannini, Michele Eburnea, Giusto Cucchiarini, chiamati a interpretare, rispettivamente, Rossana, Cirano e Cristiano. La storia di Rostand ritrova slancio e attualità grazie alla riscrittura in chiave rap, scelta necessaria non solo per esprimere l’eroismo e la verve polemica di Cirano, ma anche per rendere contemporanea e autentica, quindi fedele all’originale, la parola d’amore. Il giovane Manzan dirige lo spettacolo scritto con Rocco Placidi il 18 e 19 marzo al Teatro Era di Pontedera, e dal 21 al 26 marzo al Teatro di Rifredi di Firenze. Le musiche sono di Alessandro Levrero, Franco Visioli, eseguite dal vivo da Filippo Lilli. Il regista, romano di origine, milanese di formazione, classe 1992, si è rivelato vincitore della sezione Registi Under 30 della Biennale College proprio con Cirano deve morire alla Biennale Teatro 2018 di Antonio Latella, che così parla di lui nella motivazione del premio che gli è stato assegnato a Venezia: «Manzan ha avuto il coraggio di esporsi e di rischiare. Ha dimostrato di essere pronto ad attraversare quella linea gialla che delimita la zona di sicurezza per andare in zone anche pericolose, mai rassicuranti e ovvie». Anche l’edizione di Biennale Teatro 2020 lo ha ospitato in rassegna con lo spettacolo Glory Wall, premiato con la Targa di miglior spettacolo dalla giuria internazionale. E non aveva ancora trent’anni Edmond Rostand quando l’attore più importante della Francia di fine ‘800, Coquelin, gli chiese un testo teatrale “su misura” che unisse il dramma storico, alla commedia, il genere comico e quello drammatico, il dramma eroico e la tragedia. Fu dunque su suo invito che nacque un capolavoro della letteratura teatrale rappresentato trionfalmente nel 1897. Un testo ricco di soluzioni di straordinaria genialità teatrale come la dimensione iperbolica del naso di Cirano, l’ironia shakespeariana della scena del balcone, la gag interna di un suggeritore da “avanspettacolo”, e poi quel sentimento d’amore infinito per una donna irraggiungibile, l’amata cugina Rossana, che profuma lontanamente di incesto. Un po’ Don Chisciotte, un po’ D’Artagnan, più romantico e scaltro di Romeo, più infelice di Amleto (perché l’unico che l’ha tradito è stato il suo corpo), Cirano rappresenta l’essere umano nel pieno della più sublime eccitazione, e nel momento del degrado più infimo, ma, in entrambi i casi, riesce a ritagliarsi un angolo di irrinunciabile dignità. Note di regia Cyrano de Bergerac è una storia di inganni e di morte, di fedeltà agli altri e di tradimento di sé stessi, una storia di parole che seducono e di silenzi che uccidono. È una straordinaria storia di amore e di amicizia, forse la più grande del teatro moderno. Affidata di consueto a interpreti maturi che vedono nel testo nient’altro che una prova d’attore, appesantita dal verso alessandrino, che non ha ancora trovato nelle traduzioni italiane risultati precisi e leggeri, si finisce inevitabilmente con il dimenticare che questa, in realtà, è la storia di tre ragazzi. Il titolo, Cirano deve morire, è una dichiarazione di intenti e insieme una preghiera che vi rivolgo in forma di esclamazione: dimenticatevi del Cyrano così come pensate di conoscerlo. Il primo atto del Cyrano de Bergerac reca a sua volta un titolo: “Una Rappresentazione a Palazzo di Borgogna”. Non è un caso che un dramma sulla verità e sulla menzogna, sulla realtà e sulla finzione, si apra in un teatro. Un evento e il suo spazio. Richiamarlo mi serve per spiegare il primo tentativo: aderire a questa indicazione dell’autore (più suggestione che prescrizione), seguire questa traccia e portarla alle estreme conseguenze. Cirano deve morire sarà “una rappresentazione in un teatro”, nel senso che si svolge tutta e unicamente nel teatro che la ospita, dal principio alla fine. Tra il principio e la fine naturalmente c’è una storia. La storia è nota e sarebbe inutile cercare di ammantare di mistero ciò che è semplice come la vicenda di tre ragazzi. Lo sforzo della sinossi è superfluo. In Cirano deve morire le foglie dell’ultimo atto sono ormai cadute. A ben vedere, però, non tutto è perduto. Non tutti sono perduti. Nell’ultima scena dell’opera di Rostand Rossana vive. Quanto basta per innescare il secondo tentativo: raccontare di nuovo una storia già letta, mettere in scena una ripetizione (che sia l’ultima, perché Cirano deve morire), affinché emergano da essa le ambiguità e i significati, (le vere ambiguità e i veri significati), e questo senza che si sovrapponga, a portarci a fondo, l’interpretazione. L’interpretazione è una malattia mentale – chi l’ha detto? Sono d’accordo con lui. Cosa vuol dire mettere ancora una volta su un palco Cirano, Rossana e Cristiano e metterli in condizione di mostrarci per l’ultima volta le loro vicissitudini? La risposta è uno spettacolo-concerto. Un’esibizione consapevole e a tratti aggressiva, che sceglie il verso rap e la sua poetica per riappropriarsi della spontaneità originaria e insieme, ma è lo stesso, della profondità che Rostand a volte sembra voler dissimulare. Professione di cortesia nei confronti del pubblico? Parrucche e abiti sfarzosi possono nascondere le cose più difficili da dire.?Si può essere iconoclasti verso ciò che non è un’icona? Forse è proprio questo il tentativo più importante: dimostrare che Cirano non è affatto un’icona, non offre schemi. Semina indizi, tracce che portano a noi. Cirano ci appare molto più simile, più prossimo di quanto pensassimo, se riusciamo a smascherarlo, cioè, letteralmente, se gli togliamo la maschera. Leonardo Manzan www.teatrodellatoscana.it 21 – 26 marzo | Teatro di Rifredi (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, ore 21; domenica, ore 16.30) CIRANO DEVE MORIRE liberamente ispirato a Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand regia Leonardo Manzan con Paola Giannini, Michele Eburnea, Giusto Cucchiarini musiche Alessandro Levrero, Franco Visioli eseguite dal vivo da Filippo Lilli drammaturgia Leonardo Manzan, Rocco Placidi scene Giuseppe Stellato costumi Graziella Pepe luci Simone De Angelis adattamento Paride Donatelli progetto sonoro Franco Visioli produzione de La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto Biennale College Teatro – Registi Under 30 con la direzione artistica di Antonio Latella produzione nuovo allestimento 2022 La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Elledieffe, Teatro della Toscana Durata: 90’, atto unico. TEATRO DI RIFREDI via Vittorio Emanuele II 303, Firenze CARNET Prime a Rifredi 8 ingressi al Teatro di Rifredi utilizzabili, da soli o in compagnia, il primo giorno di recita degli spettacoli serali Platea 96€ CARNET Pergola/Rifredi 20 crediti utilizzabili da una o più persone per gli spettacoli al Teatro della Pergola (1 biglietto = 2 crediti), al Saloncino ‘Paolo Poli’ (1 biglietto = 1 credito) e al Teatro di Rifredi (1 biglietto = 1 credito). Platea € 280 BIGLIETTI Intero € 17 Ridotto (over 65, under 35, abbonati Teatro della Toscana e altre tessere come da convenzioni) € 15 Promozione speciale Soci Coop € 14 (2 ridotti per tessera) per tutte le repliche I prezzi indicati sono comprensivi dei diritti di prevendita. Le riduzioni sono valide tutti i giorni a esclusione del sabato. Tutte le convenzioni aggiornate al link www.teatrodirifredi.it/it/info/biglietteria/ BIGLIETTERIA La biglietteria del Teatro di Rifredi, via Vittorio Emanuele II n. 303, è aperta dal lunedì al sabato (ore 16 – 19) e in occasione degli spettacoli (a partire da un’ora prima dell’inizio della recita). Ai biglietti per gli spettacoli acquistati la sera stessa, salvo esaurimento posti disponibili, non viene applicato il diritto di prevendita (1€). Quindi, l’intero è € 16, il ridotto è € 14. Tel: 055.4220361/2 Email: biglietteria@toscanateatro.it È possibile acquistare i biglietti nei punti vendita Vivaticket e online su https://teatrodellatoscana.vivaticket.it Da quest’anno chi acquista on line ha un prezzo ridotto.

 
Mecenatismo femminile nel Chianti. Elisabetta Bertol: “La mia missione è salvare l’arte dai segni del tempo”. La presentazione del restauro a Badia a Passignano
20/03/2023
La donna, già docente universitaria, ha finanziato il restauro degli affreschi delle pareti laterali dell’abbazia di Badia a Passignano. Il sindaco Baroncelli: “Un ringraziamento e un plauso alla generosa sensibilità di Elisabetta Bertol che investe nel patrimonio artistico del Chianti per creare nuove opportunità di fruizione, diffondere strumenti di educazione alla bellezza che veicolano il nome di Barberino Tavarnelle nel mondo”

Nel Chianti il mecenatismo culturale ha il volto di donna. Una cittadina, amante dell’arte e dell’attività creativa, si è adoperata concretamente per la valorizzazione e la tutela di un tesoro storico-artistico conservato in una delle abbazie più antiche d’Italia, simbolo monumentale delle radici millenarie della Toscana. Si tratta di Elisabetta Bertol, già docente universitaria, che ha deciso di finanziare integralmente l’intervento di restauro degli affreschi laterali del Cenacolo di Badia a Passignano, borgo di origine medievale situato nel Comune di Barberino Tavarnelle. La professoressa, già docente di tossicologia forense presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Firenze, ha legato il proprio nome ad un’importante operazione culturale che ha dato nuova vita e luce agli affreschi del 1598 che adornano le pareti laterali del refettorio monastico al centro del quale campeggia il celebre dipinto “L'ultima cena” di Domenico Ghirlandaio (1476). Gli affreschi, eseguiti dai fratelli Cesare e Benedetto Veli, successivi di circa un secolo al capolavoro del Ghirlandaio, rappresentano le figure religiose, tra santi e beati, appartenenti all’ordine benedettino vallombrosano che per secoli ha abitato nell’abbazia fondata intorno all’anno Mille da San Giovanni Gualberto. “Mi sono interessata sempre di arte, pur essendo la mia estrazione universitaria in campo scientifico e non propriamente umanistico – commenta Elisabetta Bertol – devo alla mia professoressa di storia dell’arte al liceo l’inclinazione a coltivare questa passione, soprattutto per l’arte rinascimentale. Ora sono orgogliosa, emozionata ed entusiasta di avere provveduto al finanziamento del restauro delle pareti del Salone del Cenacolo che accolgono l’opera del Ghirlandaio, altrettanto importanti e che necessitavano di un urgente restauro”. L'inaugurazione del completamento dei lavori di restauro, di cui una parte era stata realizzata lo scorso ottobre, si è svolta domenica 19 marzo nel Salone del Cenacolo dell'Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano. Ad illustrare il restauro Anna Floridia della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze, Prato e Pistoia, la restauratrice Manola Bernini ed Elisabetta Bertol. Gli interventi preceduti dai saluti del sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, del superiore dell'Abbazia Jinsho Kuriakose, dell'abate generale della Congregazione benedettina dei monaci vallombrosani Giuseppe Casetta e del comandante della Stazione dei Carabinieri di Barberino Tavarnelle Giuseppe Cantarero. L'iniziativa arricchita dalla proiezione del documentario sul patrimonio artistico di Badia a Passignano e da un intervento musicale eseguito da un quintetto di archi. Il restauro è stato effettuato dalla restauratrice Manola Bernini. Alla realizzazione del progetto hanno contribuito la Pro Loco di Badia a Passignano. Il ciclo decorativo si compone di sedici figure, appartenenti all’ordine vallombrosano, descritte e identificate con i relativi nomi riportati nel cartiglio sottostante. Tra i sedici personaggi spicca San Giovanni Gualberto, fondatore dell’ordine vallombrosano. Gli affreschi, disposti in modo speculare, sono caratterizzati da colori vivaci e ricche decorazioni costituite da festoni di frutta, fiori, ortaggi. “L’intervento di restauro ha permesso di riportare in vita la bellezza cromatica e ricostruire l’armonia e l’equilibrio della composizione originaria – spiega la restauratrice Manola Bernini la ricchezza decorativa del ciclo, lungo 17 metri, è uno degli elementi che contraddistingue gli affreschi realizzati dai fratelli Veli, che lavoravano abitualmente nei conventi vallombrosani per raffigurare santi e beati”. “Le storie dei personaggi religiosi raffigurati – continua la restauratrice - ispiravano le letture effettuate dal pulpito, esattamente come quello in pietra che si trova all’interno della sala del Cenacolo di Badia a Passignano, mentre i monaci mangiavano in silenzio”. “Quello di Elisabetta Bertol, innamorata del complesso monastico e del borgo, dove risiede in alcuni periodi dell'anno, è un gesto esemplare che riempie di orgoglio tutta la nostra comunità – sottolinea il sindaco David Baroncelli - una donna unica, dal gusto estetico raffinato, che con il suo amore per l’arte e la volontà ferma di salvare la cultura dai segni del tempo, contribuisce in modo determinante alla conservazione e alla promozione delle prestigiose testimonianze che qualificano il nostro territorio, un ringraziamento e un plauso alla generosa sensibilità di Elisabetta Bertol che investe nel patrimonio artistico del Chianti per creare nuove opportunità di fruizione, diffondere strumenti di educazione alla bellezza che veicolano il nome di Barberino Tavarnelle nel mondo”. L’instancabile mecenate pensa già ai prossimi progetti da promuovere e realizzare per mettere al sicuro il patrimonio culturale a rischio, minacciato dalle condizioni precarie e dall’inevitabile fluire del tempo. “Ritengo che tutto il loggiato superiore – fa sapere Elisabetta Bertol - che contiene il ciclo più completo al mondo di affreschi sulla vita di San Benedetto, richieda un intervento urgente per evitare di perdere un gioiello così prezioso della ricchezza storico-artistica di questa abbazia. È a tale scopo che lanceremo anche una campagna di raccolta fondi, avendo fondato il Comitato “United by Art”.

 
Tangenziale di Bologna. Chiusure notturne in modalità alternata
20/03/2023
Dalla sera di lunedì 20 marzo

Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione degli impianti di illuminazione, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura, in modalità alternata: DALLE 22:00 DI LUNEDI' 20 ALLE 6:00 DI MARTEDI' 21 MARZO -sarà chiuso lo svincolo 9 "San Donato", in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 8bis "Viale Europa" o lo svincolo 10 "Roveri"; -sarà chiuso lo svincolo 7 "Bologna Centro", in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 6 "Castelmaggiore" o lo svincolo 7bis "SS64 Ferrarese"; -sarà chiuso lo svincolo che dall'uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale di Bologna, verso San Lazzaro di Savena/A14. In alternativa si consiglia di percorrere la Tangenziale in direzione di Casalecchio, uscire allo svincolo 6 "Castelmaggiore" e rientrare dallo stesso svincolo in direzione San Lazzaro/A14. DALLE 22:00 DI MARTEDI' 21 ALLE 6:00 DI MERCOLEDI' 22 MARZO -sarà chiuso lo svincolo 9 "San Donato", in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 8 "Fiera" o 10 "Roveri"; -sarà chiuso lo svincolo 8 "Fiera", in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 8bis "Viale Europa" o 7bis "SS64 Ferrarese"; -sarà chiuso lo svincolo 4 "Triumvirato", in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio/A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 2 "Borgo Panigale" o 5 "Quartiere Lame". Si ricorda che lo svincolo 4bis "Aeroporto" è chiuso in entrata verso San Lazzaro, per consentire manutenzione del viadotto sul fiume Reno. DALLE 22:00 DI MERCOLEDI 22 ALLE 6:00 di GIOVEDI 23 MARZO -sarà chiuso lo svincolo 13 "SS9 Via Emilia", in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 12 "SS65 Futa"; -sarà chiuso lo svincolo 11 "San Vitale", in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 11 bis "Castenaso" o lo svincolo 10 "Roveri"; -sarà chiuso lo svincolo 11 bis "Castenaso", in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 11 "San Vitale" o lo svincolo 12 "SS65 Futa". DALLE 22:00 DI GIOVEDI' 23 ALLE 6:00 DI VENERDI' 24 MARZO -sarà chiuso lo svincolo 4bis "Aeroporto", in entrata verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli e in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 4 "Triumvirato" o lo svincolo 5 "Quartiere Lame"; -sarà chiuso lo svincolo 4 "Triumvirato", in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 4bis "Aeroporto" o 2 "Borgo Panigale"; -sarà chiuso lo svincolo 3 "Ramo Verde", in uscita per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 4 "Triumvirato" o lo svincolo 2 "Borgo Panigale". DALLE 22:00 DI VENERDI' 24 ALLE 6:00 DI SABATO 25 MARZO -sarà chiuso lo svincolo 4bis "Aeroporto", in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo 4 "Triumvirato" o lo svincolo 5 "Lame". Si ricorda che lo svincolo 4bis "Aeroporto" è chiuso in entrata verso San Lazzaro, per consentire manutenzione del viadotto sul fiume Reno; -sarà chiuso lo svincolo 6 "Castelmaggiore", in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli. In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo 5 "Quartiere Lame" o lo svincolo 7 "Bologna Centro". Si ricorda che tutte le chiusure sono in modalità alternata Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite i collegamenti "My Way" in onda su Sky Meteo24 (canale 502 Sky), su Sky TG24 (canali 100 e 500 Sky e canale 50 del digitale terrestre), su La7 e La7d (canale 7 e 29 del digitale terrestre) e sui seguenti canali: sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 803.111, attivo 24 ore su 24.

 
Torna “Terre degli Uffizi”. Al Palazzo dei Vicari arrivano i Medici
19/03/2023
Sei nuove mostre per il progetto di “Diffusione dell’arte” in Toscana

Quattro conferme e due nuovi territori coinvolti, tra i quali Grosseto, prima assoluta nella Maremma. Sono sei le mostre che si terranno, nel corso del 2023, all’interno della terza edizione di Terre degli Uffizi, progetto per la valorizzazione del patrimonio artistico della Toscana promosso da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi programmi Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Un nuovo piano espositivo che promuove il legame del territorio con le sue ricchezze artistiche. Terre degli Uffizi continua a centrare il suo obiettivo: dislocare da Firenze i flussi turistici e incrementare i visitatori di vicinanza, grazie al coinvolgimento con i musei periferici già presenti nel territorio e con i Comuni. Le mostre si terranno a Montelupo, Montespertoli, Scarperia e San Piero, Anghiari, Grosseto e San Giovanni Valdarno. Il programma espositivo del 2023 parte con la mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi: una galleria di confronti”, che si terrà dal 1° aprile al 1 ottobre al Museo della Ceramica di Montelupo. Segue la mostra di Montespertoli, al Museo Diocesano d’Arte Sacra di San Pietro in Mercato, dal 22 aprile al 29 ottobre, che è la terza esposizione all’interno di Terre degli Uffizi e che quest’anno è dedicata a Filippo Lippi e intitolata “Filippo Lippi in Valdelsa”. Altra conferma del progetto è il Comune di Scarperia e San Piero, in particolare il Palazzo dei Vicari – Museo dei Terri Taglienti, che dal 12 maggio al 5 novembre ospiterà “I Medici, gente del Mugello. Ritratti di famiglia dalle Gallerie degli Uffizi”. Per Anghiari sarà il terzo ritorno dopo la partecipazione all’edizione del 2021 e del 2022. Dal 27 maggio al 17 settembre, sempre al Museo della Battaglia e di Anghiari, si terrà “Intellettuali in battaglia. Fama e oblio di due letterati dalla Battaglia di Anghiari all’assedio di Famagosta”. Terre degli Uffizi sbarca per la prima volta nel grossetano, proprio a Grosseto, con “I favolosi anni ’60’ in Maremma. Nel segno di Ico Parisi”, al Polo culturale della Clarisse, dal 17 giugno al 3 settembre. Infine, San Giovanni Valdarno ospita una mostra di lungo respiro dedicata a Giovanni da San Giovanni, che si terrà al Museo delle Terre Nuove dal 30 settembre al 6 gennaio 2025, intitolata “«Bizzarro e capriccioso umore». Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea”. Nota a cura degli organizzatori

 
Montemurlo. Stereotipi di genere nell'arte. Il marzo delle donne propone un viaggio nel tempo alla scoperta delle “Donne per l'arte”
17/03/2023
L’appuntamento è per giovedì 23 marzo ore 21,15 al teatro della Sala Banti con un incontro a cura di Alessia Cecconi, direttrice della Fondazione Cdse

