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L’orizzonte della digitalizzazione dei lavori d’Aula non è più un impegno da mantenere ma una realtà. Il Consiglio regionale della Toscana, prima Assemblea legislativa ad aver sperimentato e utilizzato il voto elettronico nel periodo più duro del lockdown, continua il processo di digitalizzazione lanciato dal presidente Antonio Mazzeo ad inizio legislatura.

Dopo l’approvazione della legge che consente ai consiglieri regionali temporaneamente impossibilitati a partecipare alle sedute d’Aula in presenza di esercitare le proprie funzioni collegandosi da remoto, l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa ha approvato oggi, giovedì 30 giugno, la richiesta del consigliere Pd Iacopo Melio.

A norma di legge, infatti, il consigliere ha presentato la richiesta di partecipazione da remoto ed è stata formalizzata, con delibera, la sua partecipazione in remoto alle sedute del Consiglio regionale.

“Con oggi aggiungiamo un altro, importante, tassello al processo di completa digitalizzazione dell’Assemblea legislativa toscana” dichiara il presidente Antonio Mazzeo al termine della seduta dell’Ufficio di presidenza. “Siamo partiti con il voto elettronico in pieno lockdown sperimentando un sistema che nei mesi è stato affinato sempre di più e che ci permette di consegnare alle cittadine e ai cittadini della Toscana, e ai futuri eletti, un Consiglio regionale sempre più accessibile, trasparente e garante delle funzioni e delle prerogative che siamo chiamati a svolgere”. “Continueremo in maniera spedita su questo terreno perché siamo già modello per tutte le Assemblee legislative d’Italia ma il nostro primo compito resta quello di dare risposte veloci, efficaci ed efficienti a tutti i toscani”.

“Oggi la Toscana ha mosso un ulteriore passo verso le cittadine e i cittadini, garantendo loro una maggiore partecipazione all’attività politica grazie anche alla mia presenza in Consiglio regionale” dichiara Iacopo Melio. “In un’ottica non solo di tutela dei diritti ma anche di piena digitalizzazione che la nostra Assemblea intende raggiungere con questa legislatura - continua Melio - abbiamo lavorato per regolamentare ufficialmente il lavoro ‘da remoto’ per coloro che hanno disabilità certificate e che quindi, come nel mio caso, non possono garantire la presenza ai lavori in Aula, per Consiglio e Giunta”.

“Sono felice di aver contribuito insieme alla mia Regione ad abbattere una grande barriera, non solo fisica ma anche sociale e culturale”.