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Le Città Metropolitane agli Stati Generali: "Ecco le nostre proposte"
Il Sindaco Dario Nardella: avanti con le misure dello "sblocca cantieri" e primi cittadini commissari straordinari per opere strategiche di importo non inferiore a 2 milioni di euro

Dario Nardella agli Stati Generali

Per far ripartire il Paese c'è la necessità di affidarsi agli ottomila Comuni e alle Città Metropolitane, dando loro gli strumenti per veicolare l'iniezione di liquidità di cui le famiglie e le imprese più colpite hanno bisogno dopo questo lungo stop e per far ripartire i lavori pubblici locali, con procedure semplificate di affidamento e di gestione.
Il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella è intervenuto oggi a Roma agli Stati Generali convocati dal Governo in qualità di coordinatore dei Sindaci metropolitani.
Due elementi fondamentali di riflessione, ha spiegato, spingono i Sindaci a proporsi come protagonisti del rilancio: i Comuni sono i principali investitori pubblici, con una capacità di gran lunga superiore agli altri livelli di governo; i settori di riforma e di sviluppo individuati dalla Commissione europea ( investimenti per la sostenibilità, trasformazione digitale e contrasto alla povertà) riguardano strettamente gli ambiti di azione propri dei Comuni e delle Città e i processi di governo e trasformazione urbana.
La capacità di resa in termini di spesa in conto capitale dei Comuni e delle Città è superiore agli altri livelli di governo.
E' stato richiesto al Governo di prorogare le misure del decreto sbloccantieri, che stanno funzionando
Il decreto legge “Sblocca cantieri” ha sospeso fino al 31 dicembre 2020 circa 53 norme, alcune delle quali impattano significativamente sugli affidamenti di lavori, beni e servizi di Comuni e Città metropolitane: obbligo di aggregazione per gli affidamenti di lavori, servizi e forniture per tutti i Comuni non capoluogo; Albo presso Anac delle Commissioni aggiudicatrici; Sub-appalto; divieto di utilizzare l’istituto dell’appalto integrato.
Per le opere strettamente strategiche di interesse locale, di importo non inferiore a 2 milioni di euro, "vorremmo mutuare il modello Genova e applicarlo a tutti i Sindaci, anche delle Città metropolitane, consentendo loro, con possibilità di delega, di agire anche in deroga al Codice appalti ma nel rispetto dei vincoli inderogabil. dell’UE. Esattamente come per il Ponte di Genova".

'''In allegato''' il documento proposto oggi a Roma dal Sindaco Nardella in qualità di coordinatore delle Città Metropolitane

15/06/2020 21.00
Città Metropolitana di Firenze