Il marzo delle donne, il cartellone di eventi, promossi dall'assessorato e dalla Commissione pari opportunità, per riflettere sull'universo femminile, continua giovedì 23 marzo ore 21,15 al teatro della Sala Banti (piazza della Libertà- Montemurlo) con “Donne per l'arte”. L'incontro è un viaggio nel mondo dell'arte del Novecento dedicato alle straordinarie figure di donne che hanno segnato la storia dell'arte in qualità di mecenate, artiste, critiche d'arte. La lezione, tenuta da Alessia Cecconi storica dell'arte e direttrice della Fondazione CDSE, cercherà di decostruire i vari stereotipi che si sono succeduti nel corso del secolo sul rapporto tra la donna e l'arte, come la concezione per cui la donna è soprattutto musa (e quindi oggetto), che esiste un'arte femminile e una maschile, insistendo più sugli aspetti biografici che sullo stile dell'artista (come nel caso di Frida Kahlo). «Il mondo dell'arte è popolato da pittrici di altissimo livello che nella maggior parte dei casi non hanno avuto il giusto riconoscimento in quanto etichettate come "mogli di" o "sorelle di" un artista di sesso maschile, come Leonre Krasner Pollock o Sonia Terk Delaunay, o Adriana Pincherle (sorella di Moravia)», spiega Alessia Cecconi. Anche in Italia vi sono state artiste eccezionali riscoperte solo da pochi anni, come Paola Levi Montalcini, sorella gemella della Premio Nobel Rita, o Topazia Alliata, madre di Dacia Maraini, pittrice e gallerista. Ampio spazio sarà inoltre dedicato anche a figure come Gertrude Stein e Peggy Guggenheim che hanno rivoluzionato il mondo dell'arte attraverso le loro intuizioni e mecenatismo, risultando di fatto le promotrici dei più importanti movimenti artistici del secolo scorso. «Il tema degli stereotipi di genere dell'arte è ancora poco conosciuto e indagato - conclude la presidente della Commissione pari opportunità, Amanda Ravagli – Vogliamo quindi dedicare al tema una serata per riflettere sull'emancipazione femminile nell'arte attraverso il contributo della storica dell'arte Alessia Cecconi». La partecipazione alla serata è libera e gratuita.

 
Lastra. Prosegue il Marzo Donna, ecco le prossime iniziative
17/03/2023

Prosegue a Lastra a Signa il Marzo Donna, le iniziative promosse dal Comune e dalle associazioni locali in occasione della Giornata Internazionale della donna e che tradizionalmente continuano per tutto il mese di marzo. Sabato 18 marzo alle 9.30 in piazza Garibaldi partenza della Pedalata Rosa con arrivo al parco delle Cascine. L’iniziativa è promossa nell’ambito della manifestazione Ciclostorica La Lastrense. Sempre sabato 18 marzo ma alle 16 Ridendo, Scherzando, ma…incontro a cura del Laboratorio Auser presso la sede in via Togliatti. Infine l’ultima iniziativa si terrà il 28 marzo alle 16.30 con l’inaugurazione di una panchina gialla in occasione della Giornata Mondiale sull’Endometriosi presso i giardini del Centro Sociale Residenziale con gli interventi del sindaco Angela Bagni, di Serena Pesci vicepresidente dell’associazione Endo- Care: insieme per prenderci cura della salute delle donne APS, di Samantha Giunta –referente dell’associazione la Voce di una è la Voce di Tutte e di Valeria Dubini, ginecologa e direttrice della struttura complessa attività consultoriali dell’Azienda Toscana Centro.

 
Rievocazione storica di Grassina, la tradizione compie quarant’anni. E dopo il Covid tornano le scene sul Calvario
17/03/2023
La manifestazione promossa e organizzata dal CAT in collaborazione con il Comune riparte in tutta la sua bellezza dopo le edizioni in versione ridotta a causa della pandemia. Come sempre l’appuntamento è per la sera del Venerdì Santo il prossimo 7 aprile. Per festeggiare il “compleanno” speciale molte iniziative collaterali, tra passeggiate in collina, visite nei luoghi d’arte e mostre fotografiche

La Rievocazione storica di Grassina riparte in tutta la sua bellezza, pronta a festeggiare i suoi primi 40 anni. L’appuntamento con la tradizionale manifestazione che porta in scena nelle vie cittadine le principali tappe della Passione di Cristo, come sempre, è per la sera del Venerdì Santo, il prossimo 7 aprile a partire dalle 20.30, nel cuore della frazione. Dopo le edizioni in versione ridotta dovute alla pandemia, quest’anno, accanto al corteo storico con centinaia di figuranti vestiti in abiti d’epoca, tornano le suggestive scene recitate sulla collina del Calvario. Quattro i registi che cureranno la rappresentazione promossa e organizzata dal Centro Attività Turistica OdV di Grassina in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli. Alessio Antongiovanni curerà la regia del corteo, mentre Daniele Torrini e Antonio Bernini quella delle scene al Calvario con la collaborazione di Riccardo Matteuzzi. La Rievocazione 2023 sarà la prima dopo la scomparsa di Paolo Barbieri, ultimo regista della manifestazione prima del Covid, e sarà a lui dedicata. Il quarantennale della Rievocazione coincide con la ripresa della manifestazione dopo l’Alluvione di Firenze. Nel 1983, quaranta anni fa, un gruppo di volontari grassinesi prese in mano le sorti di questo evento, di cui si hanno descrizioni risalenti al XVII secolo, fondando quello che oggi è il CAT OdV. Un’edizione speciale, quella del 7 aprile, che sarà accompagnata da un ricco calendario di eventi collaterali. Molteplici le iniziative che da inizio aprile apriranno le porte alla manifestazione più attesa dalla comunità di Grassina e non solo, in grado di richiamare ogni anno migliaia di spettatori. Domenica 2 aprile il circolo Acli di via San Michele a Tegolaia ospiterà il concerto della Filarmonica Cherubini e del Coro sociale di Grassina. Lo stesso giorno verrà inaugurata la mostra fotografica itinerante “La passione di un paese intero”, con gli scatti della Rievocazione degli ultimi anni firmati dai fotografi Claudia Rangoni, Marco Gabbuggiani e lo studio Rapid Foto Center. La mostra verrà inizialmente ospitata al circolo Acli, per poi essere accolta dal circolo Arci e dalle attività commerciali del paese. Nella giornata della Rievocazione, venerdì 7 aprile, saranno aperti al pubblico per l’occasione tre meravigliosi luoghi d’arte del territorio come l’Oratorio di Santa Caterina, l’antico Spedale del Bigallo e la Fonte della Fata Morgana. Infine, sempre il 7 aprile, il Gruppo Trekking di Bagno a Ripoli organizza una passeggiata nei luoghi della Rievocazione, nei sentieri intorno a Grassina (per prenotazioni: 3398554565-3339361137; per i non tesserati ad associazioni di trekking, obbligo di contributo assicurativo per gli infortuni pari a 5 euro). “I preparativi fervono già dai primi di febbraio – spiega il presidente del CAT, Daniele Locardi -. Sulla collina e al teatro del circolo Arci, sono in corso le prove capitanate da tre registi, che guidano i personaggi attraverso il corteo e le scene sul Calvario. La Rievocazione porta da anni cittadini di ogni età a scendere in piazza e partecipare in modo attivo ad una manifestazione che è in lizza per diventare patrimonio dell'Unesco. Dopo lo stop del Covid, finalmente la Rievocazione potrò tornare in tutta la sua potente bellezza”. “Finalmente sta per tornare la Rievocazione Storica che conosciamo, anzi se possibile ancora più suggestiva e affascinante. Sarà un’edizione speciale, con tante iniziative e novità. Quello che non cambia – afferma il sindaco Francesco Casini – è l’impegno di una comunità che da 40 anni unisce le forze e le generazioni per creare un evento culturale ormai parte integrante della nostra tradizione. Un ringraziamento dal profondo a tutto il CAT, al presidente Daniele Locardi, al Consiglio e ai volontari che donano il loro tempo e il loro lavoro per permetterci di rivivere il piccolo grande miracolo di questa manifestazione, a cui come amministrazione continueremo a dare tutto il nostro sostegno”. La Rievocazione Storica nasce alla fine della metà del XVII secolo come ringraziamento alla Vergine per la fine della peste. Viene tramandata successivamente come processione religiosa per poi essere interrotta durante le due Guerre Mondiali. Dopo aver ripreso vigore e sviluppo dagli anni '50, viene interrotta nuovamente dal 1967 al 1982. Nel 1983, grazie all'entusiasmo e alla disponibilità di alcuni grassinesi, riparte inizialmente con la sola rappresentazione di alcuni quadri della vita di Gesù al teatro dell'Acli di Grassina. Negli anni successivi, si arricchisce ulteriormente e si rinnovano costumi, scene, quinte: viene allestito un maestoso corteo che accompagna il Cristo fino ai piedi del Calvario in una struggente e suggestiva coreografia condotta dai vari registi succedutisi negli anni. Gli ultimi anni vedono un ulteriore rinnovo con iniziative collaterali alla manifestazione e scene di vita di Gesù anche tra la folla per le vie del paese. Per acquistare i biglietti per partecipare alla Rievocazione Storica: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-rievocazione-storica-grassina-2023-historical-commemoration-of-good-friday-555976088447?aff=ebdssbdestsearch oppure presso le edicole di Grassina “Edicola Libreria di Tania Borrani” ed “Edicolandia”. Ulteriori info: https://www.catgrassina.org/ - https://www.facebook.com/catonlus - www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it - https://www.youtube.com/watch?v=2bDZ8R56OEw.

