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GIOCHI PREZIOSI DI SESTO FIORENTINO, CASSA INTEGRAZIONE PER 42 LAVORATORI
La decisione è emersa nel corso della riunione del Tavolo procedurale in Provincia di Firenze

Cassa integrazione straordinaria per i 42 dipendenti della Giochi Preziosi di Sesto Fiorentino per cessazione dell’unità produttiva locale. La decisione è stata presa nel corso della riunione del Tavolo procedurale che si è svolta giovedì 12 aprile in Provincia di Firenze e alla quale sono intervenuti rappresentanti dell’azienda, la Rsa aziendale assistita dalla Filcams Cgil e rappresentanti della direzione Lavoro della Provincia. La Cassa Integrazione, a zero ore e con anticipo da parte dell'azienda, decorrerà dal 1° maggio e proseguirà per 12 mesi.
Le parti sono giunte a questa scelta dopo che l’azienda aveva aperto, il 2 marzo scorso, una procedura di mobilità ai sensi degli articoli 4 e 24 della Legge 223/91, per cessazione dell'unità produttiva di Sesto Fiorentino.
Il Tavolo procedurale ha concordato anche un programma finalizzato alla riqualificazione e all’eventuale ricollocazione dei lavoratori interessati alla procedura da realizzarsi nel periodo di Cassa integrazione straordinaria. Si prevedono forme di mobilità attraverso uscite incentivate, ricollocazioni in Giochi Preziosi (sede di Cogliate in provincia di Monza Brianza) e misure di politica attiva promosse dalla Provincia di Firenze, come corsi professionalizzanti e voucher formativi.
“Siamo preoccupati per una tendenza che va avanti ormai da tempo, con ricadute negative sia sui lavoratori che sui nostri tessuti produttivi - afferma l'Assessore al lavoro Elisa Simoni, che ha seguitò la vicenda nonostante fosse impegnate in un viaggio istituzionale - Due grandi aziende in fase di riorganizzazione come Giochi Preziosi e Warnaco chiudono le unità produttive in provincia di Firenze e trasferiscono l'attività in altre regioni. L’unica nota di speranza è il fatto che queste aziende, con un minimo di responsabilità sociale, utilizzano gli ammortizzatori ad oggi previsti dal nostro ordinamento, per meglio gestire questi esuberi e ridurre così l’impatto sociale dei licenziamenti”.
“Auspichiamo che anche la Champion – conclude Simoni - che sta per compiere lo stesso percorso di trasferimento, si comporti nello stesso modo, accettando il confronto con le istituzioni, più volte richiesto anche dalla Provincia, e permettendo quindi la fondamentale tutela dei lavoratori”.

13/04/2012 11.14
Provincia di Firenze