IMMIGRATI, IL PDL: "CIE PER GLI IRREGOLARI"
Presentata una mozione da discutere nel Consiglio provinciale di Firenze
Immigrazione clandestina in Toscana. Il Pdl chiede "un C.i.e. per fermare la costosa emorragia di immigrati irregolari verso le altre Regioni". Presentata una mozione in Consiglio provinciale, firmata da Filippo Ciampolini con i consiglieri Erica Franchi, Piergiuseppe Massai,
Leonardo Comucci, Manola Aiazzi, Salvatore Barillari, Carla Cavaciocchi e Guido Sensi. Di seguito il testo del documento.
"Il Consiglio provinciale di Firenze
dato atto che
sul territorio regionale toscano si registra ormai da tempo la mancanza di un CIE (Centri di identificazione e di espulsione), come previsto dalla Legge Nazionale e ad oggi presente in numerose regioni italiane ed in particolare in Calabria, Puglia, Sicilia, Emilia Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia;
Ricordato che
L’emergenza degli immigrati provenienti da altri Stati non appartenenti all’Unione Europea, è un fenomeno consolidato nel tempo e che negli ultimi anni ha registrato una crescita esponenziale in ragione anche degli avvenimenti di carattere politico e civile verificatisi nei paesi del Mediterraneo alle porte con le nostre coste italiane;
Ricordato altresì l’emergenza “sbarchi a Lampedusa” del mese di marzo 2011, quando la nostra penisola è stata centro di attracco per i profughi provenienti dalla Libia e dalla Tunisia per una stima di circa 50.000 civili;
Dato atto che la suddetta emergenza fu tempestivamente gestita facendo riferimento al Piano della distribuzione dei migranti , come previsto dall’ordinanza sottoscritta dall’ex Premier Berlusconi, in accordo con Regioni, Anci ed Upi;
Considerato che a seguito all’applicazione del Piano di distribuzione dei migranti, in Toscana giunsero circa 3.000 profughi, che si sono aggiunti agli extracomunitari presenti sul territorio della Regione Toscana per i quali viene comunque sostenuta quotidianamente una spesa per il loro sostentamento alimentare e sanitario;
Dato atto che
la Regione Toscana scelse di adottare un sistema di accoglienza che rifiutava l’insediamento di CIE sul territorio regionale optando invece per un’accoglienza presso strutture di associazioni di volontari come le Misericordie, o altre organizzazioni umanitarie che furono chiamate a gestire anche servizi di sorveglianza e di polizia, estranei alle loro funzioni ordinarie e pertanto gestite anche con difficoltà;
Preso atto che
Conseguentemente a tale scelta infelice di gestione dei profughi, numerosi civili fuggirono dalle piccole e volanti strutture non idonee all’emergenza che si presentava al momento, facendo perdere le loro tracce e muovendosi in clandestinità sul territorio nazionale;
Considerato inoltre che
Gli immigrati irregolari, fermati dalle Forze dell’Ordine in Toscana, vengono accompagnati ai centri di Identificazione e di Espulsione (C.I.E.) presenti nelle altre Regioni, comportando un costo elevato per lo Stato, tra scorte e trasferte;
Considerato che
Il personale di Polizia impegnato in tali operazioni di trasferimento, risulta sottratto alle quotidiane necessità operative di prevenzione e controllo sulla città di Firenze e sul territorio Provinciale, aumentando quindi la mancanza di incolumità per la popolazione residente e per gli immigrati ormai regolarmente inseriti nella nostra comunità;
Per quanto sopra esposto;
Il Consiglio Provinciale di Firenze
Prende atto che l’emergenza immigrati irregolari in Toscana, quotidianamente fermati dalle forze dell’ordine e accompagnati ai centri di Identificazione e di Espulsione di altre regioni italiane, è un fenomeno manifesto e reale nel territorio toscano;
Prende atto altresì che il sistema CIE risulta funzionale e funzionante nelle altre regioni italiane in quanto rispondenete ad una situazione di emergenza e di prima accoglienza al migrante straniero che arriva nel nostro paese, a cui lo stato offre assistenza ed aiuto umanitario cui seguono le fasi di integrazione che ogni regione declina sul proprio territorio secondo le propie disponiblità, esigenze e cultura di accoglienza;
INVITA
Il Presidente della Provincia di Firenze
Al fine di attivarsi con i vari livelli istituzionali perché la previsione normativa sia avviata anche nella nostra Regione per costruire anche in Toscana; un Centro di Identificazione e di Espulsione che possa risolvere in maniera concreta e definitiva il problema degli immigrati irregolari fermati in Toscana, che ad oggi vengono poi trasferiti nei CIE di altre Regioni".