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ACQUA, "GRAZIE A PD, PDL E LEGA AUMENTO LE BOLLETTE CONTINUERANNO AD ESSERE SALATE"
Respinta in Provincia una mozione di Rifondazione comunista sull'acqua pubblica, "in preda la mercato", e sull'eliminazione della "remunerazione del capitale investito". Risultato: "Aumento delle bollette. Complimenti"

"Pd, Pdl & Lega Nord tutti uniti appassionatamente insieme contro la ripubblicizzazione dell'acqua e l'eliminazione della remunerazione del capitale investito": per il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò in Provincia di Firenze "è stato calpestato l'esito del referendum per l'uscita dell'acqua dalle logiche di mercato: si tratta di una gigantesca espropriazione di democrazia". Calò e il consigliere Lorenzo Verdi hanno diffuso la seguente nota a riguardo.

"Pd & Pdl & Lega Nord respingono la mozione presentata da Rifondazione Comunista in Provincia di Firenze di adesione, sostegno e condivisione alla manifestazione nazionale promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua del 26 novembre. Non solo viene ribadita l'indisponibilità da parte del Pd e del centrodestra di sostenere la campagna nazionale “Obbedienza Civile”.
La mozione presentata da Rifondazione Comunista chiedeva inoltre che il Presidente della Provincia di Firenze si impegnasse, nel rispetto della volontà popolare, affinchè, l'autorità d'ambito (ATO) riducesse le tariffe sulle bollette dell'acqua, eliminando la remunerazione del capitale investito a partire dal giorno di pubblicazione dei risultati ufficiali dei referendum sulla gazzetta ufficiale, permettendo così ai cittadini di risparmiare il 7% nella bolletta dell'acqua. Non solo la stessa mozione impegnava lo stesso Presidente ad attivare tutte le sollecitazioni necessarie presso i 44 Comuni della Provincia di Firenze ad adottare gli atti affinché la gestione del servizio idrico integrato torni sotto la gestione interamente pubblica. Ma così non è stato.
Si tratta di un fatto grave, soprattutto di grande incoerenza politica da parte di coloro che ancora una volta privilegiano il mercato e le grandi lobby speculative.
Anche in Provincia di Firenze si è riprodotta una grande operazione di espropriazione della democrazia giocata tutta sulla pelle di quei 27 milioni di voti di uomini e donne che si sono espressi per l'uscita dell'acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico. Solo l'Idv ha sostenuto, coerentemente con l'impegno referendario la nostra mozione mentre come al solito Sel mancava nell'aula al momento del voto".

22/11/2011 11.35
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze