TERMOVALORIZZATORE, POLEMICHE ACCESE. IL PUNTO SUL PROGETTO
La dettagliata risposta dell'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli a due domande d'attualità della Lega Nord e di Rifondazione comunista
In data 27 gennaio il Presidente di Quadrifoglio e il Presidente del gruppo Hera hanno annunciato la costituzione di una nuova New.co, denominata 'Q.thermo', partecipata al 60 per cento da Quadrifoglio e al 40 per cento dal Gruppo Hera, che realizzerà e gestirà il nuovo impianto di termovalorizzazione previsto a Case Passerini, nel Comune di Sesto Fiorentino. Su questi fatti sono state presentate due distinte domande d'attualità in Consiglio provinciale di Firenze dalla Lega Nord e da Rifondazione comunista, alle quali ha dato risposta l'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli.
La New.co., la cui costituzione formale è stata annunciata per le prossime settimane, è il frutto di un percorso che ha visto l’Ato Toscana Centro deliberare, sulla base del Piano Straordinario di ambito, l’individuazione dei soggetti gestori titolati alla attuazione delle previsioni impiantistiche. Per quanto riguarda Case Passerini, il soggetto individuato è stato Quadrifoglio. Nel maggio 2009 Quadrifoglio, così come stabilito dall’Assemblea dei soci, bandì la gara per la scelta di un socio privato di minoranza/partner industriale in una costituenda New.co cui affidare la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini.
Per Crescioli giova innanzitutto ricordare che l’impianto di termovalorizzazione della Piana Fiorentina poggia su previsioni pianificatorie ben precedenti all’adottando Piano Interprovinciale dei Rifiuti. L’impianto presentato nella conferenza stampa di venerdì 27 gennaio da Quadrifoglio e da Hera è previsto fino dal Piano Provinciale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati approvato l'11 febbraio 2002. Nei dieci anni da allora trascorsi sono stati compiuti numerosi approfondimenti ed in particolare è stato effettuato lo studio di Valutazione di Impatto Sanitario (Vis), cofinanziato dalla Ce . Tale studio ha espresso parere favorevole alla realizzazione nell’area della Piana Fiorentina di un impianto di termovalorizzazione di Rifiuti solidi urbani con raccomandazioni e precisazioni relativamente al sito da considerarsi maggiormente idoneo. Sulla base di tali raccomandazioni la Provincia di Firenze ha approvato modifiche al Piano Provinciale di gestione Rifiuti, nel 2006, spostando la localizzazione del’impianto, inizialmente previsto ad “Osmannoro 2000”, nel sito impiantistico di Case Passerini.
Tale modifica al Piano Provinciale è stata preceduta da un lungo periodo di confronto con soggetti pubblici e privati, cittadini e comitati, riuniti in un “Forum”di partecipazione popolare, che ha accompagnato l’intero iter approvativo del Piano.
Si deve anche ricordare che dopo il 2002, corrispondentemente al Piano Provinciale e alla sua modifica, sono stati approvati anche due Piani Industriali e, da ultimo, in seguito alla Legge regionale 61/2007, modificativa della Legge regionale 25/1998, un “Piano Straordinario”, da parte degli ATO 5, 6 e 10.
"Tutti questi strumenti di pianificazione - ha spiegato Crescioli - hanno confermato, ad abundantiam, la scelta dell’impianto termico della Piana Fiorentina. Possiamo affermare con sicurezza che in questi dieci anni trascorsi non è mancato né il confronto, né l’ascolto delle diverse posizioni, né il tempo per riflettere sulle decisioni". Certo è che, già dopo le modifiche apportate al Piano Provinciale nel 2006 e le conseguenti modifiche al Piano Industriale (Delibera dell’Assemblea Consortile n° 4 del 18.7.2007), "la società Quadrifoglio avrebbe avuto la facoltà di avviare l’iter per la realizzazione e la gestione dell’impianto".
