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CHIUSURA DI 19 UFFICI POSTALI. "POSSIAMO EVITARLA"
Mozione e proposte dai gruppi consiliari di Pd, Idv, Sel e Rifondazione comunista in Provincia di Firenze

Addio a 19 uffici postali nel territorio fiorentino: Granaiolo e Monterappoli (Empoli), Massarella e Querce (Fucecchio), Vico d'Elsa (Barberino Val d'Elsa), Romola (San Casciano in Val di Pesa), Chiocchio (Greve in Chianti), San Vincenzo a Torri (Scandicci), Osteria Nuova (Bagno a Ripoli), San Donato in Collina (Rignano sull'Arno), Diacceto e Consuma (Pelago), Donnini e Vallombrosa (Reggello), Ronta e Polcanto (Borgo San Lorenzo), Bruscoli (Firenzuola), Cavallina (Barberino del Mugello), Crespino del Lamone (Marradi).
La lista è quella inviata da Poste Italiane Spa all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) nell'ambito del piano per la chiusura e la riorganizzazione degli uffici postali consideati "anti-economici" in tutta Italia. In Provincia i gruppi di maggioranza Pd, Idv e Sel, hanno firmato insieme a Rifondazione comunista una mozione con la quale si contestano i criteri di "economicità" adottati, perché avranno una ricaduta pesante sulla popolazione e si impegna la Giunta a farsi promotrice, nei confronti di Poste Italiane Spa, delle esigenze del mantenimento di un servizio essenziale quale quello degli uffici postali. "Ci vuole un previo confronto con le amministrazioni locali da parte di Poste - dicono i gruppi consiliari - Si possono valutare nuove forme di collaborazione che impegnino le amministrazioni locali nell'espletamento di alcuni servizi essenziali laddove la stessa azienda sia intenzionata a non proseguire nello svolgimento della propria attività"

24/07/2012 11.13
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze