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Dall'acqua al combustibile, dalle risorse alimentari alla regolazione del clima, al paesaggio: i servizi ecosistemici, ovvero tutto quello che la natura mette a disposizione per la vita dell’uomo, finalmente stanno assumendo un ruolo centrale nelle politiche ambientali e di sviluppo, in particolare per le zone montane e le aree interne. Un approccio innovativo e imprescindibile, a cui Anci Toscana ha deciso di dedicare il webinar che si è tenuto oggi con la partecipazione di amministratori, tecnici, studiosi e associazioni, per fare il punto sui progetti e sensibilizzare su un tema che non può essere soltanto uno slogan, ma va riempito di contenuti. Anche per creare un nuovo rapporto tra montagna e città, che non preveda la semplice fruizione delle risorse ma bilanciamento e reciprocità.

Proprio per approfondire questo aspetto, nell’incontro è stata presentata la ricerca che Anci Toscana sta realizzando con Regione Toscana e le Università di Pisa e Firenze; un lavoro complesso e ad ampio raggio, che potrà fornire modelli e riferimenti importanti per le priorità, i progetti e i modelli di governance delle politiche toscane per la montagna e le aree interne, con l'obiettivo di combattere lo spopolamento e ricreare un equilibrio virtuoso tra montagna e aree urbanizzate, anche nei servizi e nelle tariffe.

Dall’incontro è emerso comunque che in Toscana, pur tra storiche criticità, gli esempi positivi stanno diventando numerosi, come testimoniano i numerosi interventi e le esperienze raccontate nell’incontro: dall’introduzione della vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi ai contributi di Raffaella Mariani, sindaco di San Romano Garfagnana e responsabile di settore Anci Toscana; di Luca Masneri, sindaco di Edolo e coordinatore del tavolo nazionale per la Montagna italiana; dei sindaci di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi, di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni e di Santa Fiora Federico Balocchi. Oltre alle relazioni dei tecnici di Irpet, Ispra, Crea, Ministero dell'Agricoltura e Regione Toscana.