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ARNO: PARTE UNA NUOVA STAGIONE DI LAVORI
Manutenzioni per circa 3 milioni da Rignano a Carmignano e sugli affluenti
Cappelli: “Riemerge il territorio del futuro parco”

L'arno

La Provincia ha avviato anche per il 2004 importanti lavori di sistemazione delle sponde dell’Arno e dei suoi principali affluenti, dopo quelli iniziati nel 2001 e ripetuti annualmente per migliorare la situazione idraulica dei fiumi e per contribuire alla riduzione dei rischi di alluvioni.
Partono a giorni i lavori dei Consorzi di Bonifica dell’Area Fiorentina, delle Colline del Chianti e dell’Ombrone-Bisenzio, ai quali la Provincia, con un impegno economico triennale di 3 milioni e mezzo di euro, ha dato incarico di eseguire gli interventi di manutenzione in destra d’Arno da Pontassieve fino a Carmignano ed in sinistra d’Arno da Bagno a Ripoli fino a Lastra a Signa.
Gli interventi di cui si occupano i Consorzi non riguardano solo l’Arno a Firenze, ma interessano i Comuni rivieraschi per i tratti di Sieci, Falle, Terzolle, Mugnone, Bisenzio, Marina, Ombrone, Rimaggio, Vingone, Greve.
Per la zona del Valdarno da Figline Valdarno a Rignano sull’Arno, in destra e sinistra d’Arno, sono in corso gare d’appalto per affidare lavori di manutenzione ordinaria per l’importo di 926mila euro.
Altre gare di appalto in corso di espletamento per un importo di circa un milione di euro riguarderanno interventi di manutenzione straordinaria sul Terzolle in prossimità delle Cappelle del Commiato e di Ponte alle Mosse, sul Bisenzio e sull’Arno nelle località di Nave a Rovezzano, Le Sieci, sulla Sieve.
Gli interventi sul Bisenzio in particolare, che inizieranno quest’anno in concomitanza con quelli del Comune di Campi Bisenzio, puntano a rinforzare gli argini di questo riottoso torrente che, insieme all’Ombrone è fra quelli più soggetti a fenomeni di piena, più volte anche nel corso di quest’ultimo anno.

Con la stipula del protocollo di intesa con la Regione Toscana per lo studio di Area Vasta, entra in una nuova fase anche la realizzazione del Piano di Bacino dell’Arno, con la progettazione delle casse di espansione indispensabili alla riduzione del rischio idraulico per l’area fiorentina.
“Sembra quasi – dice l’assessore provinciale alle politiche del territorio Luciana Cappelli – che il lavoro svolto in questi ultimi anni abbia fatto riemergere o reso visibile a tutti, quello che già c’era: il Parco dell’Arno. Passando col treno quello che si supponeva essere l’Arno è ora visibile e ci accompagna da Figline Valdarno ad Empoli; sempre più frequenti sono i gruppi che in bicicletta costeggiano l’Arno dalle Cascine a Signa ma anche nei tratti dall’Albereta a Bagno a Ripoli mettendo in evidenza da un lato la gradevolezza della naturalità e dall’altro quelle porzioni di città o di periferia che proprio perché non vissute in maniera continuativa sono diventate terra di nessuno, luoghi di degrado”.
Sul Parco dell’Arno è stato siglato in questi giorni un protocollo di intesa tra tutti i comuni rivieraschi.
La novità, in questo come negli altri progetti ed interventi, è l’approccio integrato ai temi della difesa del suolo. Si punta a risanare le aree prospicienti i fiumi dagli abusi non solo per motivi idraulici, ma per concorrere alla qualità ed alla sicurezza urbana.
In questo senso va letta l’adesione della Provincia all’ “Associazione sull’Arno”, o anche la realizzazione dei due pontili sull’Arno, uno nel Comune di Signa, l’altro alle Cascine, pensati per l’attività del servizio di piena, di Vigili del Fuoco e Protezione Civile, ma a disposizione di tutti coloro che ne richiedono l’uso per altre finalità.

03/04/2004 10.44
Provincia di Firenze