Si tratta di un concerto originale che vede protagonista la compagine degli archi dell'ORT, guidata dal primo violino William Chiquito, concertatore per l'occasione della sua nuova orchestra. Primo violino dell’ORT da marzo 2021, il colombiano trentatreenne, viene da Roma, dalla prestigiosa Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove è stato violino di fila.
In programma arrangiamenti e trascrizioni per orchestra di archi, opere a volte dimenticate o riscoperte, ma in qualche modo parte della storia della musica cameristica. Si inizia dal Divertimento di un Mozart adolescente che – di ritorno dai suoi viaggi in Italia con il padre – compone uno dei suoi primi esperimenti nel campo del quartetto per archi, con una scrittura che è aperta anche a una orchestra da camera e rispecchia già la principale qualità del compositore adulto nel rielaborare personalmente differenti modelli culturali.
Cuore del concerto, una partitura inedita a lungo dimenticata del grande compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco: il suo arrangiamento per archi della Partitura in si minore per violino di Johann Sebastian Bach verrà eseguito per la prima volta, dopo un'attenta revisione, condivisa dagli eredi, e realizzata dal manoscritto autografo, appositamente per l'ORT (Edizioni Curci, l'editrice che ne curerà la pubblicazione, dopo la sua esecuzione). Verrà consegnata così ai tempi moderni quest'opera mai pubblicata, dopo che fu eseguita per la prima volta in un festival bachiano a Los Angeles nel 1951, con il compositore ancora in vita. Castelnuovo-Tedesco è un autore le cui opere nel dopoguerra sono uscite dai cartelloni europei, ma che nel terzo millennio godono di una entusiastica riscoperta. Costretto a fuggire negli Stati Uniti nel 1939 a causa delle leggi razziali, proprio quando le sue opere riscuotevano consensi in tutta Europa, e la stima di musicisti come Toscanini, Heifetz, Gieseking, Segovia e Casella, fu accolto dall'industria del cinema di Hollywood per cui scrisse celebri colonne sonore fra cui ricordiamo quella per Dieci piccoli indiani di René Clair da Agatha Christie (1945). Fu anche “il maestro dei maestri”, insegnando a futuri maestri del genere, come Henry Mancini, André Previn e John Williams. Il suo catalogo conta oltre 200 numeri d’opera, musica sinfonica, cameristica e liriche vocali.
In chiusura un'altra trascrizione, firmata Gustav Mahler a fine Ottocento, di uno dei più belli e strazianti quartetti d’archi di Schubert, Quartetto in re minore D.810 meglio conosciuto come “La morte e la fanciulla”: un esplicito riferimento all’omonimo Lied per canto e pianoforte scritto dallo stesso Schubert nel 1817.
Restano naturalmente validi i biglietti già acquistati che non necessitano dunque di essere cambiati. Prosegue la prevendita presso la biglietteria e sui consueti canali online per la nuova data del 25 marzo.
Link foto: bit.ly/ORT-foto-Chiquito
Firenze, Teatro Verdi – venerdì 25 marzo 2022 ore 21:00
Pisa, Teatro Verdi – martedì 29 marzo 2022 ore 21:00
WILLIAM CHIQUITO concertatore
Orchestra della Toscana
MOZART Divertimento per archi K.136
J.S.BACH/CASTELNUOVO-TEDESCO Partita in si minore
SCHUBERT/MAHLER La morte e la fanciulla
Biglietti Intero €17,00 - Ridotto €15,00 (+ prevendita) in vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi, nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone, e online su teatroverdifirenze.it - Info: tel.055-212320
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