Per quanto riguarda invece le competenze autorizzative della Provincia, Crescioli ha sottolineato, anche al fine di precisare le informazioni riportate sull’argomento in occasione della conferenza stampa del 27 gennaio, che l’impianto rientra nel punto i) dell’allegato A2 della Legge regionale 10/2010 : “....i) Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità superiore a 100 t/giorno, mediante operazioni di incenerimento o di trattamento di cui all’Allegato B, lettere D9, D10 e D11, ed all’Allegato C, lettera R1, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152....”, per il quale dovrà essere sottoposto alla procedura di Via (art. 52 e segg). All’interno di tale procedura sarà valutata la compatibilità ambientale, le alternative compresa l’opzione zero.
Ai sensi della Legge regioanel 10/2010 verrà fatta una presentazione pubblica del progetto e potranno essere fatte osservazioni inviandole all’Autorità competente.
L’Autorità competente è l’Amministrazione Provinciale di Firenze: in questo caso l’Autorità competente per la Via coincide con quella competente al rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale).
Peraltro l’impianto in questione non sarà classificato come impianto di smaltimento rifiuti, ma ha le caratteristiche per essere considerato un impianto di recupero energetico (R1), e dovrà quindi essere autorizzato anche ai sensi della Legge regionale 39/2005.
Si segnala che la Legge regionale del 27.12.2001, “Legge finanziaria per l’anno 2012”, all’art. 102, prevede modifiche alla Legge regionale 10/2010, relative al “Raccordo tra Via e Autorizzazione integrata ambientale”. Recita questa norma che, nel caso di coincidenza dell’Autorità competente per la Via e per l’Autorizzazione integrata ambientale, “lo studio di impatto ambientale e gli elaborati progettuali sono integrati con le informazioni previste ai commi 1 e 2 dell’ art. 29 ter del D.lgs. 152/2006 e il provvedimento finale ha anche i contenuti di cui all’ art. 29 sexies”. In altri termini quindi lo studio di impatto ambientale potrà contenere anche le informazioni necessarie richieste per la domanda di Autorizzazione integrata ambientale e il provvedimento di valutazione dell’impatto ambientale potrà avere anche i contenuti di rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale.
Attualmente gli uffici della Direzione Ambiente non hanno ricevuto alcuna istanza né documentazione in merito al termovalorizzatore presentato, ma sulla base di quanto sopra detto, si potrà legittimamente richiedere la procedura di raccordo tra Via e Autorizzazione integrata ambientale, con una sensibile semplificazione delle procedure e accorciamento dei tempi del procedimento.
Gli Uffici della Provincia "si atterranno come sempre, nell’esercizio delle funzioni autorizzatorie, allo scrupoloso rispetto della normativa vigente e dei principi di autonomia ed imparzialità".
"Se fossimo già stati eletti nell'Assemblea al momento della votazione del Piano provinciale dei rifiuti, non avremmo mai dato il nostro consenso - ha commentato Marco Cordone per la Lega Nord - Abbiamo ricevuto nella Commissione ambiente della Provincia della scorsa settimana alcuni comitati tra cui quelli della piana fiorentina. Si è aperta un'interlocuzione molto interessante. Restiamo dell'avviso che Quadrifoglio ed Hera avrebbero dovuto aspettare che fosse completata la valutazione di impatto ambientale prima di muoversi con la stampa".
"Non siamo soddisfatti - è stata la replica del consigliere Andrea Calò (Rifondazione comunista). Avevamo e abbiamo proposte alternative all'inceneritore. Abbiamo aderito con convinzione alla presentazione dell'Alter piano elaborato di Comitati. Il punto di fondo è che non vi è stata partecipazione dei cittadini in questo processo. Non vi è stata la Valutazione di impatto ambientale. Nel corso dell'audizione i comitati hanno contestato l'omissione di importanti normative sulla partecipazine. Le Assemblee elettive sono state ridotte a un simulacro di quel che dovrebbero essere. Su questo punto non cediamo e ci scontreremo".