BELLOSGUARDO, MUGELLO E RISCHI AMBIENTALI: PUNTO IN PROVINCIA
L'assessore Crescioli risponde a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista
Su presunti nuovi rischi ambientali in Mugello, per i lavori connessi alla terza corsia autostradale nell'area di Bellosguardo, segnalati dal Comitato civico del Cornocchio e ripresi con una domanda d'attualità dai consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, l'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli ha fatto presente che in virtù dell'aumento dei mezzi pesanti in transito sulla Sp 8 la Provincia di Firenze ha firmato due convenzioni con Autostrada, inerenti il finanziamento, da parte di Autostrade, della manutenzione ordinaria e straordinaria della Sp 8 e la realizzazione di interventi di adeguamento su alcuni tratti di strada. Non è previsto il monitoraggio dei mezzi pesanti sulla Sp 8. La Polizia provinciale effettua settimanalmente controlli sui mezzi. Prima dell'emissione in strada i mezzi del cantiere hanno l'obbligo del lavaggio degli pneumatici e dai controlli effettuati si è verificato che questo avviene quasi sempre. Nei rari casi in cui sono state riscontrare anomalie sono state immediatamente risolte. Inoltre ci sono passaggi continui di spazzatrici.
Non sono previsti controlli e rilevamenti sulle polveri prodotto e sollevate dai mezzi pesanti in circolazione. Tuttavia il 29 febbraio 2012, presso il Ministero dell'Ambiente è stato istituito il Comitato di controllo per il tratto Barberino di Mugello-Firenze Nord e il tratto Firenze Sud-Incisa Valdarno, con un rappresentante della Provincia di Firenze. Tra i compiti del comitato vi sono la verifica e l'attuazione delle prescrizioni dettate e gli esiti e l'attuazione del monitoraggio ambientale.
"Avremo cura - ha spiegato Crescioli - di porre l'attenzione, attraverso il nostro rappresentante, le questioni ambientali al primo tavolo a cui saremo invitati".
Il monitoraggio delle acque del Mulinaccia, in cui confluiscono i corsi d'acqua interessati dai lavori del cantiere Bellosguardo, risulta a carico della società Spea, società del gruppo Autostrade che annovera, fra le sue attività, anche quella del monitoraggio. Attualmente non sono noti i risultati del monitoraggio.
Gli scarichi che normalmente si generano da un cantiere sono di tipo domestico, industriale e di dilavamento (derivanti dalla pioggia che raccoglie inquinanti sul suolo). La Direzione Difesa del Suolo ha autorizzato la società Autostrade allo scarico fuori fognatura (in particolare nel fosso Camborsino) dei reflui di tipo industriale e di dilavamento prodotti in tre aree specifiche: quelle di frantumazione, caratterizzazione e stoccaggio del terreno provenienti dagli scavi. I sistemi di trattamento delle acque proposti da Autostrade sono stati a suo tempo ritenuti idonei
L'autorizzazione risultava subordinata alla presentazione successiva di un più specifico piano di gestione delle acque meteoriche dilavanti (cioè derivanti da precipitazioni: piogge, neve, etc) e di un aggiornamento dei documenti tecnici che dessero conto dell'effettivo assetto operativo del cantiere.
La Provincia, nel settembre scorso, a seguito di un rapporto Arpat, ha emanato un atto di diffida nei confronti della società che per Autostrade esegue i lavori, Pavimental spa, imponendo la presentazione dei documenti per il cantiere Bellosguardo.
L'aggiornamento è stato presentato a ottobre. La relattiva istruttoria di Arpat è ancora in corso e a breve si potrà sapere se l'aggiornamento risulta sufficiente.
Non risultano note problematiche di inquinamento atmosferico.
Circa sopralluoghi compiuti da Arpat nel sito di Bellosguardo, non risultano trasmessi alla Provincia rapporti specifici, ma sono in corso di definizione almeno tre verbali su violazioni di norme ambientali.
"Non mi tranquillizza una delle cose che ho potuto apprendere - ha replicato per Rifondazione Lorenzo Verdi - Il fatto che il monitoraggio sia a carico di una società proprio del gruppo Autostrade. Chi dovrebbe essere controllato diventa il controllore di se stesso. Noi non abbiamo fiducia in queste persone. Le modalità di controllo devono essere più efficaci. Siamo contrari alla realizzazione di quell'area a Bellosguardo".