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Comune di Scandicci
Scandicci. Libro della vita, domenica 22.5 (ore 11, Auditorium Rogers) Eike Schmidt parla della poesia di Paul Celan
Il libro della vita si tiene nell'Auditorium Rogers (piazza Resistenza, fermata tramvia Resistenza). E’ possibile prenotare l’ingresso gratuito su scandicci.ticka.it
Domenica 22 maggio 2022 alle 11, per l’ottavo e ultimo appuntamento del Libro della Vita 2022, all’Auditorium del Centro Rogers (piazza Resistenza, fermata tramvia Resistenza) il Direttore degli Uffizi Eike Schmidt parla della poesia di Paul Celan. E’ possibile prenotare l’ingresso gratuito su scandicci.ticka.it .

Claudia Sereni, assessora alla Cultura del Comune di Scandicci saluta così l'ultimo appuntamento di questa edizione: "Volevamo un'edizione speciale che non lasciasse dubbi al nostro pubblico sul fatto che l'incontro, l'ascolto, le storie personali e scritte sono parti essenziali della nostra esistenza, sono fonti di emozioni sane, di crescita collettiva e, perché no, di vera gioia. Avevamo bisogno di ritrovare uno slancio forte che facesse da traino per tutta la stagione culturale del 2022 e sgombrasse immediatamente la percezione di sussidiarietà della Cultura nella vita pubblica. Siamo felici di poter dire che così è stato, incontro dopo incontro, in un crescendo di presenze che hanno riempito anche il grande Teatro Aurora. Questo viaggio straordinario iniziato da Stefano Mancuso, passato per Don Ciotti, Padre Guidalberto Bormolini, Giovanna Botteri solo per citarne alcuni si chiude domenica prossima con il direttore degli Uffizi Schmidt, che con Scandicci sta legando relazioni importanti per il nostro possibile futuro culturale. I numeri delle presenze sono come ogni anno oltre ogni aspettativa, numeri talvolta incredibili per incontri sulla letteratura: ma non è solo un successo quantitativo, lo è anche nella qualità dell'esperienza che il pubblico ha l'opportunità di vivere. Su questa base, sul bisogno di stare insieme, sul desiderio di ascolto, sul piacere della condivisione di storie pubbliche, quelle dei libri, e private, quelle dei nostri ospiti, si base l'unicità e il successo di questo longevo progetto su cui continueremo con gioia ad investire".

Ospite, domenica 22 maggio all'Auditorium in Piazzale della Resistenza sarà dunque Eike Schmidt, che parlerà della poesia di Paul Celan.Schmidt è uno storico dell'arte. Ha studiato arte moderna e medievale all'Università di Heidelberg. Negli anni novanta ha vissuto studiato e fatto ricerche a Bologna e Firenze. Si è poi trasferito negli Stati Uniti d'America, dove è stato curatore della National Gallery of Art di Washington, del Paul Getty Museum di Los Angeles e direttore del dipartimento di Scultura e Arti Decorative del Minneapolis Institute of Art. Nel 2015, è stato nominato Direttore delle Gallerie degli Uffizi, primo direttore straniero nella storia del museo fiorentino. Riconosciuto come uno dei massimi esperti e conoscitori di scultura europea del Rinascimento e Barocco, ha al suo attivo oltre 200 pubblicazioni scientifiche.

PAUL CELAN - Pseudonimo del poeta di lingua tedesca Paul Antschel (Cernauti, Bucovina, 1920 - Parigi 1970). I genitori morirono in un campo di concentramento nazista, ed è questa la prima esperienza, legata a quella della morte di milioni di ebrei, di cui Celan intese farsi testimone. Dal 1947 si trasferisce a Vienna; poco dopo a Parigi, assumendo la cittadinanza francese. Studioso di germanistica e glottologia, insegnò all'École normale supérieure. Morì suicida nel 1970. Riassumendo in sé le suggestioni di varie tradizioni poetiche, sin dall'inizio ha delineato la sua personalità, spiccata nel senso d'un simbolismo talora ermetico talora surrealistico. Fu anche traduttore da inglese, francese, russo, italiano, ebraico, portoghese e rumeno, ma poeta di lingua tedesca, la lingua parlata da sua madre (suo padre si esprimeva in ebraico), ma anche dai nazisti, i “maestri di morte”, che grazie alle SS e ai collaborazionisti rumeni, lo resero orfano a poco più di vent’anni. Le sue poesie sembrano voler rispondere alla domanda del filosofo Theodor W. Adorno se sia ancora possibile una poesia dopo Auschwitz. Esse sono un “messaggio in una bottiglia”, lanciato nella speranza che arrivi da qualche parte dal poeta che, “ferito dalla realtà e cercandola, va con la sua esistenza verso la lingua”.

17/05/2022 13.37
Comune di Scandicci


 
 


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