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PEEP SCANDICCI, FRANCHI (PDL): "QUALI SOLUZIONI PER I PROPRIETARI DEGLI ALLOGGI"
La capogruppo in Provincia e la consigliera Cavaciocchi presentano un'interrogazione

Il caso del Peep di Badia a Settimo di Scandicci. "Quale soluzione per i proprietari degli alloggi?", chiede con un'interrogazione la capogruppo del Pdl in Provincia di Firenze Erica Franchi insieme alla consigliera Carla Cavaciocchi. Di seguito il testo del documento.

"Il sottoscritto consigliere provinciale richiamata la normativa nazionale vigente in materia di Piano per l’Edilizia Economico Popolare (Peep) ed in particolare:
- Legge finanziaria 1999,
- articolo 31 della Legge n. 448 del 23/12/1998 ( che ha dato ai Comuni la facoltà di cedere in proprietà le aree comprese nei PEEP – Piani di Edilizia Economica e Popolare )
- Legge 18/4/1962 n. 167 articolo 51 Disposizioni per favorire l’acquisizione di aree per l’edilizia economica e popolare.
- Legge n. 865 del 2/10/71 - Programmi e coordinamento dell'edilizia residenziale pubblica; norme sull'espropriazione per pubblica utilità; modifiche ed integrazioni alle leggi 17 agosto 1942, n. 1150; 18 aprile 1962, n. 167; 29 settembre 1964, n. 847; ed autorizzazione di spesa per interventi straordinari nel settore dell'edilizia residenziale, agevolata e convenzionata;
- Legge n°14/2012 di conversione del cosiddetto Decreto mille proroghe del 2011 che introduce la norma relativa ai Peep, come pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio scorso;
Ricordato in particolare che
- La legge finanziaria 1999 ha dato ai Comuni la facoltà di cedere in proprietà le aree comprese nei PEEP – Piani di Edilizia Economica e Popolare, già concesse in diritto di superficie, agli attuali proprietari degli alloggi dietro pagamento di un corrispettivo.
- Gli assegnatari delle aree in diritto temporaneo di superficie hanno quindi l’opportunità di ottenere la pienezza del diritto di proprietà dell’immobile posseduto e di disporre del medesimo senza più alcun vincolo e condizionamento.
considerato che
- per diritto di superficie si intende il diritto di mantenere l'edificio sul terreno di proprietà del Comune solo per il numero di anni previsto dalle convenzioni. Scaduto il termine anche il fabbricato diviene di proprietà del Comune oppure, si può procedere al rinnovo del diritto di superficie, dietro versamento di un nuovo corrispettivo.
- il PEEP era attuato dai Comuni attraverso l’acquisizione di aree mediante esproprio, da assegnare, parte in proprietà e parte in diritto di superficie, agli enti costruttori (cooperative, imprese, ecc..) che dovevano poi metterli a disposizione solo di chi possedeva i requisiti previsti dalla legge.
Premesso che Il Consiglio Comunaledi Scandicci, con deliberazione n. 97 del 22 luglio 2010, ha adottato una variante al P.E.E.P (approvato con deliberazione C.C. n. 245/93) la quale, in attuazione delle previsioni del vigente Regolamento Urbanistico, prevedeva la ricollocazione di volumetria edificabile di sub lotti in tutto o in parte inattuati nel comparto edificatorio di Badia a Settimo/San Colombano;
Considerato che con Delibera di Giunta del 13 settembre 2011, l’Amministrazione Comunale di Scandicci si impegnava, incaricando tecnici professionisti esterni, a procedere allo sviluppo di una dettagliata istruttoria tecnico giuridica per verificare l’eventuale disparità tra i prezzi degli appartamenti fissati nella convenzione tra cooperative e la stessa amministrazione, e quelli finali di vendita;
Vista la relazione Tecnica (come da nota pubblicata sul sito internet del Comune di Scandicci in data 10 febbraio 2012) predisposta dal dirigente dell'assessorato all'urbanistica -coadiuvato dagli uffici legale, edilizia e patrimonio, corredata degli approfondimenti tecnico-giuridici relativi al contenzioso tra cooperative e amministrazione comunale per gli alloggi del Peep di Badia.
Ricordato a margine di tale relazione che le cooperative che hanno realizzato l'intervento sulla base di un bando approvato dall'amministrazione nell'aprile 1999 , hanno motivato l'aumento dei prezzi finali rispetto a quelli previsti (articolo 9) dalla convenzione stipulata nel 2006 , con l' incremento dei costi complessivi di costruzione, dovuti a diversi fattori tra cui l'aumento dei prezzi delle materie prime; l'introduzione dell'euro; le modifiche architettoniche; le ulteriori modifiche imposte dall'evoluzione delle normative tecniche; le modifiche apportate dalle imprese per adeguare l'intervento agli standard costruttivi; le migliorie o le modifiche richieste personalmente dai singoli acquirenti. Rispetto a queste motivazioni la relazione rileva che, nell'arco temporale da considerare tra l'approvazione del bando -1999- e la stipula della convenzione -2006- l'incremento dei prezzi è stimabile, per il periodo 1999-2006, tra il 17,21% ed il 26,78%. Stima che, per l'intervallo 1999-2009, si attesta tra il 26,51% ed il 42,68%;
considerata la paradossale circostanza per la quale i proprietari, davanti ad un quadro finanziario così modificato, un domani, se dovessero rivendere i loro appartamenti, sarebbero costretti a rivenderli nei primi cinque anni a prezzi inferiori di quelli sostenuti per l’acquisto;
appreso che la nuova legge 14/2012 (la nazione Firenze del 04.03.2012 estratto dalla pag. 19) sostanzialmente rimanda ai Comuni la determinazione della percentuale da applicare per l’eliminazione del vincolo relativo al prezzo conn il quale, su richiesta del proprietario, è possibile vendere, dopo cinque anni, gli alloggi Peep realizzati si aree concesse in diritto di superficie;
per quanto sopra esposto, ritenuto di affrontare con esattezza la problematica del PEEP di Badia a Settimo e concorrere a fare luce su una problematica che coinvolge circa 300 famiglie;
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PER SAPERE :

Quali iniziative abbia intrapreso, o intenda intraprendere, l’Amministrazione Provinciale al fine di concorrere a fare chiarezza sulla vicenda Peep di Badia a Settimo, nel Comune di Scandicci".

14/03/2012 12.21
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze