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Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi
Al Cto di Careggi il 7 e 8 aprile Convegno della Società italiana di medicina tropicale e salute globale (SIMET)
Circa 200 specialisti infettivologi, virologi, parassitologi, epidemiologi e veterinari si riuniscono per affrontare le emergenze sanitarie globali, fra ondate pandemiche e flussi migratori, che stanno cambiando la Sanità italiana
Si svolge il 7 e 8 aprile nell’Auditorium del CTO di Careggi, in Largo Palagi a Firenze, il nono Convegno della Società italiana di medicina tropicale e salute globale (SIMET). Circa 200 specialisti infettivologi, virologi, parassitologi, epidemiologi e veterinari si riuniscono per affrontare le emergenze sanitarie globali, fra ondate pandemiche e flussi migratori, che stanno cambiando la Sanità italiana. L’evento si apre con i saluti istituzionali della Rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e del Direttore generale di Careggi Rocco Damone. Fra i relatori in collegamento Silvio Brusaferro Presidente dell'Istituto superiore di sanità.

Il Convegno – spiega il Presidente Alessandro Bartoloni direttore delle Malattie infettive e tropicali di Careggi e ordinario di Malattie infettive all’Università di Firenze – è un momento di riflessione, dopo due anni di pandemia, sul futuro del Covid-19 e su altre minacce infettive presenti in un mondo globale e sempre più conflittuale, dove la rapidità degli spostamenti, i flussi migratori alimentati da guerre e mutamenti climatici stanno delineano una modificazione repentina delle sfide per la Salute pubblica. La risposta alle minacce sanitarie urgenti non può prescindere da un cosiddetto approccio "One Health", che significa "una sola salute", fondato sul riconoscimento della stretta interrelazione tra la salute umana, la salute animale e l’ambiente e sulla necessità di una collaborazione multidisciplinare e intersettoriale, con il coinvolgimento delle istituzioni. Solo così potremo raggiungere la Salute Globale.

Il COVID-19 ha prodotto sofferenze e vittime, ha messo a dura prova i sistemi sanitari e ha reso ancora una volta evidente come ingiustizia e disuguaglianza siano i principali determinanti della salute. Ma non solo Covid – prosegue Bartoloni – anche una serie di problemi più specifici, identificati comunemente con il termine "Malattie Tropicali Neglette", che godono di scarsa attenzione a tutti i livelli nonostante colpiscano milioni di persone in particolare nelle aree più povere del mondo, e che, senza adeguate strategie preventive, possono diventare pericoli concreti anche alle nostre latitudini. Le soluzioni ci sono – aggiunge Bartoloni – potenziare la cooperazione sanitaria internazionale per la salute dei migranti, delle minoranze etniche, delle comunità di accoglienza e dei viaggiatori: sostenere programmi vaccinali globali come il COVAX per un accesso equo alle vaccinazioni, promuovere strategie coordinate a livello internazionale per prevenire e fronteggiare il fenomeno sempre più frequente della resistenza agli antimicrobici e per quanto riguarda le malattie tropicali neglette migliorare le strategie di prevenzione e diagnosi precoce basate sulla conoscenza condivisa delle condizioni di rischio in base alla provenienza geografica delle persone.

L’esempio della Toscana sulla malattia di Chagas – ricorda Bartoloni – può essere un riferimento nazionale per la prevenzione e il controllo di altre infezioni a livello globale. Questo parassita, endemico in alcune regioni dell'America latina, viene trasmesso principalmente dalla puntura di un insetto presente nelle aree rurali di quelle zone ma anche da madre a figlio durante la gravidanza. La maggior parte delle persone non presenta sintomi né nella fase acuta né in quella cronica, che spesso dura tutta la vita, a cosiddetta "malattia silenziosa". Il 30% delle persone con infezione cronica sviluppa disturbi cardiaci e fino al 10% sviluppa disturbi digestivi, neurologici o misti. Di conseguenza, individuare e trattare le ragazze e le donne in età fertile infette e realizzare lo screening dei loro neonati e fratelli, sono passi essenziali per raggiungere l’obiettivo di eliminare la trasmissione congenita. La Regione Toscana ha da qualche anno implementato un programma di screening gratuito per la malattia di Chagas in gravidanza, assicurando contemporaneamente l'eventuale intervento terapeutico. Il 14 di aprile - conclude Bartoloni - si celebrerà la Giornata mondiale del Chagas e anche a Firenze ci saranno iniziative per dare maggiore visibilità del problema.

06/04/2022 14.03
Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi


 
 


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