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Teatro di Rifredi
Maddalena Crippa legge in prima mondiale 'Il corpo più bello che si sia mai visto da queste parti' di Josep Maria Miró
Nuova Produzione di Pupi e Fresedde - Firenze, Teatro di Rifredi, venerdì 8 e sabato 9 ottobre
Dopo il grande successo de “Il principio di Archimede”, torna protagonista al Teatro di Rifredi un’opera del grande drammaturgo catalano Josep Maria Miró. Venerdì 8 e sabato 9 ottobre, alle ore 21, sarà in scena in prima mondiale “Il corpo più bello che si sia mai visto da queste parti”, letto e interpretato da una delle più acclamate attrici teatrali, Maddalena Crippa.

L’appuntamento, nuova produzione di Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi che apre la stagione 2021/2022 del teatro dal titolo “La Fiamma del teatro non si spegne mai”,racconta di un villaggio in Catalogna, di un corpo straziato in mezzo a un campo, di segreti inconfessabili di un'umanità ferita dove i confini tra vittima e carnefice sono sfumati e ambigui come l'inconfondibile scrittura teatrale di Josep Maria Miró. La traduzione è di Angelo Savelli.

Il “Corpo più bello” non è ancora stato messo in scena come spettacolo: la lettura al Teatro di Rifredi anticipa il debutto della prima produzione in lingua catalana che avverrà al festival Temporada Alta di Girona il 10 dicembre 2021. Lo spettacolo sarà da Xavier Albertí, ex direttore del Teatre Nacional de Catalunya con l'interpretazione dell'attore Pere Arquillué.

Maddalena Crippa, attrice dal prestigioso curriculum capace di padroneggiare una vasta gamma di registri vocali ed interpretativi, dà voce ai cinque personaggi principali (Albert, il ragazzo più bello del circondario, Antònia, sua madre, Júlia, la direttrice del Liceo, Ricard, un rozzo falegname, e il trans Eliseu) e ai due personaggi secondari (un compaesano e un contadino). Attraverso le loro voci viene delineata la tragica morte di Albert, ragazzo all’ultimo anno del liceo, evento che sembra avere un collegamento con la tormentata vita del padre, Ramis. In questo testo, espressamente concepito da Miró “per unico attore o attrice, indipendentemente dal genere, dall'età e dal fisico”, l'autore affronta i temi che gli sono cari - l'ipocrisia sociale, le responsabilità individuali, le paure collettive, il senso di colpa e la sua rimozione, l'ambiguità della verità, l'infanzia violata - con una forza nuova e un'abilità strutturale talmente raffinata da fargli guadagnare, per la terza volta nella sua carriera, il Premio Born 2020, uno dei massimi riconoscimenti alla drammaturgia del teatro spagnolo. I giurati del premio, dal 1970, attribuiscono la vittoria al miglior testo senza conoscerne l'autore e, negli anni, hanno premiato alcune delle voci più rappresentative della drammaturgia spagnola come Sergi Belbel, Juan Mayorga e Lluïsa Cunillé.

Con la pubblicazione italiana del testo presso la casa editrice Cue Press, la prima al mondo a cui seguiranno quelle in lingua catalana, spagnola, euskera e gallega, Angelo Savelli prosegue il lavoro sulla nuova drammaturgia internazionale, attività per la quale il Centro di produzione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria Ubu 2019 “per l'intenso lavoro di traduzione, allestimento e promozione della nuova drammaturgia internazionale”. Il volume, che segue i quattro già precedentemente editi “Il principio di Archimede”, “Nerium park”, “Scordiamoci di essere turisti” e “Tempi selvaggi”, contiene oltre a delle personali note dell'autore, un ampio saggio firmato dal drammaturgo e regista cubano Abel González Melo dal titolo “Ho passato la mano lungo il tronco del fico”, in cui l'ultima opera di Miró viene mirabilmente sezionata per mostrarne le qualità più intime nonché il collegamento con l'intera poetica dell’autore.

Sabato 9 alle ore 18,00 si terrà l’incontro dal titolo “Josep Maria Mirò, un’eccellenza del teatro catalano”, a cui parteciperanno, insieme all'autore Miró, il drammaturgo e regista Abel González Melo, l’attrice Maddalena Crippa, il regista Angelo Savelli, l’editore Mattia Visani e i docenti dell'Università per stranieri di Siena Daniele Corsi e Cèlia Nadal. Traduce Antonella Sara. L’evento è in collaborazione con Institut Ramon Llull di Barcellona (Ingresso libero all’incontro).


PER INFORMAZIONI
055/422.03.61 - www.toscanateatro.it

05/10/2021 12.28
Teatro di Rifredi


 
 


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