HomeSTRAGE VIAREGGIO, "SOLIDARIETA' AD ANTONINI"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista presentano una mozione a Firenze
Solidarietà al ferroviere Riccardo Antonini licenziato dalle F.S. La esprime il gruppo provinciale di Rifondazione comunista, con i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi, che hanno presentato in Consiglio una mozione che verrà prossimamente discussa. Calò e Verdi parlano di "un nuovo inaccettabile oltraggio alle vittime, ai familiari ed alla popolazione di Viareggio duramente colpita dalla strage del 29 giugno 2009". Di seguito il testo della mozione.
"Considerato che il ferroviere viareggino Riccardo Antonini è stato licenziato dalle FS a causa del suo impegno di lavoratore e di cittadino sulla strage del 29 giugno 2009, che causò la morte di 32 cittadini/e;
evidenziato che Antonini, dipendente delle Fs, nonché consulente della Camera del Lavoro e di alcuni familiari delle vittime costituitisi parte civile nel processo che vede ben 38 indagati (fra i quali A.D. Mauro Moretti), si è costantemente impegnato nell’accertamento dei fatti e nella individuazione delle responsabilità affinché fosse fatta piena giustizia e soprattutto emergesse la verità riguardo alla strage di Viareggio;
considerato che il licenziamento di Riccardo rappresenta un nuovo inaccettabile oltraggio alle vittime, ai familiari ed alla popolazione di Viareggio, già così duramente colpita dalla strage del 29 giugno 2009, oltre che l'ennesimo episodio di arroganza dell'AD Mauro Moretti e del gruppo dirigente del Gruppo FS, nei confronti di chi lotta e dissente;
considerato che il giorno 06 dicembre 2011 la CGIL della Versilia ha proclamato uno sciopero generale di 4 ore con una grande manifestazione partecipata da migliaia di lavoratori e cittadini per chiedere verità e giustizia per Viareggio e l'immediato ritiro del licenziamento del ferroviere Riccardo Antonini,
Il Consiglio Provinciale di Firenze
esprime piena solidarietà ai familiari delle vittime ed a Riccardo Antonini, ferroviere e attivista sindacale viareggino,
chiede con forza il ritiro del provvedimento e l'immediato reintegro sul posto di lavoro;
ritiene che respingere questo licenziamento significhi dare più forza a tutta la società civile (familiari, cittadini, associazioni, lavoratori, organizzazioni sindacali, istituzioni locali) che si batte per chiedere verità e giustizia per la Strage di Viareggio, una strage causata non dalla fatalità ma da una sistematica assenza di controlli e manutenzione, significhi dare più forza a quanti lottano contro una gestione delle ferrovie che finalizza la maggior parte delle risorse sulle grandi opere dell'alta velocità, anziché sulla qualità, la sicurezza e lo sviluppo di tutto il trasporto ferroviario, a partire da quello con forte valenza sociale".
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze