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Regione Toscana
Difensore civico: sempre più a fianco dei cittadini
L’attività svolta nel 2019 sul territorio e l’elezione di Sandro Vannini a vicepresidente del Coordinamento dei difensori civici regionali al centro della risoluzione licenziata dalla commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), che esprime apprezzamento e soddisfazione
Apprezzamento per i risultati conseguiti nel corso del 2019. Soddisfazione per l’elezione del difensore civico toscano a vicepresidente del Coordinamento dei difensori civici regionali e di un funzionario dell’ufficio come referente nei rapporti con il Mediatore europeo per conto del coordinamento. Ad essi si aggiunge un impegno del Consiglio regionale su vari fronti: a proseguire nell’apertura degli uffici decentrati sul territorio; a sostenere le iniziative per l’esercizio delle attività di conciliazione, sia in collaborazione con l’Autorità idrica Toscana, sia nell’’ottica di uno sviluppo in forma analoga nei settori dell’energia elettrica ed il gas; a valorizzare le forme di tutela in ambito sanitario, quale garante del diritto alla salute; a sostenere l’attività presso gli organismi europei ed internazionali e tutte le iniziative per l’emanazione di una legge quadro statale per l’istituzione del difensore civico nazionale, considerato che tale figura è già presente nei paesi dell’Unione europea. Ed un auspicio: l’aggiornamento della legge regionale 12 del 2009, con una specifica attribuzione di competenza per l’esercizio, in qualità di mediatore, dell’attività di conciliazione.
Sono questi i contenuti più rilevanti della risoluzione licenziata oggi dalla commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), a maggioranza.
E’stato Sandro Vannini ad illustrare i risultati raggiunti. In particolare il difensore civico della Toscana ha ricordato che la comunicazione sviluppata in modo capillare sui social media ha favorito la conoscenza dell’attività svolta dal suo ufficio in vari strati della popolazione e sono ormai moltissime le istanze promosse in ogni settore. Le pratiche amministrative sono oltre 2400. E’ stato ottimizzato il lavoro ed il cittadino ha una risposta entro 48 ore dalla presentazione. Nella sanità la Toscana è un apripista ed è stata fonte di ispirazione per la legge nazionale. Un esempio per tutti sono le commissioni conciliative istituite presso le aziende sanitarie, competenti anche per la responsabilità professionale. A suo parere sono ormai maturi i tempi per l’iscrizione del Difensore toscano nel registro nazionale dell’Autorità per l’energia, ricordando che nel settore idrico l’attività svolta ha permesso di restituire ai cittadini toscani oltre 4 milioni di euro. A suo giudizio l’apertura di uffici decentrati a livello provinciale, che si è arrestata per l’emergenza Covid 19, dovrà riprendere al più presto.
Parole di apprezzamento per l’attività svolta sono venute da tutti gli intervenuti, da Gabriele Bianchi (misto) a Fiammetta Capirossi (Pd), come pure da Maurizio Marchetti (Fi). Marco Casucci (Lega) ha dichiarato il voto d’astensione, perché la risoluzione non affronta in modo adeguato le “carenze strutturali”.

04/06/2020 19.27
Regione Toscana


 
 


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