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I PREDATORI DELL'ARNO. "COME LIMITARE I PESCI SILURO"
Cordone (Lega Nord) chiede l'illustrazione del progetto della Provincia per contenere l'invasione

La Lega Nord interroga la Provincia di Firenze sul progetto di Palazzo Medici Riccardi per limitare l'invasione dei “maxi pesci” nel fiume Arno. "Ventimila euro i costi del progetto? Potevano essere spesi meglio?”: questi gli interrogativi posti in una domanda d'attualità del consigliere provinciale Marco Cordone. Di seguito il testo.

"Considerato che:
da notizie di stampa locale apprendiamo che, per far fronte alle alterazioni createsi negli equilibri ecologici del fiume Arno, le quali hanno provocato anche una consistente riduzione della pescosità del più grande fiume toscano, la Provincia di Firenze ha predisposto una serie di interventi per cercare di controllare i predatori alloctoni invasivi del tratto fiorentino, (tali predatori, definiti “alieni” sono per lo più appartententi alle specie Siluro e Pescegatto punteggiato);
le catture, in particolare , sono effettuate in tratti a campione individuati nel territorio comunale di Firenze, in cui si concentra la maggiore densità di queste due specie e detta iniziativa è cominciata dopo una recente indagine condotta dalla Provincia di Firenze, in collaborazione con Arci Pesca ed il Museo di storia naturale di Firenze;
l'indagine della Provincia di Firenze ha stimato che il pesce Siluro rappresenta addirittura l'86% della biomassa ittica dell'Arno nel tratto fiorentino, e dallo studio è emerso che l'impatto di questi predatori ha alterato in modo consistente la composizione e la struttura della popolazione ittica del fiume Arno, compremettendone l'equilibrio ecologico e la fruibilità da parte dei pescatori;
sempre dalle stesse notizie di stampa locale apprenchiamo che, detta “caccia” al Siluro ha subito sollevato forti perplessità di alcuni gruppi di pescatori, come il Gruppo Siluro Ponte Vecchio , che si dichiara anche attento su tutto quanto accade nel fiume stesso, segnalando braconaggio, attività illegali, morie di pesci e scarichi inquinanti;
secondo il responsabile dei pescatori del Gruppo Siluro Ponte Vecchio, i campionamenti effettuati per ottenere i dati della ricerca in argomento ,sarebbero stati più attendibili se fossero stati più numerosi e soprattutto estesi a tutta l'asta fiorentina dell'Arno e non come è avvenuto, che i due terzi dei campionamenti sarebbero stati presi fra la pescaia di S. Niccolò ed il ponte Alle Grazie ;
sempre secondo il responsabile di quel Gruppo di pescatori la scienza ad oggi dimostra che è impossibile eradicare una specie da un fiume senza arrecare danno all'ecosistema del fiume stesso dato che i fiumi sono cambiati irreparabilmente e questo solo per colpa dell'uomo( le acque dell'Arno nel tratto cittadino e a valle sono in stato mediocre o pessimo);
lo Scrivente Consigliere Provinciale interroga il Presidente della Provincia e l'Assessore Competente per conoscere:
dettagliatamente il progetto dalla Provincia in collaborazione con Arci Pesca e Museo di Storia naturale di Firenze, per limitare la proliferazione dei cosiddetti “maxi pesci” in Arno ed il relativo costo;
quale sarà il miglioramento per il fiume Arno e per le altre specie ittiche con circa un centinaio di pesce Siluro in meno catturati durante il contenimento;
se non sarebbe stato meglio impegnare i soldi spesi per il progetto di contenimento (si parla di 20.000 euro circa), in progetti diversi come la depurazione e il miglioramento della qualità delle acque, la pulizia e la riqualificazione delle sponde e dell'alveo del fiume realizzando zone migliori per la frega e la riproduzione dei pesci, una vigilanza maggiore sul fiume stesso, spesso preda di pescatori senza licenza che catturano e trattengono qualsiasi tipo di pesce senza badare al periodo e alle misure minime consentite?".

10/10/2011 10.39
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze