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PASQUA E PASQUETTA, LE MOSTRE DI PALAZZO MEDICI
Ultimi giorni per i capolavori di “Le stanze dei tesori” e le foto di “Corpi migranti”. Visibile fino al 30 aprile “L’incanto delle donne del mare” di Fosco Maraini

Una foto di Fosco Maraini

Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze, resta aperto anche per Pasqua e Pasquetta, secondo i consueti orari: apertura alle 9 e chiusura alle 18. Il biglietto di ingresso (7 euro l'intero e 4 euro il ridotto, per studenti delle scuole superiori e dell' università, gruppi di almeno 15 persone, militari, bambini tra i 6 ed i 12 anni, persone oltre i 65 anni, soci Aci, Cts, Touring Club, Icom ) consente l’accesso alla “Cavalcata dei Magi” di Benozzo Gozzoli, all’intero percorso museale e a tutte le mostre presenti all’interno del Palazzo, che ospita in media 400 turisti al giorno e quasi 130mila visitatori all’anno.

Le stanze dei tesori (percorso museale al piano terra). Splendida mostra, visibile fino al 15 aprile, che porta in Palazzo Medici Riccardi opere provenienti da molti musei cittadini. Una esposizione che rende onore al periodo in cui Firenze, tra ‘800 e ‘900, fu scelta da anglosassoni raffinati e facoltosi come dimora ideale per la bellezza e la ricchezza del suo patrimonio artistico. Personaggi come Charles Loeser, gli Acton, Frederick Stibbert, John Temple Leader ed Herbert Percy Horne comprarono ville o palazzetti in centro arredandoli secondo il gusto gotico e rinascimentale. Alla città che li aveva accolti, i protagonisti di quella felice stagione hanno donato le loro dimore e le loro collezioni. “Le stanze dei tesori. Meraviglie dei collezionisti nei musei di Firenze” ripropone quel momento storico attraverso la valorizzazione delle collezioni che hanno dato un respiro internazionale alla città, contribuendo fra l’altro alla formazione dei grandi musei europei e americani, non solo per quantità di opere, ma anche in termini di modelli museografici.

“Corpi migranti” (Sale Fabiani, ingresso via Cavour 3). Esposizione fotografica dedicata al tema dell’immigrazione in Italia, “Corpi migranti” racconta la storia, i sogni, la realtà di persone che, nel viaggio che li conduce lontano dal proprio paese di origine, perdono l’identità di esseri umani e diventano appunto “corpi”: corpi che vengano imbarcati, corpi che si perdono in mare, corpi che vengono respinti, corpi che diventano illegali, corpi che vogliono tornare ad essere persone e lottano per l’integrazione. Il percorso espositivo propone 28 grandi scatti 50x70, immagini di fotografi e registi che hanno immortalato situazioni, volti di uomini, donne e bambini in cerca di un futuro lontano da guerre, persecuzioni e povertà. Le fotografie sono di Enrico Dagnino, Alan Maglio, Giuliano Matteucci, Medhin Paolos. Oltre agli scatti tipici del fotogiornalismo – i barconi degli immigrati, i controlli e le paure di quanti scappano dalla propria terra – una sezione è dedicata alle “storie di successo” di immigrati imprenditori. Tra queste, la storia di Wijesinghe Ekanayaka Chamila Thushara, approdato a Firenze da Sri Lanka. Oltre ad aver avviato con successo una impresa di pulizie, ha fondato anche una squadra di cricket che unisce fiorentini e persone originarie da Sri Lanka: la “Florence Sport Club”. L’esposizione è allestita fino al 9 aprile.

L’incanto delle donne del mare (percorso museale al primo piano). In occasione delle celebrazioni nazionali del centenario della nascita di Fosco Maraini (1912-2004), viene allestita in Palazzo Medici Riccardi a Firenze l’esposizione «L'incanto delle Donne del Mare. Fosco Maraini. Fotografie. Giappone 1954». La mostra sarà visibile fino al 30 aprile. Ideata e realizzata per la prima volta dal Museo delle Culture di Lugano nel 2005, ed oggi organizzata dal Gabinetto Vieusseux e dalla Provincia di Firenze, l’esposizione presenta al pubblico trenta opere del celebre servizio fotografico, forse il primo reportage etnografico subacqueo, in cui Maraini seppe coniugare, attraverso la sua visione solare e disincantata, quello che agli occhi occidentali appariva come il fascino erotico delle donne di Hèkura, con la narrazione per fotogrammi di una quotidianità contrassegnata da un profondo rapporto della cultura con l'ambiente.

05/04/2012 14.12
Provincia di Firenze