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RICHARD GINORI, RIFONDAZIONE: "CERCASI TAVOLO INTERISTITUZIONALE"
Domanda d'attualità dei consiglieri provinciali Calò e Verdi

"Blocco totale per l’intera giornata delle attività e manifestazione in strada dei lavoratori della Richard Ginori 1735 SpA di Sesto Fiorentino, causati dal nuovo intollerabile balletto dei pagamenti degli stipendi. AAA cercasi disperatamente il tavolo interistituzionale". Domanda d'attualità dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. Di seguito il testo.

"Le rassicurazioni date in questi giorni dalla proprietà si sono sciolte come neve al sole. La Rsu Cobas aveva già allertato l’opinione pubblica, le Istituzioni, in particolare il Sindaco di Sesto Fiorentino, sulla scarsa attendibilità della proprietà. Così come Rifondazione Comunista aveva chiesto alle Amministrazioni locali di richiedere al CdA il massimo della responsabilità sociale sfidandola a dimostrare le proprie capacità imprenditoriali e a ritrovare un autorevolezza sul piano delle relazioni.
Così non è avvenuto perché stamani mattina la proprietà ha comunicato di essere nell’impossibilità di saldare il 50% degli stipendi di gennaio.
Da qui la giusta reazione dei lavoratori e del sindacato di interrompere la produzione, proclamando un sciopero, un presidio ed un corteo nella città di Sesto poiché la situazione è diventata insostenibile proprio sul piano dei diritti.

Si è venuto così a formare un quadro, in cui tutti gli impegni dichiarati e sbandierati nei vari tavoli istituzionali, con il classico gioco del cerino sono tornate ai lavoratori, costretti a subire la “precarietà” degli stipendi.

La manifestazione di oggi, che durerà l’intera giornata, vuole essere l’ennesimo grido di allarme riguardo alla gravità della situazione in Ginori, poiché nessuno è più disposto fra i lavoratori a farsi prendere in giro.
Le problematiche affrontate in questi giorni:
dall’appetibilità speculativa del sito produttivo e la conseguente possibilità di spostare le lavorazioni della Richard Ginori;
alla discussione sulla tenuta dei livelli occupazionali e del rilancio dello sviluppo produttivo;
diventano vessilli o chimere se non si garantisce da subito il diritto al salario.
Il tira e molla di questa mattina sul pagamento degli stipendi – prima l’annuncio sul differimento e dopo che le manifestazioni hanno preso consistenza, il nuovo annuncio che invece pagheranno gli arretrati stipendiali il giorno 22 p.v.- fa mantenere ai lavoratori il legittimo sospetto sull’attendibilità della proprietà e deve rimpegnare la politica e le Istituzioni a mantenere un livello costante di attenzione e di pressione verso la proprietà obbligandola al rispetto dei diritti e del salario dei lavoratori a cui va la nostra solidarietà.
Si faccia sentire il tavolo interistituzionale - Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Sesto Fiorentino- rifuggendo ad una funzione testimoniale che poco serve alla vertenza in atto e alla soluzione del problema".

15/02/2012 13.32
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze