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NUOVO ANNO SCOLASTICO, DI FEDE: "971 POSTI DI LAVORO IN MENO IN TRE ANNI"
"Penalizzata la qualità dalle manovre del Governo". Le posizioni in Consiglio di Pd, Pdl, Rifondazione e Lega

In 3 anni le scuole fiorentine hanno perso più di 516 cattedre (da 9622 a 9106). Il personale Ata conosce, parallelamente, una flessione di 455 unità. In tre anni, di fatto, si sono persi 971 posti di lavoro, mentre vengono tagliate le risorse per la scuola e viceversa, si registra un incremento di iscrizioni. "E' accaduto quanto avevamo preannunciato sui provvedimenti della finanziaria del 2008 - osserva l'assessore alla Pubblica istruzione Giovanni Di Fede, che ha svolto una comunicazione sull'avvio del nuovo anno scolastico in Consiglio provinciale - Hanno raggiunto i loro obiettivi, ma penalizzando la qualità, i lavoratori e gli studenti: i portatori di handicap, ad esempio, sono aumentati di 146 unità, ma non vi è corrispondenza di incremento con i docenti". Più in generale gli alunni, che sono complessivamente oltre 121 mila, sono aumentati per un numero di 4550.
Per Erica Franchi (Pdl) la situazione della scuola della provincia fiorentina, all’avvio dell’anno scolastico e in rapporto al numero degli alunni per classe, "è del tutto sostenibile. Infatti, una media di 20/21 alunni nel primo ciclo e di 26 studenti per classe nella secondaria superiore, rappresentano valori in linea con le capienze e con la didattica". Esistono casi sporadici, "assolutamente circoscritti, di superamento dei 30 alunni, dovuti prevalentemente ad errori di programmazione o al mantenimento, negli anni precedenti, di classi con numeri assolutamente esigui, non più sostenibili nell’attuale situazione". Per quanto riguarda la situazione dei docenti, "un plauso va al Governo che, pur in una situazione congiunturale mondiale qual’è l’attuale ha assunto altri 17.000 docenti". Se la Regione Toscana e le Province, "anziché combattere una battaglia di retroguardia opponendosi nel 2009 all’immediato avvio della riforma sul territorio, avessero assecondato le richiestre degli istituti autonomi, oggi la situazione sarebbe stata meno impattante e compensata, in parte, da una più varia distribuzione degli indirizzi". "Noi riteniamo - commenta il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò - che nell'apertura dell'anno scolastico, la politica di tagli e contenimento delle spese operata dal Governo anche ne settore della pubblica istruzione abbia un peso rilevante ma in termini negativi. I sistema scolastico è messo a dura prova nella qualità dell'offerta educativa. Gli studenti sono costretti a studiare stipati in aule non attrezzate e che devono essere a norma sotto ogni profilo, ivi compreso quello della sicurezza". Il dato delle cattedre "è incontrevertibile, mentre aumentano gli alunni. Ipocrita la posizione del Centrodesta che a Roma appoggia la politica di saccheggio della scuola pubblica e in Provincia di Firenze assume un profilo scandalistico sul sovraffollamento e la mancanza di aule".
Leonardo Brunetti (Pd) rileva che "ques'tanno scolastico è l'ultimo dei tre a cui si sono riferiti i tagli del Governo per complessivi otto miliardi. La popolazione studentesca è aumentata e contemporaneamente sono stati eliminati decine di migliaia di posti per insegnanti e persoale Ata, con conseugenze disastrose: classi sempre più numerose, difficoltà per studenti disabili e insostenibili tagli all'autonomia scolastica". Al di là dell' "apparente operazione di natura economica, si profila un vero e prpiro attacco alla scuola pubblica intesa come baluardo dello Stato democratico".
Marco Cordone ha ringraziato Di Fede per la relazione circostanziata "che avevo richiesto, peraltro, in conferenza dei capigruppo. Da parte del Centrosinistra si dice che le cose non vanno bene. Se pensano che tutto si svolga nell'illegalità facciano denuncia nelle sedi competenti, dalla Asl alla Procura. Rilevo non poche incongruenze. La tanto deprecata Riforma Gelmini è stata anticipata proprio alla Russel Newton di Scandicci".

26/09/2011 16.00
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze