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NEVICATA 2010 E INDAGATI, "LA PROVINCIA PARTE OFFESA?"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista presentano una domanda d'attualità

Ventuno indagati per i disagi della nevicata del dicembre del 2010. Si tratta di responsabili delle Ferrovie e delle Autostrade e della gestione della Fi-Pi-Li. Il reato contestato: inadempimento di contratto di pubbliche forniture. I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono alla Provincia di Firenze di "riferire dettagliatamente sugli esiti dell’inchiesta e sui capi d’imputazione emessi dalla Procura di Firenze e se l’Amministrazione Provinciale intende assumere la qualifica di parte offesa, nel caso di rinvio a giudizio dei responsabili dei reati, ai fini successivamente di costituirsi parte civile". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Il 17 dicembre del 2010 un' eccezionale nevicata tagliò l'Italia in due e provocò grossi disagi a chi ebbe la sfortuna di essere su un treno oppure in autostrada. Il presidente della Regione Toscana presentò un esposto alla Procura di Firenze che adesso ha concluso le indagini. Sono ventuno gli indagati, si tratta di responsabili delle Ferrovie e delle Autostrade.
Per la precisione, 18 sono dipendenti di Rfi o Trenitalia (gruppo Ferrovie), uno è un responsabile del tronco toscano di Autostrade e due sono dirigenti della società incaricata della gestione della Fi-Pi-Li.
In questo senso è utile ricordare come sulla Fi-Pi-Li migliaia di mezzi e di persone rimasero bloccate già al cadere dei primi fiocchi di neve "e abbandonate per ore, con gravi responsabilità di chi, Global Service, avrebbe dovuto prevenire e gestire una situazione divenuta con il passare del tempo drammatica"
L'accusa è di aver interrotto i traffici ferroviari e autostradali non adempiendo, per negligenza e imperizia, ai contratti con la Regione per quel che riguarda la circolazione dei treni, e con lo Stato per quella sulle arterie stradali. Il reato è inadempimento di contratto di pubbliche forniture.
Tra le accuse della Procura, carenze d'informazione nelle stazioni e nelle autostrade (per il pm non sarebbero scattati il blocco dei mezzi pesanti e il filtraggio ai caselli dell'autostrada o agli ingressi della Fi-Pi-Li, «determinando l'ulteriore afflusso di veicoli»), piani neve non rispettati, bollettini meteo sottovalutati, misure di emergenza che non sono scattate, come il tempestivo invio di spalaneve e spargisale o lo spargimento di antigelo sui binari, scarse informazioni ai viaggiatori. La procura rileva anche come Rfi abbia «indicato un numero di convogli soppressi inferiore ai dati reali», in modo da rientrare nei parametri previsti dal piano neve, e che ci fu «la sostanziale interruzione completa del traffico ferroviario da e per le stazioni di Firenze».

Dagli esiti delle indagini risultano confermate così le accuse che i cittadini e il nostro gruppo consiliare avanzò il giorno dopo la straordinaria nevicata a fronte della quale le persone furono ingannate, non informate adeguatamente sulla circolazione dei treni e delle arterie stradali.

Il 18 dicembre il nostro gruppo consiliare emise un comunicato stampa “ cittadini e pendolari "prigionieri dell’inefficienza e dell’approssimazione, a Firenze e in Provincia la maglia nera della gestione dell’emergenza neve. Gravissime responsabilità di Trenitalia, Global Service e Società Autostrade e di alcune Amministrazioni locali".

A parte la negligenza, l’imperizia e la superficialità degli enti preposti alla corretta gestione del traffico e della circolazione ci sono molti dubbi anche sulla non attivazione dell’emergenza grave per il trasporto ferroviario e sulla non diramazione del cosiddetto `codice nero', con il blocco dei mezzi pesanti.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione
a fronte della conclusione delle indagini della Procura di Firenze in merito alle responsabilità nella cattiva gestione della nevicata del 17 dicembre 2010 dove migliaia di persone rimasero intrappolate nei treni, nelle auto, nelle stazioni e autostrade vivendo uno dei peggiori incubi che la Provincia di Firenze ricordi,
dopo aver preso atto delle accuse con le quali risultano indagati 21 persone per “ aver interrotto i traffici ferroviari e autostradali non adempiendo, per negligenza e imperizia, ai contratti con la Regione per quel che riguarda la circolazione dei treni, e con lo Stato per quella sulle arterie stradali”
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sugli esiti dell’inchiesta e sui capi d’imputazione emessi dalla Procura di Firenze.
Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale intende assumere la qualifica di parte offesa, nel caso di rinvio a giudizio dei responsabili dei reati, ai fini successivamente di costituirsi parte civile".

25/06/2012 11.45
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze