Fondazione Sistema Toscana/Mediateca Toscana
UNICEF Innocenti Film Festival. Alla seconda e terza giornata della rassegna dedicata all’Infanzia
Sabato 23, focus su ‘Crescere: che fatica!’ i film che raccontano le difficoltà che i ragazzi incontrano nel loro percorso di crescita. Domenica 24, ‘Infanzia e pandemia’: il modo in cui la vita di bambini e adolescenti è stata stravolta nel corso del lockdown
Prosegue il programma di UNICEF Innocenti Film Festival, rassegna curata dall’Ufficio di Ricerca UNICEF Innocenti di Firenze, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, con una selezione di film sul tema dell’infanzia e sulle problematiche contemporanee che ragazzi e adolescenti vivono, nelle diverse aree geografiche del pianeta.
Due le tematiche principali affrontate nelle giornate del finesettimana: sabato 23, ‘Crescere: che fatica!”, dedicato alle difficoltà che i ragazzi incontrano nel loro percorso di crescita. Domenica 24, giornata conclusiva, con un focus su “infanzia e pandemia”: in quanti e quali modi sono state sconvolte le vite di bambini e adolescenti dalla pandemia di coronavirus.
Il programma di Sabato 23 ottobre, a partire dalle 21:30
The watchers di Sandro Souladze (Georgia, 26min) Un'oscura minaccia incombe su una remota valle della Georgia. Rimasti a proteggere la loro dimora sperduta mentre il padre si unisce alla gente del villaggio per sostenere la comunità, due giovani fratelli visitano gli angoli più oscuri della valle che chiamano casa e della loro immaginazione. Fino a trovarsi di fronte al pericolo più oscuro.
Brother della regista olandese Lisanne Sweere, ispirato a vicende della sua infanzia
Il film descrive il legame tra due fratelli adolescenti Ivo e Tom e la loro lotta per rimanere vicini allorché la malattia mentale mette alla prova il loro rapporto e la stabilità familiare. Il corto indaga sul trauma intenso che la psicosi rappresenta per qualsiasi relazione familiare. Ivo si trova di fronte alla scelta dolorosa di restare fedele ai desideri del fratello o di proteggerlo da se stesso.
Etude di Mumin Latifi (Tajikistam, 13 min)
Un momento decisivo nella vita di Zafar, figlio di musicisti professionisti, che preferirebbe giocare a calcio anziché suonare il pianoforte.
Melanie, di Reinout Hellenthal (Netherlands, 16 min)
Finalmente dimessa dal centro di assistenza sociale per i giovani, il tanto atteso ritorno di Melanie da sua madre risulta molto più difficile del previsto. Nonostante il sostegno sociale il rapporto tra madre e figlia viene recuperato solo quando, insieme, ripercorrono i ricordi comuni dell’infanzia di Melanie e iniziano a conoscersi come le persone che adesso sono diventate
Island Living di Viktor Sigurjónsson (Iceland, 29 min)
Un ragazzino di un villaggio scopre l’amicizia attraverso la musica. Alla fine dell’estate la solitudine e l’autostima distrutta lo assalgono. Il film indaga la difficoltà che i ragazzi incontrano nel vivere e nell’esprimere le proprie emozioni ed il senso di isolamento sociale e di rabbia che possono sviluppare.
Al termine di ogni proiezione ci sarà un dibattito con gli ospiti del festival ed il pubblico in sala.
Il programma di Domenica 24 Ottobre, dalle ore 14 rassegna di cortometraggi:
Grandpa’s Zoo di Adam Zhang (China, 3 min)
Doof di Majid Sedaghat Borji (Iran, 8 min)
Lizard di Akinola Ogunmade – Davies Jr (Nigeria, 18 min)
Otava di Lana Bregar (Slovenia, 14 min)
The silence of the river di Francesca Canepa (Peru, 14 min)
The name of the son di Martina Matzkin (Argentina, 13 min)
Dalle ore 16 Nuove forme di documentario
The city within di Anna de Manincor (Italy, 30 min)
Being Someone Else di Øyvind Aamli (UK, 8 min)
Last day at sea di Venice Atienza (Philippines, 1h 11 min)
18:00-19:00 Workshop: Un approccio etico ai ragazzi nel documentario | Working Ethically with Children in Documentaries
19:45 Cerimonia di Premiazione
21:45 Infanzia e pandemia
Don’t say anything, di Giuseppina Restifo (Italy, 5 min)
Una giovane rifugiata a Palermo riflette sull’amore e l'odio per la sua caotica città d'adozione durante la pandemia. Una meditazione sullo spazio e sul luogo.
A seguire, proiezione di The Gateway di Nikita Popov (Russia, 30 min)
Un ragazzino cresciuto in una grande città viene portato dalla famiglia in un ambiente rurale pieno di meraviglie e di pericoli mai incontrati prima. Come un uccellino liberato dalla gabbia, si lancia verso il nuovo paesaggio con frenetica eccitazione. Siamo trasportati dentro l’esperienza tutta speciale della pandemia che vive un bambino.
Mahalle’s School, Akshay Ingle (India, 10 min)
Home School di Seung jae Lee and Joe an Yu (South Korea, 4 min)
Il coronavirus ha costretto centinaia di milioni di bambini ad abbandonare la scuola dall’oggi al domani. Nel film la storia di Seung-Jae che vuole trasformare la sua casa in una scuola. Guardando interminabili conferenze video, la pressione si accumula in lei sotto forma di danza.
22/10/2021 11.33
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