 
Figline Incisa. Parcheggi, marciapiedi e asfalto: lavori in corso in via Grecia
17/03/2023
Si tratta del primo intervento 2023 di riqualificazione di questa zona residenziale e commerciale, a ridosso della “variantina”. A ottobre, via ai lavori per un bosco urbano da 11mila mq

In attesa di ottobre - quando partiranno i lavori per riqualificare l’area della Gaglianella, con un bosco urbano di 11mila metri quadri, un’area bimbi e un’area una cani -, questa settimana è partito il cantiere in via Grecia, che sarà interessata da interventi di riqualificazione e recupero della viabilità. Si tratta della strada che scorre accanto al nuovo ponte intitolato a Tina Anselmi e Nilde Iotti, tra via Benelux e via Strasburgo, che aveva subito delle modifiche legate al cantiere della “variantina” e ai più recenti interventi Publiacqua sui sottoservizi e che, presto, tornerà alle origini, con il rifacimento del manto stradale, il restauro del marciapiede e i parcheggi a servizio del quartiere. Sarà infatti realizzata un’area di sosta con parcheggi a spina di pesce sui due lati della strada, per un totale di 25 posti auto (di cui due riservati ai disabili) e altri 7 stalli per la sosta dei motocicli. I lavori avranno una durata di 90 giorni. GLI ALTRI LAVORI, PREVISTI AD OTTOBRE – Quanto al parco urbano, invece, la riforestazione riguarderà i terreni dismessi situati sui due lati di via Germania, che saranno suddivisi in quattro aree, ciascuna destinata a una funzione diversa. La più estesa, quella vicina a via Benelux, sarà allestita a bosco urbano ad alta densità di alberature, dove le piante offriranno un riparo di ombra naturale pensato soprattutto per le stagioni calde. L’area sul lato opposto sarà divisa tra due funzioni: da una parte verrà predisposta ad area gioco per bambini, dall’altra sarà realizzato uno spazio per la sgambatura dei cani. Le due porzioni saranno separate da una fitta siepe di arbusti e alberature di scala media e tagliate da un passaggio pedonale pavimentato. Oltre ad alberi e arbusti, per un totale di circa 20 specie vegetali diverse, il parco sarà dotato, complessivamente, anche di 28 panchine, tre fontanelle dell’acqua potabile e 22 cestini per i rifiuti. Il progetto prevede infine di finanziare e predisporre ad area fitness, in un secondo momento, il quadrilatero verde adiacente a via Strasburgo, a pochi metri di distanza dagli altri. “Gli interventi appena partiti permetteranno di completare la viabilità tra via Benelux e via Grecia, con asfaltature, marciapiedi e parcheggi a servizio dei residenti. Da tempo si è aperto con i cittadini residenti in questa area un proficuo confronto, che ci ha permesso di sviluppare importanti progettualità che rispondano alle necessità da loro evidenziate. Questo, infatti, è solo il primo di un pacchetto di interventi programmati nel 2023 e dedicati a quell’area della città. Infatti, il prossimo autunno partiranno anche i lavori di realizzazione del nuovo parco urbano della Gaglianella, un grande polmone verde che offrirà anche nuovi spazi di socializzazione”, spiega il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Enrico Buoncompagni

 
Il Comune di Certaldo attiva WebGIS: dati più accessibili per i cittadini
17/03/2023
Il sindaco Cucini: “Servizi della Pubblica Amministrazione alla portata di tutti”

Trasparenza e partecipazione. Sono questi i principi che hanno guidato la scelta dell’Amministrazione di qualificare i servizi offerti, mettendo a disposizione dei cittadini il proprio patrimonio informativo territoriale, affinché questi possano conoscere meglio il territorio in cui abitano e comprendere appieno le decisioni adottate dalla pubblica amministrazione. È proprio su questi principi che da oggi è possibile consultare il WebGIS del Comune di Certaldo, interfaccia web del Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) comunale, e strumento pensato per favorire la cooperazione tra enti pubblici e privati ed avvicinare la comunità alle istituzioni. Grazie a questo servizio, qualunque utente potrà accedere e navigare all’interno delle mappe, visualizzando ed interrogando i tematismi e le informazioni prodotte dai diversi uffici comunali. Inizialmente si potranno esaminare i tematismi legati all’urbanistica, in particolare al Piano Operativo, che sono stati raccolti all’interno di 4 mappe: “disciplina urbanistica”, “geologia sismica idraulica”, “infrastrutture servizi”, “vincoli aree da tutelare”. Successivamente saranno aggiunte ulteriori mappe e sarà possibile, ad esempio, consultare il piano del verde con tutti i censimenti sugli alberi, le aree mercatali e di pubblico spettacolo, i valori medi delle aree fabbricabili, l'illuminazione pubblica e altro ancora. Queste le principali informazioni attualmente disponibili, che saranno implementate nel tempo. “Dotarsi di un sistema come questo - afferma il sindaco Giacomo Cucini - significa agevolare enormemente l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, permettendo un’estrema semplificazione nella lettura e nell’analisi da parte degli utenti che non necessariamente devono essere addetti ai lavori. Inoltre è importante specificare che è stato realizzato internamente con software gratuiti, questo ci ha permesso di ottenere innanzitutto un notevole risparmio e di dare la possibilità ad altri di fare lo stesso”.

 
Montelupo. I diritti delle donne. La situazione internazionale, la situazione nazionale e i possibili scenari
17/03/2023
Giovedì 23 marzo nell’ambito della rassegna “Declinazioni Femminili” incontro con la giornalista Monica Pelliccia e la ricercatrice Chiara Missikoff nel corso del quale si parlerà di diritti delle donne nel mondo e in Italia, attivismo, diritti riproduttivi, violenza di genere e soluzioni dal basso per agire concretamente

Quando si parla di diritti legati alle questioni di genere osserviamo due fenomeni fortemente contrastanti. Da un lato un tentativo di restringere o limitare diritti dati per acquisiti, si pensi ad esempio la pronuncia della Corte suprema che ha rovesciato, la storica sentenza che nel 1973 aveva affermato il diritto costituzionale all’aborto negli Stati Uniti. Dall’altro un processo che parte dal basso di rivendicazioni per la tutela dei diritti e il loro ottenimento nei contesti più reazionari. Si pensi all’attivismo delle donne iraniane che da settembre hanno guidato le proteste contro il regime in seguito alla morte della 22enne Masha Amini. Proteste che si sono trasformate in un movimento nazionale contro l’applicazione della legge islamica da parte del Governo e si sono diffuse in tutto il Mondo. Oppure realtà come il movimento “Non una di meno” che ha preso sempre più forza globale con le manifestazioni partecipate in Sud America ed Europa, in quella che da sette anni ormai è una giornata di lotta globale contro la violenza di genere e i femminicidi. I temi da affrontare sono molteplici e spaziano appunto dai diritti riproduttivi, alla violenza di genere fino a fenomeni strutturali come la femminilizzazione povertà; si pensi che nel 2022, il divario di genere globale è stato colmato al 68,1%, secondo il Global Gender Gap Report: con questo andamento occorreranno 132 anni per raggiungere la piena parità. Un quadro complesso da raccontare e analizzare, ma estramente attuale che sarà approfondito nell’incontro organizzato nell’ambito della rassegna “Declinazioni Femminili” dal titolo “Dalle lotte per i diritti delle donne nel mondo alle soluzioni per il contrasto alla violenza di genere” con Monica Pelliccia e Chiara Missikoff. L’appuntamento è per giovedì 23 marzo alle ore 21.15 presso il MMAB. Monica Pelliccia è una giornalista multimediale freelance italiana che si occupa di questioni ambientali e sociali come la conservazione della biodiversità, le questioni femminili, i cambiamenti climatici, i diritti delle popolazioni indigene, la sicurezza alimentare e l'agroecologia. Ha prodotto reportage da India, Ecuador, Honduras, Brasile, Cambogia, Marocco e Spagna per Mongabay e altri media internazionali. Ha conseguito un Master in Giornalismo presso la Columbia University e l'Università di Barcellona. Chiara Missikoff è una progettista e ricercatrice sociale con esperienza in ricerca-azione e metodologie di lavoro partecipative. Dal 2018 lavora a Sociolab, un'impresa sociale e cooperativa specializzata in ricerca sociale e processi partecipativi. Nel suo lavoro si è dedicata a progetti innovativi su forme di contrasto alle disuguaglianze, inclusione sociale e cittadinanza attiva in Scozia, Bosnia Erzegovina e Italia. Nel 2015, ha co-fondato Chayn Italia Onlus, un progetto che utilizza la tecnologia per combattere la violenza di genere L’incontro sarà un momento di confronto con un approccio orientato alle soluzioni, in particolare le esperienze che possono arrivare dalla rete come il progetto “Chayn Italia”, una piattaforma femminista che contrasta la violenza di genere attraverso strumenti digitali e pratiche collaborative. Chayn Italia co-crea progetti, campagne, training e strumenti mettendo in relazione il settore antiviolenza con il settore tecnologico e di innovazione sociale. «La rassegna “Declinazioni femminili” spazia fra tematiche molto diverse fra loro e ci è parso molto importante inserire un incontro che pone l’attenzione sulla situazione dei diritti delle donne: i diritti negati e le lotte per i diritti. Ma anche le opportunità condivise attivate dal basso di contrasto alla violenza di genere. L’esperienza di Chayn Italia è molto interessante in quanto propone una riflessione sull’uso del web per “agire” violenza, ma anche sulle sue enormi potenzialità per contrastarla. Interessanti da questo punto di vista sono i vademecum e le guide prodotte. Tool molto efficaci disponibili per tutte e che possono essere facilmente reperiti e usati», afferma l’assessora alle pari opportunità, Stefania Fontanelli.

 
Carabinieri. Una persona ferita con arma da punta e taglio in località le Bagnese-San Giusto
20/03/2023
Indagini in corso

Nella decorsa serata, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Scandicci sono intervenuti in Scandicci, per segnalazione di una persona ferita con un’arma da punta e taglio. Giunti sul posto, gli operanti trovavano una 46enne donna italiana che era con il ferito, un 38enne cittadino marocchino al quale personale del 118 stava dando soccorso. La donna, in forte stato di agitazione, riferiva che l’uomo era stato poco prima aggredito da alcuni uomini – presumibilmente connazionali - all’interno del parcheggio dell’UCI Cinema di Firenze, via del Cavallaccio e, viste le condizioni del suo accompagnatore, aveva deciso di accompagnarlo presso una struttura sanitaria con la propria vettura. Non trovando la strada, allertava il 118 che interveniva nel luogo dell’intervento. I militari hanno da subito circostanziato i fatti e verificato la veridicità del racconto iniziale della donna e stanno ulteriormente conducendo approfondimenti per individuare il contesto e le motivazioni in cui i fatti sono maturati. La vittima veniva trasportata in prognosi riservata presso l’Ospedale Careggi di Firenze ove, dopo essere sottoposto a intervento chirurgico, è rimasto ricoverato in osservazione.

 


a cura di: Città Metropolitana di Firenze - Direzione Urp, E-Government
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