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"Oggi è il trentesimo anniversario della terribile strage di via D'Amelio dove trovarono la morte il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. Un gesto barbaro di pochi mesi successivo alla strage di Capaci dove aveva già trovato la morte il giudice Giovanni Falcone insieme agli agenti che lo proteggevano ed alla moglie Francesca Morvillo", dichiarano congiuntamente i consiglieri metropolitani di Fratelli d'Italia nel gruppo Centrodestra per il cambiamento Alessandro Scipioni e Claudio Gemelli.

Oggi "le scuse che pervengono da alti ambienti giudiziari in merito ai depistamenti fanno capire quanto ci sia ancora bisogno della verità, di quella verità che serve all'Italia per sconfiggere definitivamente la criminalità organizzata. La libertà e l'indipendenza del paese si difendono abbattendo tutti quei poteri paralleli a quello legittimo dello Stato. Continuare la battaglia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è un dovere civile. Oggi ricordiamo Paolo Borsellino, un grande italiano insieme a Agostino Catalano,Emanuela Loi,Vincenzo Li Muli,Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, gli agenti di scorta morti per proteggerlo".