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Città Metropolitana di Firenze
Firenze. Mangiare in modo corretto, pensando al "microbiota" che è in noi - Galleria fotografica
Il convegno in Palazzo Medici Riccardi a cura della Consulta Metropolitana delle Professioni sociosanitarie. I dati e gli interventi di Armentano, Monni e Petrucci
Dovremo abituarci ad assimilare nel nostro lessico e in rapporto a una corretta alimentazione la parola "microbiota", cioè la comunità di microrganismi (batteri, funghi, virus e protozoi) che vivono in simbiosi con il nostro corpo, in diverse sedi come intestino, pelle e cavo orale. Un termine "singolare" che indica qualcosa di plurale dentro di noi, a cui è stato dedicato in Palazzo Medici Riccardi il convegno dal titolo “Il Microbiota: un mondo parallelo e invisibile”, a cura della Consulta Metropolitana delle Professioni socio sanitarie, con responsabili scientifici esponsabili Scientifici Cristina Franceschini, Maria Antonia Pata e Renato Fani.
In apertura di convegno i saluti istituzionali e l'illustrazione dei lavori a cura del Presidente della Consulta Metropolitana delle Professioni sanitarie Nicola Armentano: "L’istituzione della Consulta delle professioni socio sanitarie rappresenta un unicum in Italia. Dopo quanto è stato fatto dal Ministero della Salute durante la pandemia, abbiamo cercato di replicare questo ottimo strumento. Ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che 'investire nella scienza è un dovere verso il futuro'. Credo che quello che stiamo facendo vada in questa direzione".
L'assessora regionale alla Sanità Monia Monni, nel suo messaggio, ha evidenziato come negli ultimi anni sia emersa con chiarezza "la straordinaria complessità del microbiota, oggi riconosciuto come un elemento essenziale del nostro organismo e pare integrante dei meccanisimo che regolano la salute umana". La modulazione del microbiota attraverso "dieta, stili di vita, uso appropriato dei farmaco o, in casi selezionati, tramite trapianto di microbiota, apre infatti scenari terapeutici innovatici, con potenziali ricadute positive sull'intero sistema sanitario".
In questo quadro, la Regione Toscana conferma "il proprio impegno nel promuovere una programmazione sanitaria fondata sull'evidenza scientifica, sull'integrazione multidisciplinare e sulla valorizzazione delle competenze presenti nel territorio. Le reti cliniche regionali, la collaborazione strutturata con le Università e gli Irccs, nonché il ruolo strategico dei nostri centri di ricerca, rappresentano un patrimonio consolidato che intendiamo continuare a rafforzare".
Particolare attenzione è rivolta "allo sviluppo di percorsi assistenziali innovativi, alla promozione di iniziative di prevenzione primaria e secondaria e alla diffusione di modelli organizzativi orientati alla presa in carico della personale nel suo complesso. In tale prospettivo, anche la ricerca sul microbiota e le sue applicazioni cliniche rappresentano un'opportunità significativa per migliorare l'efficacia dei trattamenti, ridurre il carico di malattia e aumentare la sostenibilità del sistema sanitario regionale".
Per Alessandra Petrucci, Rettrice dell'Università degli Studi di Firenze, "dovremmo cercare di leggere questo argomento in maniera integrata, tenendo presenti tanti parametri: il patrimonio genetico, il luogo in cui si vive, l'alimentazione, lo stresso, l'uso di farmaci, la scarsa attività fisica, le infezioni, le allergie, il fumo, l'alcol. Ritengo che si debba analizzare in maniera approfondita anche il legame tra microbiota e crisi climatica". I fattori climatici possono "alterare la disponbilità e la qualitrà del cibo, modificando la dieta in modo negativo e spingendo al consumo cibi ultraprocessati". Il riscaldamento globale "compromette anche la qualità dei cibi freschi, portando a quella che viene chiamata 'fame nascosta', una carenza di micronutrienti essenziali in alimenti che sembrano sufficienti dal punto di vista calorico".

Su https://flic.kr/s/aHBqjCCRcF la galleria fotografica di Antonello Serino (Met Ufficio Stampa)

04/12/2025 12.52
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