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Don Ciotti incontra i giovani di Firenze: "C'è bisogno di voi" - Galleria fotografica
"Oggi la presenza criminale mafiosa più forte non è al Sud Italia, ma al Centro-Nord"

Don Ciotti con alcuni giovanissimi studenti (Foto di Antonello Serino, Ufficio Stampa - Met)

Martedì 15 febbraio il presidente dell'associazione Libera Don Luigi Ciotti ha incontrato gli studenti delle scuole fiorentine al Palacongressi di Firenze in una nuova tappa del Piano metropolitano della legalità promosso a Firenze da Città Metropolitana, Ufficio scolastico regionale - Sezione di Firenze e rete dei Comuni dell'area fiorentina. L'incontro, “Bisogno di giustizia. Tra consapevolezza e responsabilità”, è stato moderato da Agnese Pini, Direttrice de La Nazione. Presenti Sandro Fallani, consigliere delegato della Metrocittà che ha promosso il Tavolo della legalità; Diye Ndiaye, assessora di Scandicci alla promozione dei diritti della cittadinanza e coordinatrice tavolo rete metropolitana della legalità; Roberto Curtolo, direttore della sezione di Firenze dell'Ufficio scolastico regionale.

Don Ciotti ha detto ai ragazzi che "c'è bisogno di voi. C'è bisogno di ragazzi appassionati, curiosi, sensibili, impegnati. Sono importanti la conoscenza, la consapevolezza, la responsabilità. Ai ragazzi dico che bisogna voler bene ai loro professori, a chi fa percorsi sulla cittadinanza, sulla legalità. Il mio sogno è la città educativa. Non deve essere tutto sulle spalle della famiglia o della scuola: è tutta una città che deve sentire sulla propria pelle la necessità di portare un contributo. Ricordiamo che non c'è legalità senza uguaglianza".

"Oggi la presenza criminale mafiosa più forte non è al Sud Italia, ma al Centro-Nord: le mafie sono più forti di prima, se ne parla di meno e si va nella direzione generale di una normalizzazione. È necessario uno scatto. Il primo testo anti mafia del Paese è la Costituzione italiana: la cultura fa paura alla mafie, così come la scuola. Le mafie ingrassano nell'indifferenza, nell'egoismo, nell'ignoranza, vogliono solo sudditi compiacenti"

"La legge sui beni confiscati alle mafie - ha detto don Ciotti - è stata una delle più belle risposte. Metà di questi beni non sono usati, molti sono abbandonati, si potrebbe fare di più. Tuttavia la confisca è uno schiaffo a chi ha scelto il male ed è una bonifica sociale e culturale".

"I mafiosi sono disposti anche ad accettare il carcere ma non che gli vengano tolti i poteri ovvero i soldi, le terre. Per loro bonificare quei territori è uno schiaffo. Non sopportano di vedere giovani associazioni che si allargano, non sopportano di vedere giovani che vanno sulle loro terre confiscate a lavorare".

"Dove arriva una tragedia come un terremoto o il Covid i mafiosi annusano, hanno denaro per corrompere. Oggi la mafia è molto concentrata col mondo dei professionisti, è ben presente nei salotti buoni. Parliamo di massoneria deviata. La massoneria c'è, eccome se c'è in tutto questo. E la presenza mafiosa non è solo in Italia, ma è globalizzata in tutte le sue forme".

Da don Ciotti il rilievo di come l'Europa sia più preoccupata della distribuzione del denaro del Pnrr che di capire come contrastare le mafie attratti da queste ingenti risorse.

"La lotta alle mafie e alle illegalità non è solo il compito della magistratura, delle forze di polizia a cui va stima e gratitudine per il loro lavoro, ma è un compito di ciascuno di noi".

Nel pomeriggio don Luigi Ciotti ha raggiunto il Teatro Aurora di Scandicci dove, all’interno del progetto Legalità, ha partecipato a un appuntamento speciale della rassegna 'Il Libro della Vita'. ''(mb)''

'''su''' https://www.flickr.com/photos/serino_antonello/albums/72177720296704511 la galleria fotografica di Antonello Serino (Ufficio Stampa - Met)

'''Su''' https://youtu.be/iALnxhN24YE la '''registrazione video''' dell'incontro

15/02/2022 18.29
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