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Ex convento di Sant'Orsola a Firenze. Gandola (Fi nel Cdx): "Bene l'atto sulla concessione"

"Adesso avanti spediti. Si promuova la creazione di un memoriale per i martiri delle foibe"

"Siamo molto soddisfatti dell’approvazione dell’atto per la concessione in uso e gestione dell’ex convento di Sant’Orsola. Adesso si vada avanti spediti, augurandoci che la procedura non salti come accaduto piu` volte negli ultimi 15 anni". Cosi` si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento, intervenuto oggi durante la seduta del consiglio metropolitano che ha visto approvare l’atto di autorizzazione per la concessione in uso del grande stabile di Sant’Orsola.
In tal modo, senza nessuna funzione di natura speculativa, "si va a sanare una situazione in bilico dal 2004 da quando il grande edificio e` passato sotto la proprieta` della Provincia di Firenze". In questi anni vi sono state decine di ipotesi e possibili investitori "ma l’affare non e` mai andato in porto con la rassegnazione del comitato dei residenti che dagli anni Ottanta si ritrovano nel loro quartiere un grande buco nero fatiscente e degradato".
"Bene dunque- spiega Gandola – la riqualificazione del complesso da parte del gruppo immobiliare Artea con la creazione di una scuola di alta formazione, spazi per uffici co-working e convegni, una foresteria e altri servizi ma ho espressamente chiesto all’ente metropolitano di richiedere al concessionario di prevedere al suo interno un memoriale (o altre forme di ricordi permanenti) per gli esuli delle foibe". Occorre prevedere "qualcosa di piu` di un’anonima targa commemorativa visto che l’immobile accolse quasi 600 famiglie della Manifattura Tabacchi di Pola assegnate alla Manifattura di Firenze, che dall'Ottocento fino al 1941 ebbe sede proprio a Sant'Orsola, nelle cui stanze vennero ricavati, con precari separe´ di legno e cartone legati con lo spago, 272 ambienti familiari".
"Adesso si vada avanti spediti e senza intoppi – prosegue Gandola – in particolare per cio` che attiene alle varienti urbanistiche necessarie da perte del Comune di Firenze. Occorre rendere celere e trasparente tutto il percorso autorizzativo necessario. Certo – conclude il consigliere metropolitano - rimane il rammarico nell’apprendere che nessuna societa` italiana sia risultata interessata all’area, evidentemente mancando seri aiuti o contributi da parte dello Stato per procedere a degli interventi ed investimenti cosi` cospicui. O forse, talvolta a mancare e` anche la fiducia verso le istituzioni, verso il necessario sblocco a procedere complesso che troppo spesso si impanta tra burocrazia e ricorsi".

23/12/2020 16.37
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