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RIGNANO, ETERNIT SMALTITO PRESSO UNA SCUOLA?
Interrogazione urgente dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi

Nel comune di Rignano Sull’Arno "è stato effettuato lo smaltimento di un’ampia copertura in Eternit nei pressi di un plesso scolastico e del nido del capoluogo senza le adeguate precauzioni ambientali e sanitarie - rilevano i consiglieri provinciali - Protesta e denuncia dei genitori dei bambini esposti alle inadempienze e ai rischi. E' stata omessa una adeguata informazione alle Istituzioni scolastiche e l'Asl 10 ha sospeso il Cantiere". "Discutibile è il ruolo svolto dall’Amministrazione Comunale di Rignano in materia di controllo, vigilanza e tutela sanitaria - conludono Calò e Verdi - Rifondazione Comunista nell’esprimere preoccupazione per quanto avvenuto a Rignano sull’Arno chiede l’accertamento di tutte le responsabilità e come mai i lavori non siano stati svolti nel periodo di chiusura delle scuole". Presentata un'interrogazione urgente. Di seguito il testo.

"I genitori dei bambini frequentanti il Nido e il Plesso Scolastico (materna, elementari e medie) del capoluogo di Rignano sull'Arno segnalano che lo scorso 14 ottobre 2011 a una trentina di metri di distanza dai giardini degli edifici scolastici è stato provveduto a smaltire un'ampia copertura di Eternit senza le adeguate precauzioni ambientali e sanitarie. Si tratta di un fatto grave e di inaudita superficialità tecnico-gestionale sanitaria.
A tutti è noto che la pericolosità dei materiali contenenti amianto è data dal rilascio di fibre nell'ambiente, la cui inalazione provoca malattie dell'apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare e mesotelioma). Il rischio aumenta con l'aumentare della friabilità del materiale contenente amianto. Infatti i materiali friabili possono liberare le fibre spontaneamente, ad esempio a causa di infiltrazioni di acqua, correnti d'aria (forti venti), vibrazioni dei materiali che lo contengono.
Nel merito: l’area in cui avvengono operazioni di rimozione di prodotti in cemento-amianto, che possono dar luogo a dispersione di fibre, deve osservare tutte quelle precauzioni che leggi e norme prevedono e che sono descritte nel Piano di Lavoro presentato presso la ASL di competenza dall’impresa che compie la bonifica. Altresì la legge prevede che l’area sia temporaneamente interdetta a persone esterne ai lavori nonché delimitate e adeguatamente segnalate.
Cosa che sembra non sia avvenuta, perché?
Infatti dalle testimonianze riportate la suddetta rimozione avveniva in una giornata di normale attività didattica, ventosa e con i giardini vicino all’edificio oggetto di bonifica, frequentati dai bambini e senza che nessuno avesse formalmente avvisato i responsabili del Nido e della Direzione didattica (affinché almeno i bambini fossero tenuti all’interno degli edifici).
Non solo considerato che la pericolosità dell’amianto risiede nella liberazione di fibre cancerogene per inalazione, le precauzioni richieste sono mirate alla limitazione della loro produzione, mentre le protezioni sono tese a salvaguardare l’apparato respiratorio delle persone che lavorano in aree potenzialmente inquinate.
Nelle operazioni che possono dar luogo a dispersione di fibre di amianto, i lavoratori devono essere muniti di idonei mezzi di protezione individuali delle vie respiratorie (maschere con filtri tipo P3) e di indumenti protettivi.
Le calzature devono essere di tipo antinfortunistico con suola antiperforazione e puntale in acciaio.
La rimozione delle coperture in cemento-amianto come la sovracopertura e l'incapsulamento comporta rischi specifici di caduta dall'alto e per sfondamento delle lastre.
A tal fine, fermo restando quanto previsto dalle norme antinfortunistiche per i cantieri edili, dovranno in particolare essere realizzati ponteggi o robusti parapetti contro il rischio di caduta e sottoimpalcati, reti di sicurezza, camminamenti in tavole da ponte e imbragature di sicurezza per il pericolo di sfondamento. Da il lungo elenco di inosservanze segnalate nella nota dei genitori agli Amministratori Pubblici sembra che tutto questo non sia avvenuto.
Dimenticanza, superficialità o totale irresponsabilità?
Altresì rimane da appurare quello che ha fatto l’Amministrazione Comunale e che è di propria competenza ivi compreso la verifica del “cantiere”, la sua corretta ubicazione, l’ adeguata messa in sicurezza della zona e una corretta e tempestiva informazione alla cittadinanza su l’avvio dei lavori.
Infine viene da chiedersi perché le operazioni di bonifica non sono iniziate durante il periodo di chiusura dell’anno scolastico ma in pieno svolgimento delle attività didattiche?
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere preoccupazione per quanto avvenuto a Rignano sull’Arno durante i lavori si smaltimento di un ampia copertura in Eternit di un edificio vicino al Nido e al Plesso Scolastico (materna, elementari e medie) del capoluogo, senza che il cantiere fosse adeguatamente segnalato e protetto e quindi fossero state attivate tutte le precauzioni previste dalla normativa in modo da salvaguardare la salute dei cittadini e tutelare l’integrità ambientale. A fronte di una mancata vigilanza e controllo degli enti preposti sulla corretta esecuzione dei lavori di rimozione e bonifica di materiale contenente amianto chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto accaduto a Rignano sull’Arno durante i lavori di smaltimento Eternit. Altresì chiediamo di sapere quali sono i controlli esercitati sul cantiere da parte del Comune di Rignano sull’Arno, ASL 10, Arpat sulla corretta esecuzione dei lavori, sulla messa in sicurezza della zona e più in generale sul rispetto dei protocolli e delle leggi ivi compreso il piano di lavoro;
quali strategie in materia di rischi sanitari, di controlli di protezione dell’ambiente esterno per i rischi di amianto siano stati messi in essere proprio nella zona dove da anni i cittadini convivono con manufatti di Eternit;
se l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza sia stata mai coinvolta dal Comune di Rignano Sull’Arno per la messa in sicurezza dell’area.
Infine chiediamo di sapere i motivi per i quali l’operazione di bonifica è avvenuta in concomitanza con l’apertura delle scuole e perché non si è provveduto ad informare le istituzioni scolastiche sullo svolgimento dei lavori consentendo così di tutelare la salute dei bambini, degli insegnanti del personale non docente e perché la ASL ha sospeso il cantiere e quali reati sono stati riscontrati".

20/10/2011 13.40
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze