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PROVINCIA FIRENZE E COOPERATIVE SOCIALI
I consiglieri di Rifondazione comunista: "Situazione drammatica. Posti di lavoro in pericolo"

Rsa della Provincia di Firenze. "A rischio la tenuta dei servizi e dei livelli occupazionali", secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. La situazione "è drammatica per gli educatori e i dipendenti delle cooperative sociali". La Fp Cgil chiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi presso la Provincia di Firenze, "al fine di tutelare i numerosi posti di lavoro in pericolo". Per quanto riguarda i diritti dei lavoratori, "sono stati i primi a svanire: i contratti a tempo determinato non sono stati rinnovati, sono state contratte le ore di servizi delle cooperative che operano nel settore, sono state sospese le ferie e sospeso il premio incentivante riferito al 2011 di 350 euro, che viene disdetto per il 2012". Si sarebbero verificate, in ultimo, "irregolarità nelle retribuzioni per alcuni lavoratori del settore. Rifondazione Comunista nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori delle Rsa, delle cooperative sociali e degli utenti chiede alla Provincia di Firenze di intervenire sostenendo la richiesta sindacale sul tavolo di crisi e difendendo l’intero sistema di protezione sociale a rischio". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Situazione drammatica per gli educatori e i dipendenti delle cooperative sociali del territorio fiorentino che si occupano di assistenza domiciliare, aiuto e sostegno alle persone svantaggiate e alla popolazione anziana. Il settore è da tempo interessato da tagli ai servizi e alle prestazione, con forti riduzioni degli orari di lavoro, aumento del ricorso alla cassa integrazione e rischio diffuso di perdita di posti di lavoro.
Il grido d’allarme viene lanciato dalla FP CGIL che sottolinea come la riduzione dei fondi stanziati per i servizi sociali si stia tramutando in un vero e proprio dramma per una categoria, quella dei lavoratori delle cooperative, da sempre caratterizzata da forte precarietà, bassi salari, scarse tutele e incertezza sul versante contrattuale;
Se nei mesi scorsi numerose erano state le manifestazioni di protesta da parte degli educatori e le educatrici dell’assistenza scolastica delle Cooperative Di Vittorio e L’Agorà, per le inaccettabili condizioni di lavoro e per l’incertezza derivante dal mancato rinnovo dell’appalto da parte del Comune di Firenze, ora a protestare sono gli operatori dell’assistenza domiciliare e delle residenze assistite.
Tra i dipendenti del Consorzio Zenit sono già 80 quelli in riduzione di orario di lavoro con cassa integrazione in deroga.
Drammatico lo scenario delle residenze: tra quelle i rischi di chiusura e le riduzioni di utenza rischiano di avere conseguenze pesantissime in termini di occupazione, tanto che per il sindacato i licenziamenti dei lavoratori sembrano ormai essere alle porte.
Le criticità maggiori vengono registrate per le RSA della Zona Nord Ovest fiorentina (Villa I Pitti, Villa La Ledanice, Villa Michelangelo e Villa Gisella) o come per la RSA La Meridiana, Delfino Residenze e Il Giglio, per le quali il sindacato dichiara di avere sottoscritto accordi per l’attivazione della Cassa Integrazione in deroga.
Lo scorso 19 gennaio, era stato attivato un tavolo istituzionale con la ASL 10 e la Società della Salute Nord Ovest che, purtroppo, non ha ad oggi raggiunto l’obiettivo di garantire la tenuta dei servizi e in conseguenza il mantenimento dei livelli occupazionali.
A rendere poco chiara la situazione generale sono anche le vertenze in corso tra Comune e alcune RSA riguardo alle quote sociali da versare con tanto di ingiunzioni di pagamento inviate agli uffici di Palazzo Vecchio e ricorsi in merito
Una questione controversa, sicuramente frutto degli effetti della crisi generale in corso, ma che non può essere fatta ricadere sulla pelle dei lavoratori.
Sullo sfondo rimane la questione dei tagli al sociale che stanno di fatto mettendo a rischio l’occupazione e i salari di migliaia di lavoratori del settore.
Da qui parte la richiesta della FP CGIL la quale richiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi presso la Provincia di Firenze, al solo fine di tutelare i numerosi posti di lavoro in pericolo.
Per quanto riguarda i diritti dei lavoratori sono stati i primi a svanire: i contratti a tempo determinato non sono stati rinnovati, sono state contratte le ore di servizi delle cooperative che operano nel settore, sono state sospese le ferie e sospeso il premio incentivante riferito al 2011 di 350 euro, che viene disdetto per il 2012. Si sono verificate, in ultimo, irregolarità nelle retribuzioni per alcuni lavoratori del settore.
Il mondo del lavoro cambia, si trasformano i servizi, trovando costi inferiori. I lavoratori subiscono, insieme agli utenti, il disagio di vedersi togliere gli uni l’unica fonte di reddito, gli altri la dignità di vivere gli ultimi anni della loro vita in modo decoroso.
I parenti degli utenti si trovano a dover gestire situazioni ingestibili senza ausili sociali. Insomma, in tutto questo caos dove ognuno pensa per sé, crediamo sia dignitoso, serio e onesto tutelare i più deboli.
Ciò premesso gli scriventi consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori delle cooperative sociali e delle RSA nel ribadire:
la loro netta contrarietà a quelle scelte e a quegli indirizzi volti a risanare i bilancio pubblici e a ridurre le spese facendo pagare il prezzo alla coesione sociale e al welfare;
che il lavoro sociale è un lavoro fondamentale in quanto attinente ai diritti e alla qualità della vita dei cittadini bisognosi e quindi alla qualità stessa dell’intera società;
le condizioni di lavoro dei dipendenti delle cooperative sociali sono caratterizzate da fortissima precarietà, situazioni usuranti, (dovendo affrontare problematiche, spesso tragiche, inerenti la vita delle persone, soggetti deboli, marginalizzati), turni, tempi e ritmi spesso insostenibili, retribuzioni insufficienti;
Chiedono al Presidente della provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo nelle RSA della provincia in merito a seguito dei tagli effettuati in merito alla tenuta dei servizi e alla questione occupazionale delle cooperative sociali. Appreso che la FP CGIL ha richiesto l’immediata apertura di un tavolo di crisi presso la Provincia di Firenze al fine di tutelare i numerosi posti di lavoro in pericolo chiede cosa la Giunta Provinciale è intenzionata a fare per tutelare il sistema di protezione sociale, il diritto al lavoro e alla salute. Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è intenzionata a farsi promotrice, unitamente ai Comuni del proprio territorio e alla Regione Toscana di un tavolo per verificare la tenuta del welfare fiorentino, primo fra tutti i diritti delle persone, alla salute e al lavoro".

02/04/2012 11.02
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze