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CASE PASSERINI, "MEGA INCENERITORE: UNA VIA SCELLERATA"
Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista) chiedono alla Provincia di chiarire iter, risorse, costi e ricadute sanitarie e ambientali

Costruzione dell’inceneritore a Case Passerini: presentato dal Direttore tecnico di Hera il progetto per la realizzazione del mega inceneritore e annunciata da Quadrifoglio SpA la costruzione della nuova New.co che gestirà l’affaire. "In modo sommario e superficiale - lamentano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - il gestore illustra l’iter autorizzativo e il crono programma, dichiarando che la posa della prima pietra avverrà ad autunno e l’impianto sarà avviato entro la fine del 2015". Ignorati, secondo Rifondazione, "tutti i tempi necessari alla realizzazione della Vis(valutazione di impatto sanitario) e della Via (valutazione di impatto ambientale)". Senza "alcuna esitazione" e soluzioni alternative "viene perseguita la scellerata via dell’incenerimento". "Ignorate le più recenti indicazioni" dell’Unione Europea di pratiche vantaggiose sul piano economico e meno impattanti sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni direttamente e indirettamente esposte:quali il riciclo dei materiali e il recupero integrale di materia con tecnologie a freddo. La Provincia di Firenze, invece, si mostrerebbe "interessata a rilasciare tutte le autorizzazioni per aprire il cantiere". Per Rifondazione Comunista "siamo di fronte ad una scelta grave e irrispettosa verso il percorso di consultazione avviato con i Comitati e Associazioni che hanno presentato proposte alternative all’incenerimento, verso le assemblee consiliari che devono ancora pronunciarsi". Calò e Verdi chiedono alla Provincia di chiarire l’iter procedurale, le risorse, i costi e le ricadute sanitarie e ambientali del progetto. Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Quadrifoglio SpA e Hera annunciano la realizzazione del mega inceneritore a Case Passerini “… costerà 135 milioni di curo e potrà trattare 136.760 tonnellate annue di rifiuti (circa 400 tonnellate al giorno)…”. Il progetto è stato illustrato da HERA – l’impianto avrà due enormi camini alti 60mt ciascuno e sarà realizzato da un architetto di fama internazionale Gae Aulenti – mentre Quadrifoglio SpA ha annunciato la costruzione della nuova New.co ( Q.tHermo partecipata al 60% da Quadrifoglio e al 40% da HERA) che gestirà l’affaire e che richiederà “….alla commissione interprovinciale tutte le autorizzazioni per aprire il cantiere: l'iter per il rilascio sarà condotto dalla Provincia di Firenze….”. In modo sommario e superficiale il gestore ha illustrato l’iter autorizzativo e il crono programma, dichiarando che la posa della prima pietra avverrà ad autunno e l’impianto sarà avviato entro la fine del 2015.
Quadrifoglio e il suo partner HERA con molta disinvoltura preannunciano la data di inizio dei lavori per l’inceneritore senza ancora avere realizzato gli studi della VIS ( valutazione di impatto sanitario) e della VIA (valutazione di impatto ambientale).
La stretta sui tempi è dovuta al fatto che la nuova New.co ha solo la necessità di garantire gli istituti di credito che sono dietro questa scellerata operazione Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo Spa del Gruppo Intesa San Paolo e Mps Capital Service per le Imprese (Gruppo Montepaschi) tranquillizzandoli anche sui ritorni economici perché ci saranno sempre rifiuti da trattare nell'inceneritore.
Come giustamente è stato evidenziato dal Coordinamento dei comitati della Piana FI-PO-PT Coordinamento ATO Toscana Centro e Medicina Democratica-Firenze è molto grave
che si “…preannunci una data di inizio dei lavori per l'inceneritore di Case Passerini senza ancora avere fatto lo studio di impatto ambientale. Infatti  Quadrifoglio ed il suo partner HERA devono ancora ottenere dalla Provincia pronuncia positiva di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), prima di iniziare – eventualmente - i lavori. La VIA prevede di verificare la compatibilità ambientale dell'impianto e le alternative meno pericolose per lo smaltimento dei rifiuti, ivi compresa l'alternativa zero impianti di incenerimento, come prevede la normativa e come dimostrerà “Alter Piano” (piano Alternativo) per la gestione dei rifiuti del Coordinamento ATO Toscana Centro di prossima presentazione… ;

perché questo sta ad indicare la tendenza (come già è accaduto in sede di pianificazione), ad una decisione precostituita, a prescindere dai risultati dell’istruttoria che si aprirà sulla VIA. Questo mette in discussione l'autonomia e l’imparzialità degli uffici provinciali dal decisore politico, quando dovranno effettuare la valutazione finale sull’impatto dell’inceneritore;

che mentre sono in calendario nei prossimi giorni audizioni del Consiglio Provinciale, riguardanti i piani alternativi dei comitati della Piana FI-PO-PT e del Valdarno- Valdisieve , le decisioni siano già state prese;


che l'ATO Toscana centro, ignorando ogni approccio di precauzione, voglia costruire l'inceneritore di Case Passerini che esporrà i cittadini a sostanze cancerogene e mutagene con un rischio tanto inutile quanto evitabile. Tutti sanno che anche gli inceneritori moderni sottopongono le popolazioni ad un'esposizione prolungata di metalli pesanti, diossine e particolato ultrasottile, tutte sostanze che sono pericolose per la salute anche se in quantità piccolissime, infatti sono definite dalla letteratura scientifica ‘a tolleranza zero’.

che da un punto di vista economico si prevedano già costi tariffari di 165 euro a tonnellata, mentre in altri contesti nazionali questi sono costi assai inferiori. Lo stesso impianto, che secondo il piano industriale sarebbe dovuto costare 100 milioni di euro, adesso è stimato a 135 milioni. Ciò evidenzia ancora una volta che i costi per i cittadini e per le imprese sono destinati ad aumentare. A questo si dovranno poi aggiungere gli oneri finanziari che le banche imporranno.

Lo studio Moniter, che è costato nel 2007 alla Regione Emilia-Romagna oltre 3 milioni di euro per indagare gli effetti sanitari e ambientali degli inceneritori di HERA presenti sul suo territorio, ha ancora una volta dimostrato, nonostante limiti metodologici, precisi segnali di allarme e ricadute negative per la salute delle popolazioni esposte come: eccesso di linfomi Non Hodgkin a Modena, aumento di rischio di nascite pretermine e possibili aumenti di rischio tanto per patologie tumorali che non tumorali, per di più coerenti con altre segnalazioni emerse in letteratura(vedi comunicato stampa ISDE-Ulteriori considerazioni sullo studio Moniter- del 23/01/2012).

Senza alcuna esitazione a soluzioni alternative viene perseguita la scellerata via dell’incenerimento. Ignorate le più recenti indicazioni dell’Unione Europea di pratiche vantaggiose sul piano economico e meno impattanti sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni direttamente e indirettamente esposte:quali il riciclo dei materiali e il recupero integrale di materia con tecnologie a freddo.
Rifondazione Comunista da tempo impegnata a contrastare la gestione dei rifiuti fondata sull’incenerimento e sul duopolio inceneritori-discariche a fronte dell’annuncio dato da Quadrifoglio SpA e HERA di procedere all’inizio dei lavori della costruzione dell’inceneritore a Case Passerini chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente
di riferire sul il corretto iter procedurale previsto e in essere per l’autorizzazione inerente l’apertura dei cantieri, sulle risorse impegnate e sui tempi/crono programma e sui motivi per i quali non si è atteso il pronunciamento dei Consigli Provinciali sul Piano Interprovinciale dei rifiuti nonché l’esito delle audizioni che le commissioni hanno attivato con Associazioni e Comitati.
Altresì chiediamo di sapere i motivi per i quali dai gestori venga prevista una data di inizio dei lavori senza ancora avere fatto lo studio di impatto ambientale,la VIA prevede  di verificare la compatibilità ambientale dell' impianto e le alternative meno pericolose  per lo stesso scopo, ivi compresa l'alternativa zero impianto di incenerimento. Il fatto che abbiano già previsto  una data di inizio dei lavori senza ancora avere fatto lo studio di impatto ambientale va denunciato come fatto grave, perché preannuncia una decisione precostituita a prescindere dai risultati  dello studio
Chiediamo inoltre di essere informati sulla VIS nonché sui tempi di realizzazione della New.co.
Infine chiediamo di sapere se la Giunta Provinciale intende ripensare le scelte fatte assumendo l’Alter Piano, il piano per la gestione dei rifiuti dell'ATO Centro recentemente elaborato dai comitati, il quale mostra come si può gestire quel 40% di rifiuti che rimane dopo le raccolte differenziate, senza ricorrere all'incenerimento, senza aggiungere altri inutili fattori di pressione ambientale per le popolazioni, senza incidere sui bilanci familiari e su quelli delle imprese per i prossimi venti anni".

30/01/2012 11.25
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze