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OPG MONTELUPO, CORDONE: "NON SI CHIUDA SENZA ALTERNATIVE"
Accurata analisi del consigliere provinciale della Lega, figlio di una vittima della criminalità

Marco Cordone, capogruppo della Lega Nord alla Provincia di Firenze e figlio di una vittima della criminalità, interviene nuovamente sulla ventilata chiusura degli Opg (Ospedali psichiatrici giudiziari), e nella fattispecie sull' Opg di Montelupo Fiorentino. Di seguito una nota rilasciata dal consigliere.

"Il dibattito sulla ventilata chiusura degli Opg(Ospedali psichiatrici giudiziari), e nella fattispecie sull'Opg di Montelupo Fiorentino(FI) da correlare secondo alcuni, nell'ambito del cosiddetto decreto “svuotacarceri”, mi stimola nuovamente ad intervenire prima di tutto come figlio di una vittima della criminalità assassinata alcuni anni fa da un soggetto poi internato per svariati anni nell'Opg di Montelupo Fiorentino perché secondo i Giudici affetto da vizio totale di mente(Art. 88 C.P.) e socialmente pericoloso, e poi come Consigliere provinciale di Firenze della Lega Nord.
Premesso che il cosiddetto decreto svuotacarceri che liberebbe 3327 detenuti, allo stato attuale è bloccato dall'attività emendativa parlamentare della Lega Nord, quando si parla di Opg, bisognerebbe sapere di che cosa si parla e cercare di inquadrare il problema non dal punto di vista ideologico ma dal punto di vista dell'Ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, prima che dal punto di vista sanitario.
Personalmente ritengo che sia stato un grosso errore trasferire gli Ospedali psichiatrici giudiziari alle Regioni dato che nell'attuale sistema Paese i tempi non erano e non sono ancora maturi. Gli Opg in Italia sono 6 di cui 5 con vigilanza armata ovvero con presenza di guardie penitenziarie e al loro interno sono internati poco più di 1400 soggetti socialmente pericolosi, cui è stata applicata una misura di sicurezza detentiva (dai 2 ai 10 anni, con eventuale proroga della pericolosità sociale), perchè nel momento in cui hanno commesso il reato erano affetti da vizio totale o parziale di mente(art. 88 e 89 del Codice Penale).
Tale status, permette a detti soggetti di entrare nell'ambito della “non imputabilità” e di evitare il processo, la pena ed il carcere anche se hanno commesso gravi reati di sangue. Chi dice che gli Opg devono essere chiusi ed i malati curati, e poi dopo rivedere il Codice Penale ed il concetto di non imputabilità, parla a vanvera. Proprio perché, gli internati negli Opg e nella fattispecie nella Villa dell'Ambrogiana a Montelupo Fiorentino(FI) sono internati in queste strutture perché socialmente pericolosi, il problema dev'essere inquadrato prima di tutto in un'ottica di tutela dell'Ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini e poi dal punto di vista sanitario.
Qualora l'idea di chiudere i 6 Opg esistenti in Italia dovesse concretizzarsi, devono essere subito pronte soluzioni alternative, altrimenti chi li chiuderà si prenderà delle enormi responsabilità".

20/01/2012 15.28
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze