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LICENZIAMENTI A TV1, "MA I DIRITTI NON SI SVENDONO"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista: "Sosterremo in tutte le sedi politiche ed istituzionali le ragioni dei lavoratori"

Licenziati cinque giornalisti da TV1 per "non essersi sottoposti ai ricatti della proprietà". Ma "i diritti non si svendono": i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi esprimono "piena solidarietà. Rifondazione sosterrà in tutte le sedi politiche ed istituzionali le ragioni dei lavoratori". Calò e Verdi hanno diffuso una nota. Di seguito il testo.

"Apprendiamo in data odierna che TV1 ha attivato una procedura di licenziamento senza alcun preavviso per 5 giornalisti. Un atto grave e lesivo sul piano dei diritti individuali e collettivi, che trova pochi precedenti nei rapporti tra imprese e lavoratori e nel contesto delle relazioni sindacali. I licenziamenti in tronco sono avvenuti senza che l’Associazione stampa Toscana e la stessa CGIL avessero aperto il confronto tra le parti e senza che fossero attivati tutti gli strumenti di sostegno e di tutela previste dalle normative e leggi. La crisi dell’emittente, che lavora principalmente nei territori di Arezzo, Firenze e Siena era stata annunciata tempo fa a seguito del forte ridimensionamento degli introiti pubblicitari e dei finanziamenti anche a causati dalla crisi economica in atto, ma che comunque hanno visto proseguire l’assegnazione di contributi, per la realizzazione di format e la programmazione di campagne di comunicazione. Per tutti e cinque, per alcuni fino 26 anni di lavoro , nella televisione locale licenziati senza preavviso. In questi tempi dove le prove di forza con i lavoratori sono all’ordine del giorno non possiamo ci permettere di non appellarsi alle Istituzioni, ai Sindacati e a tutti quanti devono, una volta di più, difendere i diritti dei lavoratori contro la protervia di pretende di usare a proprio piacimento la vita delle persone.
Il gruppo provinciale di Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze esprime piena solidarietà ai cinque giornalisti licenziati da TV1 per non aver accettato il ricatto della proprietà sulla diminuzione dell'orario di lavoro e di conseguenza dello stipendio. Non si può derogare né ai diritti né alla propria dignità umana e professionale, per questo motivo sosterremmo in tutte le sedi politiche ed istituzionali i lavoratori e le controversie sindacali a loro tutela".

01/03/2012 17.52
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze