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BOEHRINGER, SIMS E AZIENDE VALDARNESI: "MONITORARE IMPEGNI PRESI CON I LAVORATORI"
La richiesta dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Calò e Verdi in rapporto alla manovra del Governo

Monitorare gli impegni assunti nei confronti dei lavoratori da parte delle Aziende Boehringer di Reggello, della Sims e di altre aziende valdarnesi che hanno sottoscritto accordi che prevedono il prepensionamento, e che sono messi in forse dall’attuale manovra maxi-scalone "della Ministra Fornero, con una manovra del Governo di destra e di rara pesantezza antisociale". I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi richiedono la massima attenzione sulla delicatezza della fase "poiché questa investe il destino di molti lavoratori in carne ed ossa, per il presente e sopratutto per il loro futuro". Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"La manovra del Governo Monti, con l’applicazione del maxi-scalone della Ministra Fornero, rischia di far saltare mesi di trattative sindacali e accordi storici nell'azienda Boehrigher e Sims basati sulla riduzione di personale, accompagnata dal prepensionamento, di alcuni lavoratori.
Una vera e propria angoscia si vive all'interno della Boehringer di Reggello ,della Sims e di altre aziende valdarnesi, colpite dalla crisi e che hanno scelto la via del prepensionamento, lavoratori che adesso rischiano di ritrovarsi sia senza lavoro che senza la promessa pensione.

Dalla Camera del Lavoro di Figline, parte l’allarme alle Istituzioni e al Governo:
"Si tratta di un problema serio e che è all'attenzione della segreteria nazionale della Cgil. E' difficile fare una stima di quante persone nel nostro territorio abbiano scelto la via della mobilità per raggiungere la pensione e che adesso vedono il traguardo allontanarsi Quello che è certo è che deve essere trovata al più presto una soluzione: l'Inps deve riconoscere per questi lavoratori il vecchio sistema pensionistico".
Una cinquantina di lavoratori, alla Boehringer , verranno messe in mobilità ad aprile del 2012.
24 di questi sono i lavoratori pre-pensionati e proprio con un percorso di mobilità.
Alla Sims, azienda che si occupa di chimica di base, sono 20 i lavoratori che entro il 2013 dovrebbero lascare lo stabilimento, in base al raggiungimento dell'età pensionabile.
Adesso si ritrovano, con modalità diverse in base agli anni e alla contribuzione, in un limbo in cui saltano agli occhi le iniquità e l’irresponsabilità sociale del governo Monti, una situazione paradossale di precarietà, tra la pensione e la disoccupazione, in attesa che il decreto del Governo Monti venga chiarito. Questo potrebbe essere l’ultimo atto, che si compie nell’indifferenza generale causata da una crisi devastante, primo fra tutte quella del Governo con la sua manovra di politiche antipopolari.
Rifondazione Comunista sostiene che gli Enti Locali debbano costruire un punto di riferimento per tutti i lavoratori che si trovano nel guado della precarietà e che dal governo Monti sono stati bastonati, con una manovra di destra e di rara pesantezza antisociale. Cerchiamo così di produrre delle reazioni sul terreno locale atte, a politiche di contrasto soprattutto in materia di ammortizzatori sociali derivate dalle delocalizzazioni del lavoro dei siti industriali.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali al fine di monitorare agli impegni assunti nei confronti dei lavoratori da parte delle Aziende Boehringer di Reggello ,della Sims e di altre aziende valdarnesi che hanno sottoscritto accordi che prevedono il prepensionamento messo in forse dall’attuale manovra maxi-scalone della Ministra Fornero, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze a all’Assessore competente di attivare tutti i canali volti a verificare la quantità dei lavoratori che rischiano di aver lasciato il lavoro e di non avere diritto alla prevista pensione, con forte pregiudizio della condizione economica e sociale degli stessi; di farsi promotore delle richieste della Cgil e dei sindacati affinché l'Inps riconosca almeno per questi lavoratori il vecchio sistema pensionistico consentendo anche all’aziende di ottemperare agli impegni e programmi presi per l’immediato futuro.
Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è stata interessata agli accordi di prepensionamento, per le parti che le competono in tema di ammortizzatori sociali, e se è intenzionata costituire una cabina di regia inter-istituzionale atta a tutelare i lavoratori nel rispetto degli impegni assunti".

22/12/2011 12.04
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze