SICCITA', IL PDL: "NON BASTANO LE BUONE INTENZIONI PER AFFRONTARLA"
I consiglieri provinciali Filippo Ciampolini, Piergiuseppe Massai, Massimo Lensi e Manola Aiazzi: "Tanta responsabilità politica ha inaridito le risorse idriche. Si è sbandierata la prevenzione, poi non la si è praticata"
Si sono svolte ieri, martedì 3 aprile, in seduta congiunta, la Seconda e la Terza Commissione della Provincia di Firenze intorno al tema delle risorse idriche e della preoccupante situazione nel territorio fiorentino. Le dichiarazioni dei consiglieri provinciali del Pdl che hanno assistito alle Commissioni - Filippo Ciampolini, Piergiuseppe Massai, Massimo Lensi e Manola Aiazzi - sono unanimi riguardo la responsabilità politica intorno al grave rischio della siccità. “Oggi siamo in una situazione di emergenza – affermano i consiglieri - Le risposte all’emergenza da chi governa il territorio non possono essere che le ordinanze, ma poiché questa non è la prima volta e comunque era 'una calamità' annunciata, è chiaro che, oltre alle ordinanze - precisa con determinazione Ciampolini - chi governa il territorio ha il compito di educare, di incentivare i cittadini al risparmio dell’acqua, ad un’ottimizzazione della stessa, sviluppando culture di economia invece che di spreco, nel rispetto della vocazione dei territori. Tutte opere che hanno un’unica finalità, che è quella di prevenire le situazioni di crisi e, laddove si verificano, arginarle".
“ L'emergenza siccità – sottolinea il consigliere Massai - evidenzia la scarsa attenzione di chi governa le nostre zone da decenni. Dal 2003 è la terza volta che le attuali condizioni si ripropongono, senza che vi sia stata un'azione vera di prevenzione. Rimane solo l'emergenza, con cui è normale affrontare le problematiche in Toscana e Provincia di Firenze. Gli invasi pensati e sbandierati nel 2007 ora sarebbero utili. Ma come sappiamo le vie dell'inferno, in cui siamo ora, sono lastricate di buone intenzioni”.
“Altro aspetto che deve essere evidenziato è la politica di gestione delle reti idriche – commentano i consiglieri Ciampolini, Massai, Lensi ed Aiazzi - Troppo spesso il governo del territorio ha inteso la gestione di queste risorse delegando le funzioni alle varie Spa, di diritto privato ma di capitale pubblico, preoccupandosi essenzialmente di poltrone da ricoprire, ma non interessandosi invece degli interventi strutturali, di manutenzione, di pronto intervento, fino ad arrivare ad un vero e proprio colabrodo. Infatti si parla del 40-50% di sprechi tra la fonte e l’utente.”
"Le emergenze - ha rilevato Massimo Lensi - si combattono con la prevenzione, parola semplicissima ma poi non praticata. Nella passata legislatura si sono pensati e fatti laghetti, ma gli invasi non ci sono. Publiacqua ha utili e li deve investire, magari cambiando le tubature che favoriscono dispersione. Ho timore che l'emergenza sia diventata una parola priva di significato e che venga affrontata con l'ordinaria amministrazione. E' da ottobre scorso che si prefigurava l'emergenza".
“Non ci tiriamo indietro di fronte ad un emergenza, facciamo la nostra parte anche in una problematica in cui le Province assumono un tono minore – concludono i Consiglieri - ma chi ha la diretta governance del territorio non può presentarsi con una valigia piena di tante scuse per come è stata portata avanti la gestione della risorsa idrica.”