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Regione Toscana
Consiglio della Regione. Sistema welfare: educatori, il nodo dell’inquadramento professionale
Al via un percorso di audizione nelle commissioni Istruzione e Sanità, presiedute rispettivamente da Cristina Giachi (Pd) ed Enrico Sostegni (Pd)
“Le commissioni consiliari Istruzione e Sanità hanno dato il via oggi, giovedì 8 luglio, ad un percorso di audizioni sulla situazione, dal punto di vista dell’inquadramento normativo e contrattuale, degli educatori, figure professionali centrali nella erogazione dei servizi pubblici degli enti locali”. Così Cristina Giachi (Pd), presidente della commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali, che ha coordinato la seduta congiunta con la Sanità e Politiche sociali, guidata da Enrico Sostegni (Pd). “Iniziamo con l’audizione della FP Cgil – ha sottolineato Sostegni – perché da loro è arrivata la richiesta di riflettere su queste figure professionali, particolarmente importanti per tutto il sistema welfare”.

A presentare il quadro della situazione, Jacopo Geirola, della FP Cgil, che è partito dalle normative che hanno riordinato i profili dell’educatore nella nostra regione, dal 2016 al 2019, tra percorsi di studio, sanatorie e rinnovi di contratto. Tre le figure professionali considerate: educatore dell’infanzia, socio-pedagogico e socio-sanitario. “In Toscana abbiamo oltre 4500 operatori, e nella stragrande maggioranza sono dipendenti del terzo settore e di cooperative”, ha affermato Geirola. Sui servizi all’infanzia è stata recepita dalla Regione la legge del 2017, che prevede una laurea specifica e il conseguente inquadramento in D2. “Non sempre però viene rispettato – ha spiegato il rappresentante sindacale – tutti gli operatori, facciano essi parte della scuola o siano appaltati da cooperative, società della salute o aziende sanitarie necessitano di una declinazione del loro ruolo, prevista e definita dalla legge”.

La competenza delle commissioni Istruzione e Sanità in materia, come evidenziato dai presidenti, riguarda un tema politico-sindacale, che diventa poi organizzativo, e il Consiglio regionale è uno dei soggetti chiamati a regolamentare i processi amministrativi, che portano ad erogare servizi pubblici essenziali avvalendosi di queste figure. Da qui la proposta di organizzare una nuova audizione con le altre sigle sindacali, con l’Anci e con i soggetti del terzo settore interessati, per proseguire con un atto di indirizzo e chiedere l’istituzione di un tavolo di confronto, per garantire la qualità del lavoro in un settore strategico come quello dei servizi socio-educativi.

08/07/2021 14.50
Regione Toscana


 
 


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