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TRAMVIA, GEST, LAVORO E DIRITTI. IL PUNTO IN PROVINCIA
I dati sulla società illustrati dall'assessore al Lavoro Elisa Simoni rispondendo a una domanda d'attualità di Rifondazione

Tramvia e Gest. Sulla società erano state richieste una serie di notizie da Rifondazione comunista. L'assessore al Lavoro Elisa Simoni ha riassunto la situazione in Consiglio provinciale. La Gest occupa circa 60 dipendenti, tra macchinisti e autisti.
La società è nata per svolgere l’attività di esercizio della rete tramviaria di Firenze sia per la linea 1 che per le previste linee 2 e 3. Il pacchetto azionario di Gest S.p.A. è detenuto al 51% dalla società francese Ratp Dev – del Gruppo Ratp – che gestisce trasporto su gomma, linee di tram e metro in tutta la Francia ed in molti paesi, fra i quali Sudafrica, Brasile, India e Stati Uniti. Il restante 49% appartiene ad Ataf S.p.a.
Per questo mese di gennaio, le organizzazioni sindacali avevano proclamato uno sciopero dovuto alle difficoltose relazioni industriali in atto che si è tradotto in un sit in di protesta davanti alla Fortezza in occasione della manifestazione Pitti Uomo.
Il 23 dicembre le parti si sono incontrate presso la Prefettura di Firenze per la cosiddetta procedura di raffreddamento. I sindacati denunciano l’atteggiamento aziendale in materia di carichi di lavoro, turnazione, tempi di percorrenza, sanzioni disciplinari. Va ricordato che l’accordo sindacale in essere non è stato sottoscritto dalla Cgil. Le richieste sindacali riguardano in particolare: un’apertura dell’azienda circa i carichi di lavoro e la ricollocazione del personale che dovesse nel tempo risultare inidoneo. L’Unità di crisi della Provincia non è stata interessata alla vertenza.
"Sulla vicenda della Gest - ha commentato per Rifondazione comunista Andrea Calò - c'è una connesione con Ataf. Nè il presidente di Ataf nè il Sindaco di Firenze brillano sul piano della responsaiblità sociale nè tantomeno sul rispetto dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori, sui quali si continua a derogare e ignorare il rispetto dei contratti e dello statuto dei lavoratori. Dobbiamo recuperare non solo il piano delle relazioni sindacali ma attenzione e sensiblità: non si possono manomettere turni, orari, carichi di lavoro, pause, in nome del profitto".

22/01/2012 13.23
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze