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IMER GROUP, "ATTENZIONE AD AGEVOLAZIONI TPL"
La situazione affrontata in Consiglio provinciale nel giorno del referendum

Imer Group. L'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni ha fatto il punto della situazione in Consiglio provinciale rispondendo a una domanda di attualità dei consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, nel giorno in cui si svolgeva il referendum dei dipendenti.
La Imer Group è un colosso italiano noto per la costruzione di macchine utensili per l’edilizia. Ha una delle sue sedi più importanti a Certaldo, come anche a Poggibonsi e Udine, e occupa, a Certaldo, 66 dipendenti. La Imer ha annunciato la volontà di trasferirsi a Rapolano Terme in provincia di Siena, a circa 80 chilometri dall’attuale collocazione. La scelta è stata riconfermata anche in occasione dell’ultimo incontro tra le parti, che si è tenuto il 19 gennaio scorso, quando è stato fatto il punto sugli aspetti legati alle tutele per i lavoratori. Le organizzazioni sindacali affermano che c’è un atteggiamento dell’azienda positivo in rapporto al rinnovo dei contratti di solidarietà, alla volontà dell’azienda di non licenziare e di coprire i lavoratori in ogni modo con gli appositi ammortizzatori, anche aiutandoli a ricollocarsi nelle nuove attività che prenderanno il posto di Imer nello stabilimento di Certaldo, perché vi è una previsione di occupazione dello stabilimento. I lavoratori si esprimeranno con un referendum sul futuro dell’azienda e quindi sulle loro intenzioni rispetto al risultato del confronto che è avvenuto tra le parti. Se opteranno per il sì, accettando quindi il trasferimento nel senese, avranno due anni di salari garantiti con la prospettiva di ritrovare il lavoro nell’attuale sede che vedrà l’insediamento di attività produttive, il tutto con oò supporto dell’azienda. Questo è quello che l’azienda ha messo sul piatto.
Resta sicuramente il grande rammarico di vedere un pezzo importante del sistema produttivo che delocalizza fuori del territorio provinciale fiorentino. Pur tenendo conto che l’attività non s’interrompe, c’è continuità, e anzi vi sono anche delle prospettive, "aspettiamo l’espressione diretta dei lavoratori, rimanendo comunque molto attenti sul piano della massima tutela del loro posto di lavoro". L'esito del referendum è stato un sì al trasferimento a Serre di Rapolano.
"Si presuppone che insieme alla Provincia di Firenze anche il Circondario Empolese-Valdelsa, che è comunque il soggetto che dovrebbe vigilare e monitorare sulla tenuta occupazionale e l’andamento delle attività produttive, tenga alti i livelli di attenzione - commenta il consigliere Andrea Calò - La situazione è molto delicata, 66 posti di lavoro a Certaldo sono comunque una cosa molto consistente e rilevante. C’è il problema di arrestare e contrastare la progressiva desertificazione delle attività produttive nei territori. Noi chiederemo che anche il Circondario Empolese-Valdelsa, laddove ci fosse la volontà espressa dai lavoratori di seguire le attività a Rapolano (come poi si è verificato), si faccia uno sforzo tutti insieme fra le due Province, per agevolare i trasporti".

27/01/2012 16.35
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze