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Rider, Nardella porta la questione ad Eurocities
Sicurezza e diritti dei lavoratori al tavolo con le Città metropolitane

Nardella e Albanese incontrano le grandi piattaforme di consegna a domicilio dopo l’importante annuncio fatto da Just Eat. Il sindaco: “Non ci fermiamo. Aumentare gli standard di qualità del lavoro”

Aprire un tavolo di confronto con le Città metropolitane, mettendo al primo punto la sicurezza dei rider nelle grandi città e portare il tema della tutela dei lavoratori all’attenzione di Eurocities per affrontarlo anche dal punto di vista del diritto comunitario.
E’ quanto ha detto stamani il sindaco Dario Nardella che ha convocato in via telematica, insieme all’assessora al lavoro Benedetta Albanese, le principali piattaforme di consegna a domicilio dopo l’importante annuncio fatto da Just Eat.

Alla riunione, a cui hanno partecipato Just Eat, Uber, Glovo, Deliveroo e AssoDelivery, sono stati affrontati numerosi temi, a partire dal fatto che, dopo l’annuncio fatto da Just Eat, Palazzo Vecchio si mette a disposizione per facilitare il dialogo fra le parti, anche per le altre piattaforme.

“Sono stati fatti passi avanti con l’applicazione del modello di lavoro dipendente annunciato da Just Eat a partire dal 2021, che è un primo grande successo. Ma non ci fermiamo. Sono in contatto con le città metropolitane che io rappresento come coordinatore – ha spiegato il sindaco - città con cui sto già parlando e che hanno manifestato il loro interesse ad essere coinvolte, per costruire una rete generale su cui operare per la tutela dei lavoratori partendo dalla loro sicurezza. Come presidente di Eurocities porterò i temi legati ai rider anche ai sindaci europei per affrontarli anche dal punto di vista del diritto comunitario”. Nardella ha inoltre invitato le piattaforme ad alzare l’asticella dei diritti dei lavoratori con una maggiore apertura al tema. “Vi invito a dare segnali il più possibile convergenti – ha spiegato Nardella - perché anche se ogni piattaforma ha un suo modo di lavorare è anche vero che ognuna può aumentare gli standard di qualità del lavoro e di qualità di rapporti di lavoro per costruire una rete generale di valori, principi e regole dentro la quale ogni piattaforma si può muovere in autonomia seguendo il proprio modello competitivo”.

“La strada corretta è quella iniziata – ha spiegato ai partecipanti l’assessora Albanese – la nostra disponibilità è totale per proseguire questo percorso. Condividiamo l’applicazione del modello iniziato da Just Eat ma ci aspettavamo dall’incontro di stamani una maggiore apertura da parte delle altre piattaforme. Noi riteniamo che il contratto firmato da una sola sigla sindacale non possa legittimamente rappresentare tutti i lavoratori e per questo rilanciamo l’argomento sul tavolo nazionale. Serve una griglia più chiara di criteri e di regole da seguire. Noi siamo a disposizione per facilitare il dialogo e le relazioni fra le parti, compresi lavoratori e sindacati”. (sp)

10/11/2020 21.49
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