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INCIDENTE SUL LAVORO A SAN COLOMBANO
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista: "Lo stillicidio continua"

Nuovo infortunio sul lavoro. Un muratore precipita da un'altezza di quattro metri mentre smonta l’illuminazione della facciata della chiesa. Le condizioni del lavoratore sono gravi.
"Non si arresta quindi il quotidiano stillicidio degli infortuni sul lavoro - denunciano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Rifondazione chiede un maggiore impegno delle Istituzioni nel rilanciare la cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro e tutte le iniziative di contrasto contro le stragi sul lavoro".
Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Nuovo drammatico Incidente sul lavoro. Un muratore precipita da una scala, mentre era impegnato nello smontaggio di una o dei punti luce che servono ad illuminare la facciata della Chiesa della frazione di San Colombano della piana Scandiccese.
La dinamica del l’incidente sul lavoro deve ancora essere ricostruita ed è al vaglio degli organi inquirenti e di controllo.
Apprendiamo dalla stampa “…in base ad una prima ricostruzione invece di attendere al piattaforma per farsi issare fino al punto dove doveva lavorare avrebbe preso la scala, chiedendo agli altri colleghi di tenerla ferma. Arrivato all’altezza di circa 4 metri ha perso l’equilibrio cadendo rovinosamente a terra…”. Mentre scriviamo le sue condizioni sono gravi.
Non si ferma quindi lo stillicidio delle stragi sula lavoro, dovuti alla scarsa sicurezza e ad una cultura della prevenzione che viene solo praticata spesso solo nelle intenzioni.
Stando alle cronache non diminuiscono gli infortuni, gli aspetti più preoccupanti confermati anche nel recente del rapporto regionale 2010 che riguarda gli infortuni mortali in ambiente di lavoro e quelli sulle malattie professionali, a fronte dei quali e del loro inarrestabile accadimento, confermano l’esigenza di un ancor più incisivo e costante impegno nel campo della prevenzione e delle tutele.
Attraverso anche questa ennesima drammatica vicenda ci chiediamo per quale barbaro meccanismo la vita di un uomo o un pezzo del suo corpo non sia pienamente tutelato e salvaguardato, poiché le leggi ci sono così come gli strumenti per reprimere e sanzionare le inosservanze . Per questo motivo occorre sottrarre alle righe dei giornali (che per fortuna né riportano la loro esistenza) le vittime per incidenti sul lavoro, che spesso sono senza voce, relegate nel silenzio, della negligenza e della distrazione e rese visibili nei palazzi della politica e del governo anche locale.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria vicinanza all’operaio precipitato dalla scala nella frazione di S. Colombano, nel Comune di Scandicci, le cui condizioni rimangono ancora gravi.
nel ribadire la nostra preoccupazione sul il continuo ripetersi di episodi infortunistici nei luoghi di lavoro dovuti sempre più alla omissione dei dispositivi di prevenzione e tutela, nel riaffermare l’invito alla massima attenzione e mobilitazione delle Istituzioni al contrasto delle “stragi sul lavoro” chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sul nuovo infortunio sul lavoro e se la dinamica di questo nuovo evento infortunistico è data dalla riduzione e/o inosservanza delle misure di prevenzione o dall’omissione di quelle di protezione e sicurezza. Altresì chiediamo di sapere gli esiti delle indagini da parte dell’Ispettorato del lavoro, della ASL e degli altri organi intervenuti.
Altresì chiediamo di sapere quale è il lavoro sino ad oggi fatto dall’Amministrazione Provinciale in sinergia con i Comuni della Provincia di Firenze sul tema della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro".

29/11/2011 11.37
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze