NUOVO CORRIERE DI FIRENZE. "INTERVENGANO GLI ENTI LOCALI"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi a fianco dei lavoratori del quotidiano
Rifondazione Comunista dalla parte dei lavoratori del Nuovo Corriere di Firenze e Arezzo. Aperta la vertenza per contrastare la chiusura dei quotidiani e salvaguardare il lavoro l’occupazione, salari e il pluralismo dell’informazione. I consiglieri della Provincia di Firenze Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno diffuso una dichiarazione sulla vicenda. Di seguito il testo.
"Apprendiamo che sono a rischio chiusura Il Nuovo Corriere di Firenze e il Nuovo Corriere Aretino. Si tratta di due quotidiani molto radicati sul territorio e in tutte le articolate realtà istituzionali e sociali delle Provincie che stanno contribuendo a mantenere un carattere plurale ad un informazione sempre più nelle mani di pochi.
Rischiano il proprio posto di lavoro giornalisti, collaboratori, poligrafici, personale di alta professionalità che ha qualificato entrambe le testate.
In questo contesto di grave crisi economica e in piena recessione l’azienda deve fare chiarezza su quali sono le prospettive e se è in gioco la tenuta occupazionale. Così come vanno indagate fino in fondo le ragioni che stanno sullo sfondo della minacciata chiusura, dove sicuramente peseranno le scelte in materia di editoria compiute dal Governo centrale e la situazione economica della proprietà.
Per contrastare la chiusura e la pesante ricaduta sociale delle scelte aziendali il comitato di redazione ha votato all’unanimità un pacchetto di cinque giorni di sciopero di cui il primo fissato per il 15 marzo. L’assemblea dei giornalisti e poligrafici ha richiesto un incontro urgente all’Amministratore per avere chiarimenti sul futuro dei quotidiani, sul piano industriale nonché sulla riorganizzazione, il rilancio delle attività e la salvaguardia dei posti di lavoro.
Pesante è la situazione all’interno dei quotidiani dove si continua a lavorare con contratti a termine scaduti e non rinnovati e altri prossimi alla scadenza, così come è a tutt’oggi irrisolto il pagamento dei compensi ai vari collaboratori: una vera e propria precarizzazione lavorativa e salariale.
Rifondazione Comunista esprime la piena solidarietà ai giornalisti e poligrafici a rischio del proprio posto di lavoro ed esprime il proprio sostegno politico ed istituzionale alla vertenza rendendosi disponibile a mettersi in campo per dare un proprio contributo alla soluzione posta dai lavoratori: difesa dell’occupazione, dei diritti, e della dignità del lavoro.
Rifondazione Comunista si appella a tutte le amministrazioni locali per mantenere alta l’attenzione e a sostenere la vertenza dei lavoratori del Nuovo Corriere".