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Chi fabbrica le calamite da frigo, quei piccoli oggetti dalle forme più disparate, ricordi di viaggio o semplice collezionismo, che abbelliscono le cucine di molte case? A Firenze, in San Frediano, nasce un laboratorio speciale che farà produrre le calamite a ragazzi e ragazze con disturbi dello spettro autistico. Oggi c’è stata l’inaugurazione alla quale hanno preso parte l’assessore Sara Funaro, la consigliera Mimma Dardano, presidente della commissione politiche sociali, e il presidente del Quartiere Mirko Dormentoni, insieme al Ccn piazza Pier Vettori e Confesercenti Città di Firenze.

Il progetto si chiama ‘In frigo veritas’ e nasce grazie alle cooperative ConVoi e Allenamente in collaborazione col Comune che ha anche messo a disposizione lo spazio dove accogliere i ragazzi e far imparare loro un mestiere. I macchinari scelti - la pressa per calamita rettangolare, la pressa per calamita tonda, e la fustellatrice, sono caratterizzati per facilità d’impiego e assoluta non pericolosità, così da poter essere utilizzati dai giovani in tutta sicurezza. La semplicità delle fasi della lavorazione consente di arrivare al prodotto finito in modo rapido, pochi minuti, consentendo gratificazione e riconoscimento del proprio saper fare. Il laboratorio coinvolgerà ragazzi e giovani dai 14 ai 30 anni che saranno seguiti da psicologi, educatori, pedagogisti e supervisori. Spazi, tempi e modalità di lavoro saranno adattati alle esigenze dei singoli in modo da prevedere il raggiungimento di un ottimale livello di autonomia. L’obiettivo è quello di aiutare i giovani nel delicato passaggio da adolescenza all'età adulta e nel fornire strumenti utili nella vita futura.

“Un progetto nel quale crediamo molto - sottolinea l’assessore al welfare Sara Funaro - perché offre una risposta concreta ai bisogni e alla necessità di autonomia delle persone con disabilità e alle loro famiglie che adesso avranno una nuova opportunità sociale e lavorativa, e perché recupera uno spazio importante in Oltrarno. Il progetto è diventato realtà grazie al lavoro che è stato svolto in sinergia con le associazioni che operano sul territorio ed è la dimostrazione che quando si lavora insieme si raggiungono risultati importanti”. (edl)